Trascrivo l'esito dell'istologico della mastectomia radicale del seno sinistro di mia mamma
Gentili dottori, qui di seguito trascrivo l'esito dell'istologico della mastectomia radicale del seno sinistro di mia mamma, 80 anni:
Materiale pervenuto: A mammella sinistra, NAS MASTECTOMIA
B cavo ascellare sinistro, LINFOADENECTOMIA
QUESTITO DIAGNOSTICO: RECIDIVA DI CA MAMMARIO
DIAGNOSI: CARCINOMA DUTTALE INFILTRANTE (G3 sec ELSTON cm 2.1) ASSOCIATO A FOCOLAI DI NEOPLASIA LOBULARE IN SITU (LIN-2 SEC TAVASSOLI) E DI CARCINOMA INTRADUTTALE (TIPO 3 DI HOLLAND CON NECROSI)
fOCOLAI DI CANCERIZZAZIONE LOBULARE SONO PRESENTI NE L TESSUTO PERITUMORALE E A MENO DI MM 1 DAL FONDO
MARGINI, CUTE E CAPEZZOLO INDENNI
LINFONODI REATTIVI (LIV 4)
NEGATIVITà IMMUNOSTOCHIMICA PER ER-ICA, PGR-ICA E CERB-B2
INDICE DI PROLIFERAZIONE CON KI 67 70%
NON EVIDENZA DI INVASIONE DEGLI SPAZI LINFOVASCOLARI PERITUMORALI.
L'oncologo vista l'età di mia mamma e ilo fatto che vive lontano dall'ospedale, ha ritenuto di non effettuare alcuna terapia e ha rimandato il tutto a Novembre 09, farà delle analisi e poi si vedrà. Ma fra sei mesi con il tipo di tumore non sarà troppo tardi? non è meglio comiuncare subito una terapia??. ringrazio anticipatamente
Materiale pervenuto: A mammella sinistra, NAS MASTECTOMIA
B cavo ascellare sinistro, LINFOADENECTOMIA
QUESTITO DIAGNOSTICO: RECIDIVA DI CA MAMMARIO
DIAGNOSI: CARCINOMA DUTTALE INFILTRANTE (G3 sec ELSTON cm 2.1) ASSOCIATO A FOCOLAI DI NEOPLASIA LOBULARE IN SITU (LIN-2 SEC TAVASSOLI) E DI CARCINOMA INTRADUTTALE (TIPO 3 DI HOLLAND CON NECROSI)
fOCOLAI DI CANCERIZZAZIONE LOBULARE SONO PRESENTI NE L TESSUTO PERITUMORALE E A MENO DI MM 1 DAL FONDO
MARGINI, CUTE E CAPEZZOLO INDENNI
LINFONODI REATTIVI (LIV 4)
NEGATIVITà IMMUNOSTOCHIMICA PER ER-ICA, PGR-ICA E CERB-B2
INDICE DI PROLIFERAZIONE CON KI 67 70%
NON EVIDENZA DI INVASIONE DEGLI SPAZI LINFOVASCOLARI PERITUMORALI.
L'oncologo vista l'età di mia mamma e ilo fatto che vive lontano dall'ospedale, ha ritenuto di non effettuare alcuna terapia e ha rimandato il tutto a Novembre 09, farà delle analisi e poi si vedrà. Ma fra sei mesi con il tipo di tumore non sarà troppo tardi? non è meglio comiuncare subito una terapia??. ringrazio anticipatamente
[#1]
Conta relativamente l'età della paziente mentre più importanti sono le condizioni generali .
Si ritiene pregiudizialmente che il tumore della mammella sia poco aggressivo in età senile : non solo non è sempre vero, ma in alcuni casi, come quello di sua mamma, presenta caratteristiche di elevata aggressività, nonostante non abbia trascritto alcuni parametri (stato dei linfonodi ascellari . trascriva numero linfonodi ecc).
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/66-e-meno-aggressivo-il-carcinoma-nell-eta-senile.html
Pertanto suppongo che siano le condizioni generali ad avere indotto il suo oncologo a non proporre terapie adiuvanti.
Ma ciò non risulta da quanto ci ha scritto .
Si ritiene pregiudizialmente che il tumore della mammella sia poco aggressivo in età senile : non solo non è sempre vero, ma in alcuni casi, come quello di sua mamma, presenta caratteristiche di elevata aggressività, nonostante non abbia trascritto alcuni parametri (stato dei linfonodi ascellari . trascriva numero linfonodi ecc).
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/66-e-meno-aggressivo-il-carcinoma-nell-eta-senile.html
Pertanto suppongo che siano le condizioni generali ad avere indotto il suo oncologo a non proporre terapie adiuvanti.
Ma ciò non risulta da quanto ci ha scritto .
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Gentile Utente,
in effetti sarebbe opportuna una terapia. La vera limitazione è l'età. Intendiamoci, non che sia una controidicazione assoluta ma occorre verificare le condizioni generali, gli esami ematochimici e le pregresse patologie. Anche ad esempio una monochemioterapia con capecitabina sarebbe meglio che nulla.
Resto a disposizione, cari saluti
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
in effetti sarebbe opportuna una terapia. La vera limitazione è l'età. Intendiamoci, non che sia una controidicazione assoluta ma occorre verificare le condizioni generali, gli esami ematochimici e le pregresse patologie. Anche ad esempio una monochemioterapia con capecitabina sarebbe meglio che nulla.
Resto a disposizione, cari saluti
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#3]
Utente
ringrazio molto dei vostri responsi. non ho scritto niente altro nell'esito dell'istologico, perchè dal foglio a noi consegnato è indicato solo quanto ho riportato. La salute generale di mia mamma è direi ottima si è ripresa molto bene e è dinuovo attiva come prima. la Monochemioterapia con capecitabina è una terapia farmacologica con pastiglie o da effettuare in struttura ospedaliera? Ringrazio ancora per le vostre risposte.
[#4]
La capecitabina (nome commerciale Xeloda) è in compresse che vanno però erogate da un Centro oncologico ospedaliero. La terapia si effettua a domicilio ma con ritorni periodici in ospedale per riprendere le compresse e per delle analisi del sangue.
Resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.7k visite dal 19/06/2009.
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