Un versamento pleurico destro maligno recidivante

Salve..Richiedo un consulto per avere un ulteriore consiglio in merito.Mi rivolgo a qualsiasi dottore specializzato in chirurgia toracica oppure ad un oncologo.Spero la mia domanda venga presa in considerazione per avere una panoramica più ampia, sentire più pareri e sicuramente, anche per un supporto psicologico.Mia madre ha 61 anni ,presentava un versamento pleurico destro maligno recidivante(carcinoma) in massa polmonare e sospette lesioni ossee.Sono stati espletati esami di routine quali tac.,toracentesi,RX.E' stata sottoposta ad intervento chirurgico di biopsie pleuriche in torascopia destra.Durante il ricovero insorgenza di iperglicemia>200mg/dl per cui si eseguiva consulenza dibetologica con impostazione di terapia insulinica.E' stato eseguito talcaggio liquido tramite tubo di drenaggio,ripetuto in data successiva.In seguito a)Pet(presenza di lesioni ad elevato metabolismo glucidico(SUV max7) in corrispondenza degli addensamenti visibili alle immagini TC,ai lobi polmonari inferiore e medio di destra con coinvolgimento pleurico.Si evidenziano iperaccumuli ossei a molte vertebre del rachide dorso -lombare, al sacro e al bacino;b)EGA:pCO2 35 mmHg,pO270mmHg;pH7.46,sO296.5%;c)PFR:FVC 1.48(57%),FEV 1 1.33(61%).Loro dicono :vista la giovane età si prevede un programma di CT di prima linea con derivato del platino e GEM/VNB,
Il referto macroscopico presenta 1) plurimi frammenti biancastri di base maggiore compreso tra cm.0,4 e cm 0,6 su cui si esegue esame intraoperatorio
2)Plurimi frammenti brunastri di asse maggiore compreso tra 0,7 e cm 1,2.
La diagnosi istopatologica
A,B)Frammenti di pleura viscero-parietale infiltrati da adenocarcinoma scarsamente differenziato,angioinvasivo,con aspetti morfologici immunofenotipico compatibili con una primitività polmonare.
Colorazioni immunocitochimiche eseguite:Citocheratina 7(OV-TL12/30)+;Citocheratina 20 (K20.8)-,CEA (11-7)+,TTF1 (8G7G3/1)+,Surfattante A-,recettori per estrogeni (1D5)-,recettori per progesterone(636)


Neoplasia epiteliale maligna scarsamente differenziata.
Dottore ..questa è la situazione clinica di mia madre..Sono molto preoccupata per quello che sarà il decorso della malattia e io spero che le cose cambino.E' stata ricoverata al nord e da lì ci hanno consigliato di tornare nella sede di residenza,cioè la Calabria..Ho una gran paura..e non sò veramente a questo punto se affidarmi a qualche oncologo della Calabria...E' una situazione molto delicata..e vorrei che mi desse un consiglio, su cosa fare..se riportare mia madre nella sede in cui sono stati eseguiti tutti gli esami e assegnata la terapia..Hanno sconsigliato tale sede ,considerando che non è quella della paziente e quindi,dicono poco familiare per la paziente stessa, e inoltre la considerano una sede in cui fa più caldo che in altri posti e quindi dannoso per lei,considerando la terapia stessa.Sono in una situazione di grande disagio..e peoccupazione..Vivo nella paura..anche perchè..se non rispondesse alla terapia ,chi le assegnerà una nuova terapia sarà in grado di darle quella giusta..di seguire il giusto iter scrupolosamente come il caso stesso richiede senza perder tempo?Io sono ottimista e credo nell’efficacia della terapia qui come altrove, ma qualora non rispondesse , ci sarà in termini di tempo quella tempestività necessaria che richiedeil caso?Mi dica per favore la sua..mi aiuti!E’ il caso di fidarsi o continuare anche per una questione di tranquillità lalineaintrapresa in primis?Inoltre,se esguirà la chemioterapia..risolverà il problema del polmone e alle ossa.?La ringrazio dottore..e attendo con impazienza una sua risposta..
Francesca
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57
Gentile Sig.ra Francesca,
nella sua stessa città può trovare un centro di pneumologia oncologica specializzato proprio nelle neoplasie come quella di sua madre. La scelta della terapia migliore non è difficile per nessuno dei centri vicini a lei (in realtà poteva trovare adeguatamente in Calabria tutte le prestazioni che ha ricevuto altrove), e sia che si tratti di una prossima terapia, sia che si tratti della prima. Riguardo a quest'ultima però posso affermare senza alcun timore, che dagli studi internazionali più recenti, è stata confermata l'efficacia di una terapia leggermente diversa da quella che le è stata proposta, ma risultata superiore proprio in comparazione ad essa.

Deve però sapere chiaramente, e se non l'hanno informata me ne dispiace, che purtroppo in questo stadio non è possibile pensare ad una guarigione con nessuna cura. Tuttavia, considerata l'aggressività delle forme con versamento pleurico e metastasi, la terapia è necessaria proprio per tentare di rallentare questa evoluzione.
Mi spiace dire queste cose via web. In effetti sarebbe dovere dei medici che fanno la diagnosi e/o propongono la terapia dare informazioni chiare sulla prognosi.

Cordiali saluti

Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro

[#2]
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente

Salve dottore..GRazie per avermi risposto,e con tutta franchezza.Il fatto è che nessuno immagina di trovarsi in situazioni del genere,motivo per cui molte volte si segue ciò che dice la maggioranza, perchè risulta essere la soluzione più lampante ,immediata e appropriata al caso.Invece,come lei può notare pur avendo già delle indicazioni diverse da quella che già avevamo,siamo quì per cercare la soluzione migliore.
Cordialissimi saluti