Adenocarcinoma di prostata
Ho 70 anni e godo di ottima salute generale. Per caso recentemente mi è stato diagosticato un adenocarcinoma prostatico di gradazione T3a, G7 (4+3). Mi è stata proposta una ormonoterapia con Casodex 150 mg per 4 mesi, da seguire con una radioterapia esterna per 35 sedute. Quale è la prognosi in seguito a questa terapia?
Esiste una terapia alternativa che mi darebbe una prognosi migliore?
Ringarziando anticipatamente per il Vs. prezioso aiuto vi saluto cordialmente.
MB
Esiste una terapia alternativa che mi darebbe una prognosi migliore?
Ringarziando anticipatamente per il Vs. prezioso aiuto vi saluto cordialmente.
MB
[#1]
Caro Amico,
direi che la terapia è idonea in relazione allo stadio di malattia. Occorre anche eseguire una scintigrafia ossea per verificare che lo scheletro sia ok.
Un grande in bocca al lupo
Cari saluti
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
direi che la terapia è idonea in relazione allo stadio di malattia. Occorre anche eseguire una scintigrafia ossea per verificare che lo scheletro sia ok.
Un grande in bocca al lupo
Cari saluti
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
La radioterapia nel suo caso non è una scelta rinunciataria. Per la sua età e per il quadro di rischio intermedio-alto a cui appartiene, in funzione di gleason score di 7 e di estensione extracapsulare (T3a), la chirugia rischierebbe di essere non adeguatamente radicale e di necessitare successivamente anche di una radioterapia di completamento.
Nel suo caso la ormoterapia neoadiuvante-concomitante contribuirà a ridurre le dimensioni della prostata, adattandola alla radioterapia conformata prevista sull'organo, e quella concomitante e adiuvante (successiva) potrà contribuire, con la radioterapia, a mantenere il controllo biochimico della malattia.
Quindi l'approccio è, a mio avviso, il più corretto per il suo stadio.
La prognosi per il suo stadio è di controllo di malattia a 5 anni fino al'65%, comparabile a quello della chirurgia più invasiva e demolitiva, in relazione alla preservazione dell'organo che invece può avvenire con la radio-ormonoterapia.
Sarebbe utile sapere anche i livelli di PSA pre-ormonoterapia per capire lo stadio con precisione.
Nel suo caso la ormoterapia neoadiuvante-concomitante contribuirà a ridurre le dimensioni della prostata, adattandola alla radioterapia conformata prevista sull'organo, e quella concomitante e adiuvante (successiva) potrà contribuire, con la radioterapia, a mantenere il controllo biochimico della malattia.
Quindi l'approccio è, a mio avviso, il più corretto per il suo stadio.
La prognosi per il suo stadio è di controllo di malattia a 5 anni fino al'65%, comparabile a quello della chirurgia più invasiva e demolitiva, in relazione alla preservazione dell'organo che invece può avvenire con la radio-ormonoterapia.
Sarebbe utile sapere anche i livelli di PSA pre-ormonoterapia per capire lo stadio con precisione.
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
[#4]
A Trieste, città dove sono nato, ma che ho lasciato in "tenera età", ci sono diversi centri. Nell'ambito del Friuli poi c'è Udine e il rinomato centro di Aviano. Se poi le và di viaggiare fino a Milano, le posso proporre centri di riferimento nazionale (compreso l'H San raffaele, dove esercito).
[#5]
Utente
In questi ultimi tre mesi ho fatto la cura con casodex fino ad otenere il mio PSA pari a 1,18 ng/ml, poi ho iniziato il ciclo di radioterapia presso il CRO di Aviano. Dose prescritta:7130 rad in 31 sedute consecutive, con 2 gg di riposo di fine settimana. Oggi facio la mia 17-ima seduta e inizio a riscontrare i primi effetti collaterali: difficolta di minzione e la irritabilità intestinale ed anale, che comunicherò al mio medico che mi segue presso il CRO.
Ma la maggior difficolta è presentata dalla mia ansia e depressione, potenziati dalla esperienza del mio amico, che ha seguito l'iter molto simile al mio (in più un intervento chirurgico prima della ormono e radioterapia), che ora, 5 anni dopo l'intervento, ha le metastasi ossee e quindi non ha guarito per niente. Anzi, peggiora continuamente. E' un percorso di routine quello di mio amico? Devo preparami al simile destino?
Caroi saluti,
Mariano
Ma la maggior difficolta è presentata dalla mia ansia e depressione, potenziati dalla esperienza del mio amico, che ha seguito l'iter molto simile al mio (in più un intervento chirurgico prima della ormono e radioterapia), che ora, 5 anni dopo l'intervento, ha le metastasi ossee e quindi non ha guarito per niente. Anzi, peggiora continuamente. E' un percorso di routine quello di mio amico? Devo preparami al simile destino?
Caroi saluti,
Mariano
[#6]
Utente
In questi ultimi tre mesi ho fatto la cura con casodex fino ad otenere il mio PSA pari a 1,18 ng/ml, poi ho iniziato il ciclo di radioterapia presso il CRO di Aviano. Dose prescritta:7130 rad in 31 sedute consecutive, con 2 gg di riposo di fine settimana. Oggi facio la mia 17-ima seduta e inizio a riscontrare i primi effetti collaterali: difficolta di minzione e la irritabilità intestinale ed anale, che comunicherò al mio medico che mi segue presso il CRO.
Ma la maggior difficolta è presentata dalla mia ansia e depressione, potenziati dalla esperienza del mio amico, che ha seguito l'iter molto simile al mio (in più un intervento chirurgico prima della ormono e radioterapia), che ora, 5 anni dopo l'intervento, ha le metastasi ossee e quindi non ha guarito per niente. Anzi, peggiora continuamente. E' un percorso di routine quello di mio amico? Devo preparami al simile destino?
Caroi saluti
Ma la maggior difficolta è presentata dalla mia ansia e depressione, potenziati dalla esperienza del mio amico, che ha seguito l'iter molto simile al mio (in più un intervento chirurgico prima della ormono e radioterapia), che ora, 5 anni dopo l'intervento, ha le metastasi ossee e quindi non ha guarito per niente. Anzi, peggiora continuamente. E' un percorso di routine quello di mio amico? Devo preparami al simile destino?
Caroi saluti
[#7]
Si affidi pure ai colleghi di Aviano, sono altamente competenti.
Relativamente alle storie di altri , nel bene o nel male, ogni paziente ha la sua storia che dipende dal tipo di tumore e dal tipo di paziente che lo ospita. "Geni(paziente) e ambiente(contesto della malattia)" possono cambiare una prognosi in modo radicale, indipendentemente dalle terapie. Quindi segua quanto prescritto pensando a se con fiducia, sta facendo tutto ciò che è utile per risolvere il prblema, verosimilmente in modo definitivo.
Cordialmente
PS: mi saluti i cari colleghi che la seguono. In particolare il Dr. Marco Trovò.
Relativamente alle storie di altri , nel bene o nel male, ogni paziente ha la sua storia che dipende dal tipo di tumore e dal tipo di paziente che lo ospita. "Geni(paziente) e ambiente(contesto della malattia)" possono cambiare una prognosi in modo radicale, indipendentemente dalle terapie. Quindi segua quanto prescritto pensando a se con fiducia, sta facendo tutto ciò che è utile per risolvere il prblema, verosimilmente in modo definitivo.
Cordialmente
PS: mi saluti i cari colleghi che la seguono. In particolare il Dr. Marco Trovò.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 4.1k visite dal 11/06/2009.
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