Il dottore che ha effettuato la gastroscopia

SALVE, MIO PADRE 1 SETTIMANA FA è STATO RICOVERATO PER DEI CONTROLLI PERCHè DA UN PO DI GIORNI AVEVA DEI FASTIDI QUANDO INGOIAVA IL CIBO. GLI è STATO RILEVATO A 37 CM DALL'ADS UNA FORMAZIONE VEGETALE AMPIAMENTE ULCERATA IN SUPERFICIE SUBSTENOSTANTE IL LUME CHE SI ESTENDE FINO AL FONDO GASTRICO OSSERSATO IN RETROVERSIONE. DA SUCCESSIVA BIOPSIA è RISULTATO ESSERE UN CARCINOMA SQUAMOCELLULARE SCARSAMENTE DIFFERENZIATO. IN PIù DALLA TAC IL FEGATO RISULTA COSTELLATO DA FORMAZIONI FOCALI A BERSAGLIO, UNIFORMEMENTE DISTRIBUITE SUI SEGMENTI EPATICI RICONDUCIBILE A POTOLOGIA FOCALE RIPETITIVA MULTIPLA.
DA UN PRIMO CONSULTO L’ONCOLOGO CI HA SCONSIGLIATO QUALSIASI INTERVENTO CHIRURGICO VISTE LE CONDIZIONI DEL FEGATO, DICE DI VOLERSI CONSULTARE CON IL DOTTORE CHE HA EFFETTUATO LA GASTROSCOPIA PER DECIDERE SE METTERE UNA PROTESI NELL'ESOFAGO CHE INPEDISCA AL CARCINOMA DI PROGREDIRE PRIMA O DOPO DI INIZIARE UN CICLO DI CHEMIOTERAPIA. VOLEVO CHIEDERE SE QUALCUNO POTEVA DARMI UN PARERE SU QUESTA SITUAZIONE. MIO PADRE NON HA MAI AVUTO NESSUN TIPO DI PROBLEMA FISICO SERIO ED HA 58 ANNI
GRAZIE