Linfonodi paratracheali bassi metastasi massive linfo perinfonodali di adenocarcinoma e frammento
Vorrei proporre all'attenzione di Medicitalia il caso di mio padre che è il seguente:
Si tratta di un uomo di 76 anni al quale è stato diagnosticato un tumore
maligno al polmone destro lobo superiore, la storia clinica è la
seuente:
07-01-2009 a seguito di espettorato contenente sangue procediamo a fargli eseguire un RX torace che viene eseguito il 14-01-2009 con il responso di opacità di 3 cm lobo superiore DX polmone;
20-01-2009 viene effettuata una TC E+T+AS che conferma la massa anomala,
si procede quindi a far eseguire una PET eseguita il 06-03-2009 co responso lesione al segmento apico dorsale del LSD mostra patologica concentrazione di FDG a significato produttivo, all'angolo tracheo bronchiale destro ed ilare omologa presenza di linfoadenopatie moderamente fissanti il tracciante non conclusive in senso patologico.
Si decide quidi di intervenire chirurgicamente
15-04-2009 viene eseguita una lobectomia superiore DX + linfoadenectomia paratracheale alta e bassa ilari lobari sottocarenali e del legamento.
il giorno 08-05-2009 abbiamo ricevuto l'esito degli esami istologici che sono i
seguenti:
linfonodi ilari antracotici
linfonodo del legamento antracotico
linfonodi subcarinali antracotici
linfonodi lobari antrocotici
nodo lobo inferiore sclerocalcifico
linfonodi paratracheali bassi metastasi massive linfo perinfonodali di adenocarcinoma e frammento di parenchima polmonare infiltrato da adenocarcinoma
linfonodi paratracheali alti idem
il tutto concluso con una
stadiazione pT2 N2 Mx
A seguito di un primo incontro con un oncologo viene proposto l'inserimento nel protocollo ITACA che identifica lo schema terapeutico in base ad una analisi genetica, di cui mi piacerebbe avere ulteriori notizie.
Il consiglio richiesto è il seguente:
Sarebbe opportuno consultare un secondo polo oncologico?
Quali potrebbero essere le conseguenze fisiche per un uomo di 76 anni, che comunque è in buona salute all'esposizione a chemio e radio?
Spero possiate darmi qualche risposta perchè non essendo un medico non riesco a capire le reali condizioni di mio padre e quali saranno le conseguenze di tutto ciò che sta succedendo.
Grazie anticipatamente
Si tratta di un uomo di 76 anni al quale è stato diagnosticato un tumore
maligno al polmone destro lobo superiore, la storia clinica è la
seuente:
07-01-2009 a seguito di espettorato contenente sangue procediamo a fargli eseguire un RX torace che viene eseguito il 14-01-2009 con il responso di opacità di 3 cm lobo superiore DX polmone;
20-01-2009 viene effettuata una TC E+T+AS che conferma la massa anomala,
si procede quindi a far eseguire una PET eseguita il 06-03-2009 co responso lesione al segmento apico dorsale del LSD mostra patologica concentrazione di FDG a significato produttivo, all'angolo tracheo bronchiale destro ed ilare omologa presenza di linfoadenopatie moderamente fissanti il tracciante non conclusive in senso patologico.
Si decide quidi di intervenire chirurgicamente
15-04-2009 viene eseguita una lobectomia superiore DX + linfoadenectomia paratracheale alta e bassa ilari lobari sottocarenali e del legamento.
il giorno 08-05-2009 abbiamo ricevuto l'esito degli esami istologici che sono i
seguenti:
linfonodi ilari antracotici
linfonodo del legamento antracotico
linfonodi subcarinali antracotici
linfonodi lobari antrocotici
nodo lobo inferiore sclerocalcifico
linfonodi paratracheali bassi metastasi massive linfo perinfonodali di adenocarcinoma e frammento di parenchima polmonare infiltrato da adenocarcinoma
linfonodi paratracheali alti idem
il tutto concluso con una
stadiazione pT2 N2 Mx
A seguito di un primo incontro con un oncologo viene proposto l'inserimento nel protocollo ITACA che identifica lo schema terapeutico in base ad una analisi genetica, di cui mi piacerebbe avere ulteriori notizie.
Il consiglio richiesto è il seguente:
Sarebbe opportuno consultare un secondo polo oncologico?
Quali potrebbero essere le conseguenze fisiche per un uomo di 76 anni, che comunque è in buona salute all'esposizione a chemio e radio?
Spero possiate darmi qualche risposta perchè non essendo un medico non riesco a capire le reali condizioni di mio padre e quali saranno le conseguenze di tutto ciò che sta succedendo.
Grazie anticipatamente
[#1]
Gentile Utente,
il fatto che sia stato effettuato l'intervento chirurgico è buona cosa. Certamente, pur asportata chirurgicamente, si tratta di una patologia seria. Questo perchè vi è una possibilità di recidiva dato lo stato localmente avanzato (coinvolgimento linfonodale). Un trattamento adiuvante in chemioterapia (che deve essere condotto con prudenza data l'età) e radioterapia è opportuno. Con i dovuti accorgimenti non ne avrà grandi problemi. Si potrebbe valutare anche di aggiungere localmente (nella sede di intervento) delle applicazioni di ipertermia (vedi sito www.ipertermiaroma.it ) in aggiunta a chemioterapia e radioterapia per contrastare eventuale malattia minima residua.
un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
il fatto che sia stato effettuato l'intervento chirurgico è buona cosa. Certamente, pur asportata chirurgicamente, si tratta di una patologia seria. Questo perchè vi è una possibilità di recidiva dato lo stato localmente avanzato (coinvolgimento linfonodale). Un trattamento adiuvante in chemioterapia (che deve essere condotto con prudenza data l'età) e radioterapia è opportuno. Con i dovuti accorgimenti non ne avrà grandi problemi. Si potrebbe valutare anche di aggiungere localmente (nella sede di intervento) delle applicazioni di ipertermia (vedi sito www.ipertermiaroma.it ) in aggiunta a chemioterapia e radioterapia per contrastare eventuale malattia minima residua.
un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7.3k visite dal 12/05/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.