Un adenocarcinoma del retto, dopo intervento chirurgico il seguente è il risultato istologico

a mia madre è stato diagnosticato un adenocarcinoma del retto, dopo intervento chirurgico il seguente è il risultato istologico:
Esame macroscopico:
retto sigma:resezione cm 26:neoplasia ulcerata e vegetante del retto 30mm di dm infiltrante tutta la parete a 30 mm dal margine di resezione-
prelievi:frammenti di neoplasia-diagnosi microscopica:adenocarcinoma G2 G3, ulcerato, infiltrante tutta la parete e il tessuto fibroadiposo pericolico.Trombi neoplastici.
prelievi:trancia rettale-diagnosi microscopica:assenza di cellule noplastiche
prelievi:12 linfonodi perirettali-diagnosi microscopica:metastasi di carcinoma in 1/12 linfonodi.
L'indagine RM diceva :"non sono rilevabili alterazioni a carico del tessuto adiposo perirettale".
La TAc evidenziava "un linfonodo sovracentimetrico in sede para ortica dx, all'altezza degli ili renali".
Insomma, detto in "parole povere", quanto è "grave" la situazione?La RM sembrerebbe meno grave di ciò che poi è stato riscontrato a seguito risultato istologico?Quali terapie sarebbero consigliate e quali altre indagini si potrebbero fare?Siamo in attesa di consulto oncologico.
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Gentile Utente,

direi che innanzitutto è opportuno verificare il resto dell'organismo a mezzo TC total body con mdc. Inoltre è indicata una terapia adiuvante. Questo poichè era coinvolto uno dei linfonodi asportati, per la presenza di trombi neoplastici e per il grading della neoplasia (G2 G3). E' una situazione comunque dalla quale ci si può aspettare anche una guarigione completa e duratura.

Un grande in bocca al lupo

un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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Risposta utile
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
E' infatti indicata una radioterapia(concomitante o alternata/sequenziale a chemioterapia), in virtù della estensione al grasso periviscerale e alla presenza di 1 LN positivo. (pT3, pN1, Mx).
Tale terapia potrà ridurre notevolmente il rischio di ripresa locale e a distanza di malattia.
Comunque dopo l'intervento, il più è fatto.
Cordialmente

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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Risposta utile
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
grazie
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