Metastasi polmonare oppure altro? come potremmo muoverci? grazie
Buongiorno dottori, volevo chiedere un consulto riguardo a mio padre (60anni).
A luglio 2020 mio padre si è operato per rimozione k colon e diverticolite a livello del sigma.
Scrivo diagnosi e risultati biopsia post operatoria:
Adenocarcinoma del grosso intestino, moderatamente differenziato, G2.
La neoplasia infiltra la parete intestinale a tutto spessore fino alla tonaca sottosierosa.
Fronte di avanzamento: infiltrativo.
Necrosi neoplastica: moderata. Infiltrato linfocitario: scarso.
Presenza di fenomeni di invasione perineurale. Presenza di peritonite fibrino-purulenta.
Margini di resezione: indenni. Si isolano 17 linfonodi: indenni. pTNM: pT3, pN0, pMx.
RISULTATI TAC cn mdc di pochi giorni fa:
Piccola formazione nodulare di circa 4 mm in corrispondenza del segmento apicale del LID, ad impianto scissurale, non presente nel precedente esame (data 19/09/2020), meritevole di rivalutazione. Alcune bolle di enfisema centrolobulare bilateralmente, reperti più numerosi al LSS.
Piccole bronchiectasie al LID. Non segni di versamento pleurico-pericardico. Non linfoadenomegalie mediastiniche.
Tiroide disomogenea per la presenza di multipli noduli bilat., il maggiore a destra di circa 17mm.
Fegato di volume regolare senza in atto apprezzabili alterazioni densitometriche parenchimali a carattere focale.
Colecisti distesa con piccoli calcoli contestuali. No dilatazione delle vie biliari intra ed extraepatiche.
Non significative alterazioni tdm a carico di milza reni surreni e pancreas.
Apprezzabile il doppio distretto renale incompleto a sinistra con i due ureteri che confluiscono in un unico al terzo distale.
Vena renale sinistra retroaortica. Doppia arteria renale sinistra.
Prostata disomogenea, aumentata di dimensioni (diam trasverso 55mm), che impronta il pavimento vescicale.
Ispessimento del sottocutaneo della parete anteriore della pelvi in assenza di raccolte.
Qualche piccolo linfonodo si apprezza in sede interaorto-cavale alta.
Valori marker: CEA: 2, 48 (mesi prima era 2, 38), CA 19-9: 9, 5
Può essere metastasi o in pochi mesi può formarsi altro da 4mm? Qual è la sopravvivenza media in caso di singola metastasi al polmone?
Si può intervenire?
Inoltre mio nonno forse è morto dello stesso tumore al colon a 68 anni.
C'è la possibilità di scoprire la mutazione in anticipo in noi figli?
Grazie in anticipo per tutto
A luglio 2020 mio padre si è operato per rimozione k colon e diverticolite a livello del sigma.
Scrivo diagnosi e risultati biopsia post operatoria:
Adenocarcinoma del grosso intestino, moderatamente differenziato, G2.
La neoplasia infiltra la parete intestinale a tutto spessore fino alla tonaca sottosierosa.
Fronte di avanzamento: infiltrativo.
Necrosi neoplastica: moderata. Infiltrato linfocitario: scarso.
Presenza di fenomeni di invasione perineurale. Presenza di peritonite fibrino-purulenta.
Margini di resezione: indenni. Si isolano 17 linfonodi: indenni. pTNM: pT3, pN0, pMx.
RISULTATI TAC cn mdc di pochi giorni fa:
Piccola formazione nodulare di circa 4 mm in corrispondenza del segmento apicale del LID, ad impianto scissurale, non presente nel precedente esame (data 19/09/2020), meritevole di rivalutazione. Alcune bolle di enfisema centrolobulare bilateralmente, reperti più numerosi al LSS.
Piccole bronchiectasie al LID. Non segni di versamento pleurico-pericardico. Non linfoadenomegalie mediastiniche.
Tiroide disomogenea per la presenza di multipli noduli bilat., il maggiore a destra di circa 17mm.
Fegato di volume regolare senza in atto apprezzabili alterazioni densitometriche parenchimali a carattere focale.
Colecisti distesa con piccoli calcoli contestuali. No dilatazione delle vie biliari intra ed extraepatiche.
Non significative alterazioni tdm a carico di milza reni surreni e pancreas.
Apprezzabile il doppio distretto renale incompleto a sinistra con i due ureteri che confluiscono in un unico al terzo distale.
Vena renale sinistra retroaortica. Doppia arteria renale sinistra.
Prostata disomogenea, aumentata di dimensioni (diam trasverso 55mm), che impronta il pavimento vescicale.
Ispessimento del sottocutaneo della parete anteriore della pelvi in assenza di raccolte.
Qualche piccolo linfonodo si apprezza in sede interaorto-cavale alta.
Valori marker: CEA: 2, 48 (mesi prima era 2, 38), CA 19-9: 9, 5
Può essere metastasi o in pochi mesi può formarsi altro da 4mm? Qual è la sopravvivenza media in caso di singola metastasi al polmone?
Si può intervenire?
Inoltre mio nonno forse è morto dello stesso tumore al colon a 68 anni.
C'è la possibilità di scoprire la mutazione in anticipo in noi figli?
Grazie in anticipo per tutto
[#1]
Gentile signore, Suo padre è stato operato per un Ca del colon nel Luglio 2020 di grosse dimensioni (T3) infiltrante la parete intestinale a tutto spessore, infiltrazione della rete neurologica e segni di peritonite purulenta. I linfonodi erano indenni e il tumore aveva scarso infiltrato linfocitario. Questi dati indicano che la barriera immunitaria del sistema linfatico delle strutture fisse (linfonodi) e mobili (leucociti-linfociti) non è stata coinvolta nella difesa immunitaria naturale. La Tac mostra un nodulo di 4 mm all'apice polmonare non presente al precedente controllo. Il resto è nei limiti, eccetto l'ispessimento della parete addominale. I markers non sono ancora significativi. La risposta per suo padre è verosimilmente positiva in quanto tutti i tumori dalla loro origine sono sistemici. Le cellule tumorali circolano nel momento stesso che il controllo fisiologico della crescita di rompe e acquisiscono la incontrollabilità della crescita e la circolazione in tutto il corpo attraverso la rete vasale, linfonodale e neurologica. Sfortunatamente i dati inseriti relativi al peso e alla altezza sono riferiti a Lei e non a suo padre. La domanda sulla mutazione genetica nei figli è ugualmente positiva. Lei è una persona con un grado 1 di obesità (IMC 31,14). L'obesità è il maggiore rischio di familiarità, ma non c'è bisogno di scomodare i geni basta pesare la persona e chiedere cosa mangia. L'epigenetica è chiara: la familiarità della sua famiglia potrebbe essere il fattore di rischio più pericoloso per la salute.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Prof. Mirco Bindi, www.mircobindi.com
specialista in Oncologia, Radioterapia, Patologia generale
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.5k visite dal 07/04/2021.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Tumore alla prostata
Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.