Adenocarcinoma duttale pancreatico

Gentili Dottori, è tanto che non scrivo.
Mio fratello 48 anni è stato operato nell'ottobre 2007 di duodenocefalopancreasectomia per adenocarcinoma duttale pancreatico. (stadio T3 NO MO). è stato sottopasto a trattamento chemioterapico adiuvante con gemcitabina 1000, 6 cicli di 28 gg. da dic. 2007 a maggio 2008.Il 11/6/08 ha eseguito TAC Total Body con e senza m.d.c.: "Addome: presenza di multiple linfoadenomegalie mesenteriali nell'alto addome, la maggior parte del diametro max di 20 mm. nella sede precedentemente occupata dalla testa del pancreas."
Il 24/9/08 ha eseguito PET Total Body 18F - FDG: "Evidenziata un'area di iperaccumulo (SUV 4.1) riferibile ad un pacchetto linfonodale addominale situato in corrispondenza della sede anatomica della testa del pancreas, compatibile con localizzazione secondaria della patologia eteroformativa di base. Quadro PET/TC riferibile alla presenza di lesioni sostitutive ad elevata attività metabolica". CA-19.9 =240. E' stato inviato a Reggio Emilia dove è stato sottoposto a radioterapia utilizzando tecnica ad intensità modulata con TOMOTHERAPY, per una dose complessiva di 45 Gy in frazioni di 3 Gy.
Nel frattempo si è sviluppato diabete mellito > terapia insulinica.
Il 29/1/09 ha eseguito TAC: "Il pancreas residuo risulta modicamente aumentato di volume rispetto all'ultimo precedente per la presenza nel suo contesto di aree ipodense di verosimile natura pseudocistica. Invariate le multiple linfoadenomegalie mesenteriali e retroperitoneali." (CA19.9= 109.)
IL 2/3/09 ca 19.9= 40, il 24/4/09 CA 19.9= 54.
Il 16/4/09 ha eseguito TAC T.B.: "In corrispondenza della sede anatomica della coda pancreatica si segnala un aumento delle dimensioni e ispessimento delle pareti della formazione pseudo cistica; il reperto può essere riferito anche a possibile recidiva della patologia di base. Sostanzialmente invariati i restanti reperti addomino pelvici. Non sono apprezzabili alterazioni densitometriche del parenchima polmonare. Non linfo-adenomegalie mediastiniche." (CA 19.9= 98)
L'oncologo sta pensando di sottoporlo a nuovo trattamento chemioterapico, nel frattempo fa terapia cortisonica per lieve pancitopenia e piastrinopenia. (globuli bianchi 3.04, hb 12,7, piastrine 99.)
Noi abitiamo in una città relativamente piccola, l'ospedale naturalmente (penso)non è a livelli di avanguardia in Italia parlando di attrezzature e terapie. Mi sto chiedendo: sto facendo il possibile per mio fratello? dovrei cercare centri specializzati per questa malattia e dove sono? Esistono programmi sperimentali dove potrebbe essere inserito? Cosa ne pensate potete consigliarmi?
Si tratta sicuramente di recidiva, non potrebbe essere semplicemente formazione cistica dovuta magari ad una ripresa di funzionalità della coda pancreatica (ultimamente fa meno insulina)? so che è una possibilità remota, ma esiste? il fatto che non ci siano ancora metastasi evidenti non è un segno positivo? Attendo una vostra risposta scusate le domande ovvie. Grazie
[#1]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Gentile Utente,

direi che l'iter terapeutico è stato sinora condotto bene. La possibilità che quella descritta (soprattutto a livello linfonodale) non sia malattia è remota (certo, in medicina nulla può essere mai certo al 100%). Mi trovo in accordo con l'intraprendere un nuovo trattamento chemioterapico (magari abbinato a delle applicazioni locali di ipertermia (in merito puoi visitare il sito www.ipertermiaroma.it). Sarebbe utile anche il dosaggio della cromogranina A per verificare se vi sia componente neuroendocrina nella neoplasia ed abbinare terapia con octreotide al trattamento chemioterapico che verrà scelto.

Resto a disposizione, un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

[#2]
Attivo dal 2005 al 2009
Ex utente
Grazie per la sua competenza e cortesia nel rispondere così tempestivamente.
cari saluti anche a lei e buon lavoro!
[#3]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Di nulla, figurati. Mi fa piacere poterti essere utile.

Un salutone

Carlo
[#4]
Attivo dal 2005 al 2009
Ex utente
Gentili Dottori, mio fratello non ha potuto iniziare la chemioterapia perchè le piastrine si sono abbassate. Dopo la radioterapia di dic. 08, si erano abbassate ed erano arrivate ad 82.000, poi erano lentamente risalite sino a 99.000 a marzo. poi ad aprile 80.000. (chissà perchè questo crollo?) Ora sta prendendo il cortisone per bocca dal 1 maggio, l'ultimo esame era di 85.000.
Per capire la natura della piastrinopenia, mio fratello è stato sottoposto anche ad altri esami del sangue "anticorpi anti...qualcosa" (non ho capito bene per telefono), che sono risultati tutti negativi. pensavo fosse una cosa positiva, ma l'oncologo ha detto che probabilmente la piastrinopenia è legata alla malattia pancreatica e non crede si risolverà con il cortisone. Però deve continuare a prenderlo. La settimana prossima, se tutto va bene inizierà un tipo di chemioterapia "più blanda" per bocca, ma con il pericolo che le piastrine scendano ancora.
Cosa sta succedendo? Si tratta di metastasi nel sangue?
Mi rendo conto della difficoltà dell'oncologo nel scegliere la cosa migliore da fare, da quello che ho capito le cose non stanno andando bene. Voi pensate che sia comunque opportuno fare la chemio?
Grazie del vostro prezioso tempo.
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