Progressione metastasi epatiche

buongiorno dottore, le sottopongo il caso di mia moglie:
Quadrantectomia per k mammario (T2N0 M1 epatica, G3, herb2neu +3, recettori 79-90%) e 6 cicli di chemio (taxotere+herceptin) per contrastare metastasi al VII s epatico. Nell'ultima TAc si è visto che la M nota si è ridotta da 16 a 10 mm, ma purtroppo è comparso un addensamento di 20mm nel VI s che, vista la diagnosi del tumore primario, credo sia una ulteriore M.
Questa notizia ci ha gettato nello sconforto, perchè pensavamo che la cura fosse efficace.
Potrebbe darci un consiglio?
Visto che mia moglie si è abbastanza debilitata durante la chemio, pensa che si possa continuare con una terapia ormonale (anastrozolo) o sarebbe meglio un altra chemio, sostituendo il taxotere con cosa?
Infine non crede che nel frattempo sia il caso di rimuovere o termoablare le metastasi?
I medici stanno facendo una valutazione, ma io vorrei avere le idee più chiare.
Grazie per l'attenzione.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Gentile Utente,

probabilmente le cellule che costituiscono una delle metastasi sono di un fenotipo differente rispetto a quelle che costituiscono l'altra e che risultano insensibili al tipo di terapia impostata. Certamente è opportuno modificare la terapia, a giudizio dell'oncologo curante, e la scelta può ricadere su molti farmaci essendo molto vario l'armamentario terapeutico per le neoplasie mammarie. Se quelle due lesioni rappresentano l'unica manifestazione evidente di malattia si può fare una valutazione chirurgica anche in termini di termoablazione. Anche abbinare al tutto una ormonoterapia può essere una via corretta.

Resto a disposizione, un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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