Una semiocclusione mi è stata praticata una stomia del sigma discendente sinistro ho fatto
Gentili dottori sono una donna di 42 anni nel mese di settembre 2008 mi è stato diagnosticato un k del retto a circa 4-5 cm dall'ano per una semiocclusione mi è stata praticata una stomia del sigma discendente sinistro ho fatto radioterapia contestualmente all'assunzione di xeloda 500 farmaco che mi è stato sospeso dopo dieci giorni perchè causa di crampi addominali ho fatto disintossicazione con flebo di glutatione, levopraid e zantac. dopo 27 sedute di radio sono anndata all'intervento chirurgico con asportazione della stomia e della massa tumorale identificata all'istologico è risultato PT3G2 con linfonodi liberi da neoplasia t.a.c. dopo tre mesi dall'intervento da cui risultano assenti tumefazioni o metastasi praticate 5 sedute a cadenza settimanale di acido folico e fluoro sospese perche causava crampi addominali e diarrea pronosticato l'uso di terapia più forte ma in assenza di fluoro vorrei sapere se esiste una terapia che non comporti crampi e diarrea come invece sembra porti anche questa seconda ipotesi grazie per i consigli che potrete darmi
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Gentile Signora,
considerato che ha avuto questi disturbi con il fluorouracile, che è farmaco cardine (e Xeloda non è altro che un pro-farmaco, che nel fegato viene trasformato in fluorouracile), è difficile indicare una terapia che non contenga questo farmaco, almeno per il trattamento preoperatorio e/o adiuvante delle neoplasie del colon-retto.
Considerato che i linfonodi non erano interessati, a questo punto, con queste problematiche, in genere, si tende a soprassedere e passare ad un attento follow-up.
considerato che ha avuto questi disturbi con il fluorouracile, che è farmaco cardine (e Xeloda non è altro che un pro-farmaco, che nel fegato viene trasformato in fluorouracile), è difficile indicare una terapia che non contenga questo farmaco, almeno per il trattamento preoperatorio e/o adiuvante delle neoplasie del colon-retto.
Considerato che i linfonodi non erano interessati, a questo punto, con queste problematiche, in genere, si tende a soprassedere e passare ad un attento follow-up.
Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3k visite dal 21/04/2009.
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