Metastasi peritoneo e forse alle ossa
egr.Dottori,
mia mamma nel 2004 si è ammalata di tumore bilaterale tipo G1 mammario. Nel 2009 le metastasi sono arrivate al peritoneo e forse alle ossa. Ho 2 specialisti, il primo intende procedere con cure di chemiterapia ( ora gli indici makers sono in ribasso ), il secondo propone una laparoscopia, per poter prelevare un campione di tessuto maligno, per selezionare una cura specifica. Premettendo che il tumore è ormonale , le domande sono :
- La laparoscopia , può abbassare la qualità di vita di mia madre? (attualmente sta bene)
- inibitori dell'angiogenesi funzionano? quali sono i centri specializzati più vicini a PR?
- ipertermia?
- i medici parlano di ripresa del carcinoma mammario che ha prodoto metastasi al peritoneo e forse ossa, (l'ho dicono dalle TAC), potrebbe anche essere un'altro tumore primitivo?
- se fosse vostra madre cosa fareste??
grazie
mia mamma nel 2004 si è ammalata di tumore bilaterale tipo G1 mammario. Nel 2009 le metastasi sono arrivate al peritoneo e forse alle ossa. Ho 2 specialisti, il primo intende procedere con cure di chemiterapia ( ora gli indici makers sono in ribasso ), il secondo propone una laparoscopia, per poter prelevare un campione di tessuto maligno, per selezionare una cura specifica. Premettendo che il tumore è ormonale , le domande sono :
- La laparoscopia , può abbassare la qualità di vita di mia madre? (attualmente sta bene)
- inibitori dell'angiogenesi funzionano? quali sono i centri specializzati più vicini a PR?
- ipertermia?
- i medici parlano di ripresa del carcinoma mammario che ha prodoto metastasi al peritoneo e forse ossa, (l'ho dicono dalle TAC), potrebbe anche essere un'altro tumore primitivo?
- se fosse vostra madre cosa fareste??
grazie
[#1]
Gentile Utente,
direi che la cosa migliore da fare è la tipizzazione prelevando un frammento del tessuto malato. Questo consente di verificare a livello molecolare le caratteristiche del tumore ed impiegare una cura il più specifica possibile. Lo scheletro intanto va indagato con una scintigrafia ossea e se dovesse risultare invaso si può procedere con una cura a base di acido zoledronico da abbinare alla chemioterapia ed alla eventuale ormonoterapia che si sceglierà. L'ipertermia può essere impiegata come un buon coadiuvante.
Resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
direi che la cosa migliore da fare è la tipizzazione prelevando un frammento del tessuto malato. Questo consente di verificare a livello molecolare le caratteristiche del tumore ed impiegare una cura il più specifica possibile. Lo scheletro intanto va indagato con una scintigrafia ossea e se dovesse risultare invaso si può procedere con una cura a base di acido zoledronico da abbinare alla chemioterapia ed alla eventuale ormonoterapia che si sceglierà. L'ipertermia può essere impiegata come un buon coadiuvante.
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Carlo Pastore
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Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Utente
Egr. dottore Pastore,
l'esito dell'esame istologico è di un caricoma al peritoneo di origine mammario. Il chirurgo sconsiglia l'intervento e propone un nuovo ciclo di chemioterapia, in base ai test chemiterapici compiuti. Il trattamento di ipertermia può essere utile?? Per questo tipo di tumore qual è il centro più specializzato in Italia e all'estero??
grazie ancora
l'esito dell'esame istologico è di un caricoma al peritoneo di origine mammario. Il chirurgo sconsiglia l'intervento e propone un nuovo ciclo di chemioterapia, in base ai test chemiterapici compiuti. Il trattamento di ipertermia può essere utile?? Per questo tipo di tumore qual è il centro più specializzato in Italia e all'estero??
grazie ancora
[#3]
Gentile Utente,
sarebbe utile visionare l'esito completo dell'esame istologico. Comunque in linea di massima concordo con un trattamento chemioterapico sistemico, che abbinerei a delle applicazioni locoregionali di ipertermia. Il Centro migliore? Quello in cui si trovi un oncologo disponibile al dialogo, che sia di supporto fattivo e che segua i protocolli internazionali... con un pizzico di personalizzazione che ogni paziente merita. Ci si trova di fronte sempre a problematiche diverse ed una eccessiva standardizzazione non è a mio avviso un bene. Per l'ipertermia, per conoscere il Centro più vicino al domicilio, si può contattare l'Assie (Associazione Europea di Ipertermia). Si può contattare anche a mio nome chiedendo del Sig. Rolando. Il sito di riferimento è www.assie.it .
Resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
sarebbe utile visionare l'esito completo dell'esame istologico. Comunque in linea di massima concordo con un trattamento chemioterapico sistemico, che abbinerei a delle applicazioni locoregionali di ipertermia. Il Centro migliore? Quello in cui si trovi un oncologo disponibile al dialogo, che sia di supporto fattivo e che segua i protocolli internazionali... con un pizzico di personalizzazione che ogni paziente merita. Ci si trova di fronte sempre a problematiche diverse ed una eccessiva standardizzazione non è a mio avviso un bene. Per l'ipertermia, per conoscere il Centro più vicino al domicilio, si può contattare l'Assie (Associazione Europea di Ipertermia). Si può contattare anche a mio nome chiedendo del Sig. Rolando. Il sito di riferimento è www.assie.it .
Resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.7k visite dal 21/04/2009.
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