Carcinoma infiltrante nas della mammella

Buongiorno dottori, gradirei avere un vostro gentile parere sulla mia situazione.
Circa un mese e fa, in maniera del tutto occasione durante l’igiene personale, ho riscontrato la presenza di un linfonodo a livello dell’ascella di circa 4/5 cm.
Parallelamente notai una sorta di addensamento duro e fisso al tatto sotto il seno sinistro.
Spaventata mi rivolsi al medico di base che mi fece eseguire un’ecografia del cavo ascellare (13/10/2020): nello scavo ascellare sx si osservano tre linfonodi di forma rotondeggiante, ipoecogeni del diametro di 10:0, 20, 13mm.
Utile in prima battuta screening di II livello della mammella a cui associare eventualmente agoaspirato dei linfonodi.


Mammografia (03/11/2020): a sn in Q1Q3 si osserva addensamento distorsivo di 47mm (r5)
ETG mammella (03/11/2020): il suddetto addensamento corrisponde ad una sfumata area ipoecogena disomogenea di 2cm (U5).
In sede ascellare sn si osserva un pacchetto linfoadenopatico, il maggiore dei quali di 2cm, su cui si esegue FNA.
Agobiopsia ecoguidata a sn in Q1Q3.


Agoaspirato linfonodo ascella sinistra (4 vetrini+2 provette): cellule atipiche, numerose, singole e in aggregati, con nuclei ipercritici, pleomorfi, talvolta contenente nucleolo e ampio citoplasma eosinofilo.
Linfociti: rari, emazie: discreto numero.
Lembi fibroadiposi.
Diagnosi: presenza di cellule di carcinoma.


Biopsia di 3 fustoli di mm 15, mm15 e mm 10.
La ricerca immunocitochimica dei recettori per gli estrogeni è risultata positiva nel 90%.
La ricerca immunocitochimica per i recettori dei progesteroni è risultata positiva.
L’anticorpo anti-Ki67 (clone MIB1) è positivo nel 35% delle cellule neoplastiche.
La reazione immunocitochimica con anticorpo anti c-erbB2 oncoproteina è risultata negativa (score 1+): colorazione della membrana cellulare incompleta, debolissima/appena percettibile nel 30% delle cellule di carcinoma invasivo.
Diagnosi: frustoli di carcinoma infiltrante N.
A.S della mammella di grado nucleare intermedio
L’oncologa ha consigliato un trattamento chemioterapico neoadiuvante con schema a base di antracicline e texani in sequenziale (ACx4 ogni tre settimane seguito da taxolo settimanale per 12 settimane).
Prima di procedere dovrò eseguire TC torace e addome mdc e SOTB, RMN mammaria mdc.
Dopo questo ciclo, che dovrebbe durare almeno 6 mesi, è consigliata una quadrantectomia con svuotamento dei linfonodi.
L’idea di affrontare un ciclo così intensivo di chemioterapia non mi convince moltissimo ad essere sincera e infatti credo che sentirò un secondo parere.
Voi cosa ne pensate?
Quali sono le possibilità di guarigione?

Grazie e buona serata