Microcitoma
buongiorno,vi vorrei esporre il caso di mia madre,di 62 anni alla quale da 1 anno è stato diagnosticato un microcitoma pomlonare a piccole cellule IV stadio senza metastasi.E' stata presa in cura al reparto oncologico dell'ospedale Molinette di Torino.A maggio 2008 è stata sottoposta a chemioterapia al carboplatino per tre cicli di tre sedute ciascuno(se non ricordo male).A fine settembre la tac ha evidenziato la quasi totale scomparsa della malattia ed è stata sottoposta a radioterapia preventiva a novembre-dicembre.A gennaio,purtroppo la tac ha evidenziato la ricrescita della malattia(3 cm)e le è stato proposta la chemioterapia sperimentale chiamata LBH589.Erano previsti 4 cicli.Dopo una settimana dalla prima seduta ha iniziato ad essere stanca e confusa e a perdere poco alla volta le forze,al punto da interrompere la chemio dopo il terzo ciclo,eseguito nonostante le sue condizioni critiche e lei fosse molto debilitata.Ad oggi è stata affidata all'associazione FARO di Torino,è a letto,ha perso buona parte delle sue capacità fisiche e mentali, tanto da non essere più autosufficiente. i medici rimangono sulle loro,anche se pensiamo che la malattia stia progredendo, e nessuno ci dice se questo suo stato quasi comatoso sia dovuto alla chemio sperimentale o alla sua malattia e se si riprenderà per affrontare eventuali nuovi cicli di diverso tipo(topotecan?).Chiedo a Voi esperti un parere e come ci dovremmo comportare.Ringrazio sentitamente.Saluti
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Gentile Signora,
per capire se la malattia è in progressione sarebbe necessaria una rivalutazione radiologica con TC totalbody, eventualmente anche con RMN encefalo, perchè purtroppo accade spesso che durante l'evoluzione del microcitoma compaiano metastasi cerebrali, queste spiegherebbero il quadro. Conviene anche valutare gli esami di laboratorio perchè succede anche che si manifestino, con questi segni, sindromi metaboliche paraneoplastiche.
per capire se la malattia è in progressione sarebbe necessaria una rivalutazione radiologica con TC totalbody, eventualmente anche con RMN encefalo, perchè purtroppo accade spesso che durante l'evoluzione del microcitoma compaiano metastasi cerebrali, queste spiegherebbero il quadro. Conviene anche valutare gli esami di laboratorio perchè succede anche che si manifestino, con questi segni, sindromi metaboliche paraneoplastiche.
Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro
[#2]
Utente
buonasera e grazie per l'attenzione.
Anche noi vorremmo che facesse la TAC per capire se la malattia si sta espandendo,ma purtroppo ci hanno detto che le sue condizioni al momento non lo permettono.
Quindi cosa possiamo fare,oltre a cercare di renderle questi momenti il più sereno possibile e continuare a sperare? siamo disperati.
grazie ancora
Anche noi vorremmo che facesse la TAC per capire se la malattia si sta espandendo,ma purtroppo ci hanno detto che le sue condizioni al momento non lo permettono.
Quindi cosa possiamo fare,oltre a cercare di renderle questi momenti il più sereno possibile e continuare a sperare? siamo disperati.
grazie ancora
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Per lo meno un esame obiettivo neurologico (anche se a letto) per valutare, ammesso che ci siano, segni rilevanti di localizzazione neoplastica encefalica per stabilire una terapia medica palliativa, pur senza verifica radiologica. Inoltre un prelievo di sangue per valutare funzionalità epatica, renale e sopratutto gli elettroliti (sodio, potassio, ecc...), per considerare l'eventuale origine metabolica dello stato comatoso.
E' comunque vero che quando il deperimento psicofisico è avanzato, poco si può fare. Questo comunque non è un giudizio che si può dare via web.
E' comunque vero che quando il deperimento psicofisico è avanzato, poco si può fare. Questo comunque non è un giudizio che si può dare via web.
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Utente
buongiorno e grazie ancora.
Vengono ogni giorno delle infermiere a casa e continuano a farle sacche di potassio perchè ne è sempre carente.Non si capisce in che modo lo perda.Potrebbe essere questo,quindi, il motivo della sua confusione mentale e del rallentamento delle sue capacità?
Quale potrebbe essere la terapia palliativa?
Grazie mille
Vengono ogni giorno delle infermiere a casa e continuano a farle sacche di potassio perchè ne è sempre carente.Non si capisce in che modo lo perda.Potrebbe essere questo,quindi, il motivo della sua confusione mentale e del rallentamento delle sue capacità?
Quale potrebbe essere la terapia palliativa?
Grazie mille
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Non mi riferivo a questo, bensì al fatto che se ci fosse evidenza di ipertensione endocranica (=metastasi cerebrali) si potrebbe fare terapia con cortisone e mennitolo ev.
Riguardo agli esami di laboratorio non mi riferivo al potassio, che evidentemente si abbassa per motivi legati al deperimento, bensì al sodio che, qualora in tendenziale decremento, richiederebbe altri provvedimenti. Tuttavia se gli viene somministrato il potassio (per evitare aritmie cardiache e non per i sintomi neurologici) vuol dire che gli esami del sangue sono stati eseguiti e questa alterazione è stata riscontrata e magari non altre.
Riguardo agli esami di laboratorio non mi riferivo al potassio, che evidentemente si abbassa per motivi legati al deperimento, bensì al sodio che, qualora in tendenziale decremento, richiederebbe altri provvedimenti. Tuttavia se gli viene somministrato il potassio (per evitare aritmie cardiache e non per i sintomi neurologici) vuol dire che gli esami del sangue sono stati eseguiti e questa alterazione è stata riscontrata e magari non altre.
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Utente
Grazie ancora per la sua disponibilità. Effettivamente gli altri valori sono nella norma tranne,appunto, il potassio che ha valori bassi e la glicemia che ha dei valori un pò alti.
Per quanto riguarda un esame obiettivo neurologico credo che non si possa eseguire a causa delle attuali condizioni di mia madre che si trova in uno stato di quasi continuo soporimento e riesce a malapena a tenere gli occhi aperti, ad alzarsi dal letto e a emettere qualche parola.
Anche se non so quanto valga, fortunatamente l'appetito non le manca e riesce sempre a mangiucchiare qualcosa anche da sola.
Attualmente le viene somministrato cortisone (soldesam) per via orale e altro cortisone tramite aerosol.
Immagino che non ci resti altro che sperare e pregare cercando di combattere contro il senso d'impotenza che ci attanaglia.
Grazie ancora per l'attenzione. E' stato molto gentile.
Se ha altri consigli da darmi per renderle la vita più serena,sono sicuramente ben accetti.
Saluti.
Sara
Per quanto riguarda un esame obiettivo neurologico credo che non si possa eseguire a causa delle attuali condizioni di mia madre che si trova in uno stato di quasi continuo soporimento e riesce a malapena a tenere gli occhi aperti, ad alzarsi dal letto e a emettere qualche parola.
Anche se non so quanto valga, fortunatamente l'appetito non le manca e riesce sempre a mangiucchiare qualcosa anche da sola.
Attualmente le viene somministrato cortisone (soldesam) per via orale e altro cortisone tramite aerosol.
Immagino che non ci resti altro che sperare e pregare cercando di combattere contro il senso d'impotenza che ci attanaglia.
Grazie ancora per l'attenzione. E' stato molto gentile.
Se ha altri consigli da darmi per renderle la vita più serena,sono sicuramente ben accetti.
Saluti.
Sara
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4.9k visite dal 11/04/2009.
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