Rischio amianto
Buongiorno,
la mia fidanzata è un fumatrice di 34 anni che vive con i genitori. Nel giardino di casa esiste una tettoia abbastanza grande con il tetto e alcune pareti in eternit ormai lì da una ventina di anni. Il padre è un impresario edile ora in pensione che nel passato è entrato a contatto con eternit in quanto utilizzato per edilizia (per esempio ha fatto coperture utilizzando il cemento amianto e anche tagliandolo). Io credo che questa attvità di "taglio" l'abbia fatta anche in giardino magari con le figlie che giocavano. Ora sono preoccupato perchè temo che la mia fidanzata abbia avuto danni da esposizione, trenendo presente che ancora oggi a volte stende la biancheria sotto questta tettoia . Volevo sapere i rischi che corre ed eventualemente se e quali controlli deve fare. Grazie per il vostor servizio
cordiali saluti
la mia fidanzata è un fumatrice di 34 anni che vive con i genitori. Nel giardino di casa esiste una tettoia abbastanza grande con il tetto e alcune pareti in eternit ormai lì da una ventina di anni. Il padre è un impresario edile ora in pensione che nel passato è entrato a contatto con eternit in quanto utilizzato per edilizia (per esempio ha fatto coperture utilizzando il cemento amianto e anche tagliandolo). Io credo che questa attvità di "taglio" l'abbia fatta anche in giardino magari con le figlie che giocavano. Ora sono preoccupato perchè temo che la mia fidanzata abbia avuto danni da esposizione, trenendo presente che ancora oggi a volte stende la biancheria sotto questta tettoia . Volevo sapere i rischi che corre ed eventualemente se e quali controlli deve fare. Grazie per il vostor servizio
cordiali saluti
[#1]
Aspetti ad angosciarsi perchè può darsi che non ce ne siano ragioni per esserlo.
Si può dire che più o meno tutti siamo stati esposti ad alcune fibre di amianto, corrispondenti ad un rischio assai basso.
Purtroppo l’amianto è stato utilizzato diffusamente nel passato per le sue proprietà tecnologiche e per la sua economicità in particolare:
-negli edifici per le coperture in cui l’amianto è inglobato nel cemento per formare il cemento-amianto (comunemente detto "Eternit")
- come materiale spruzzato per il rivestimento di strutture metalliche
- nei freni e nelle guarnizioni
- in alcuni elettrodomestici, nelle prese e guanti da forno, teli da stiro
- per rivestire treni, navi e autobus con materiale isolante
- nell’industria come materia prima per molti manufatti e oggetti e come isolante termico negli impianti ad alta e bassa temperatura
Le persone a rischio più alto sono quelle che sono state esposte all’amianto per motivi di lavoro e/o che hanno vissuto in vicinanza di aziende che hanno contaminato DIFFONDENDO NELL'AMBIENTE generale le loro scorie.
Ovviamente quindi i materiali di amianto ad alto rischio sono quelli più friabili in quanto possono rilasciare fibre piccolissime se sottoposti a vibrazioni, correnti d’aria, INFILTRAZIONI D'ACQUA, e/o se danneggiati nel corso di interventi di manutenzione .
L’inalazione di queste fibre piccolissime da parte dell’uomo è responsabile di patologie gravi ed irreversibili prevalentemente dell'apparato respiratorio ( TUMORI POLMONARI, MESOTELIOMI, asbestosi).
L’amianto compatto invece per sua natura non tende a liberare fibre (il pericolo sussiste solo se viene segato, abraso o deteriorato).
La copertura a casa della sua fidanzata è probabilmente di amianto compatto ma credo, ed è difficile valutare l'effetto taglio nella liberazione delle fibre, ma se dovesse avere dubbi
-sia indispensabile la precauzione che Le è stata consigliata
-sia nel Suo pieno diritto verificare o fare verificare (all'ASL?) se esistono le condizioni di rischio che Le ho descritto, .
Per valutazioni (ed anche eventuali campionamenti) del rischio dell’amianto i privati possono rivolgersi:
- a laboratori specializzati e nel Suo caso ovviamente occorre il consenso ed il contributo del proprietario del palazzo
- all'Asl competente per territorio
e/o alle Sezioni Provinciali dell'ARPA competenti per territorio.
Cordiali saluti
Si può dire che più o meno tutti siamo stati esposti ad alcune fibre di amianto, corrispondenti ad un rischio assai basso.
Purtroppo l’amianto è stato utilizzato diffusamente nel passato per le sue proprietà tecnologiche e per la sua economicità in particolare:
-negli edifici per le coperture in cui l’amianto è inglobato nel cemento per formare il cemento-amianto (comunemente detto "Eternit")
- come materiale spruzzato per il rivestimento di strutture metalliche
- nei freni e nelle guarnizioni
- in alcuni elettrodomestici, nelle prese e guanti da forno, teli da stiro
- per rivestire treni, navi e autobus con materiale isolante
- nell’industria come materia prima per molti manufatti e oggetti e come isolante termico negli impianti ad alta e bassa temperatura
Le persone a rischio più alto sono quelle che sono state esposte all’amianto per motivi di lavoro e/o che hanno vissuto in vicinanza di aziende che hanno contaminato DIFFONDENDO NELL'AMBIENTE generale le loro scorie.
Ovviamente quindi i materiali di amianto ad alto rischio sono quelli più friabili in quanto possono rilasciare fibre piccolissime se sottoposti a vibrazioni, correnti d’aria, INFILTRAZIONI D'ACQUA, e/o se danneggiati nel corso di interventi di manutenzione .
L’inalazione di queste fibre piccolissime da parte dell’uomo è responsabile di patologie gravi ed irreversibili prevalentemente dell'apparato respiratorio ( TUMORI POLMONARI, MESOTELIOMI, asbestosi).
L’amianto compatto invece per sua natura non tende a liberare fibre (il pericolo sussiste solo se viene segato, abraso o deteriorato).
La copertura a casa della sua fidanzata è probabilmente di amianto compatto ma credo, ed è difficile valutare l'effetto taglio nella liberazione delle fibre, ma se dovesse avere dubbi
-sia indispensabile la precauzione che Le è stata consigliata
-sia nel Suo pieno diritto verificare o fare verificare (all'ASL?) se esistono le condizioni di rischio che Le ho descritto, .
Per valutazioni (ed anche eventuali campionamenti) del rischio dell’amianto i privati possono rivolgersi:
- a laboratori specializzati e nel Suo caso ovviamente occorre il consenso ed il contributo del proprietario del palazzo
- all'Asl competente per territorio
e/o alle Sezioni Provinciali dell'ARPA competenti per territorio.
Cordiali saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.8k visite dal 08/04/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.