Informazioni referto tac (controllo a seguito di asportazione sarcoma )
Buon pomeriggio, sono un ragazzo di 25 anni.
A Ottobre 2019 mi è stato diagnosticato un sarcoma ai tessuti molli della spalla anteriore sinistra (DERMATOFIBROSARCOMA PROTUBERANS) , cui è seguito l'intervento con tecnica di Mohs per l'asportazione.
Dopo diversi mesi ho eseguito la prima TAC di controllo (total body completa) ;
dal referto ritirato si indicano alcune espressioni che riporto testualmente:
- ''nella regione cervicale compresa nel volume in esame, si osservano bilateralmente linfonodi delle dimensioni di 1.5 cm, verosimilmente di natura reattiva, meritevoli di controllo ecografico.
''
- nel lobo dx del fegato, in sede subcapsulare, si apprezza lesione ipodensa compatibile in prima ipotesi con cisti, tuttavia meritevole di controllo ecografico''.
Consapevole degli oggettivi limiti di un consulto a distanza, CHIEDO se tali risultati riportati all'interno del referto tac possano, in qualche maniera, essere collegate al sarcoma diagnosticatomi diversi mesi fa.
(il mio principale timore è l'evolversi di una eventuale situazione di metastasi)
Rimango in attesa di un Vs riscontro.
Grazie, cordiali saluti.
A Ottobre 2019 mi è stato diagnosticato un sarcoma ai tessuti molli della spalla anteriore sinistra (DERMATOFIBROSARCOMA PROTUBERANS) , cui è seguito l'intervento con tecnica di Mohs per l'asportazione.
Dopo diversi mesi ho eseguito la prima TAC di controllo (total body completa) ;
dal referto ritirato si indicano alcune espressioni che riporto testualmente:
- ''nella regione cervicale compresa nel volume in esame, si osservano bilateralmente linfonodi delle dimensioni di 1.5 cm, verosimilmente di natura reattiva, meritevoli di controllo ecografico.
''
- nel lobo dx del fegato, in sede subcapsulare, si apprezza lesione ipodensa compatibile in prima ipotesi con cisti, tuttavia meritevole di controllo ecografico''.
Consapevole degli oggettivi limiti di un consulto a distanza, CHIEDO se tali risultati riportati all'interno del referto tac possano, in qualche maniera, essere collegate al sarcoma diagnosticatomi diversi mesi fa.
(il mio principale timore è l'evolversi di una eventuale situazione di metastasi)
Rimango in attesa di un Vs riscontro.
Grazie, cordiali saluti.
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Buonasera, i reperti radiologici riportati nel referto (linfonodi e fegato) non sembrano collegabili al tumore asportato né tantomeno ad altre condizioni di malignità. La definizione di linfonodi "reattivi" è sinonimo di assenza di patologia. Allo stesso modo la lesione del fegato riportata viene ricondotta in prima ipotesi ad una cisti, che rappresenta la tipologia di lesione benigna del fegato più frequente.
Detto questo bisogna però invitare alla prudenza ed aggiungere un concetto che, in casi come il suo di follow up oncologico, non deve mai essere dimenticato. Tutti gli esami radiologici hanno dei limiti a prescindere dall'esperienza ed abilità del medico radiologo. Ad esempio la caratterizzazione di lesioni di piccole dimensioni è spesso impossibile al tempo zero e solo un controllo evolutivo ottenuto mediante la ripetizione a distanza di alcuni mesi degli esami radiologici consente di esprimere una valutazione diagnostica corretta. Ne consegue che non esiste un esame o una tecnica che possa fornire risposte con certezza matematica e che quindi esiste sempre un margine di errore. Ad ogni modo i rilievi radiologici del referto riportati sono sostanzialmente negativi per ripresa o localizzazioni secondarie del sarcoma, che è certamente il miglior risultato che potesse avere. In bocca al lupo
Detto questo bisogna però invitare alla prudenza ed aggiungere un concetto che, in casi come il suo di follow up oncologico, non deve mai essere dimenticato. Tutti gli esami radiologici hanno dei limiti a prescindere dall'esperienza ed abilità del medico radiologo. Ad esempio la caratterizzazione di lesioni di piccole dimensioni è spesso impossibile al tempo zero e solo un controllo evolutivo ottenuto mediante la ripetizione a distanza di alcuni mesi degli esami radiologici consente di esprimere una valutazione diagnostica corretta. Ne consegue che non esiste un esame o una tecnica che possa fornire risposte con certezza matematica e che quindi esiste sempre un margine di errore. Ad ogni modo i rilievi radiologici del referto riportati sono sostanzialmente negativi per ripresa o localizzazioni secondarie del sarcoma, che è certamente il miglior risultato che potesse avere. In bocca al lupo
Dr. Stefano Cecchini
Specialista in Chirurgia Generale
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.8k visite dal 01/07/2020.
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