Mesotelioma pleurico

Salve mio marito ha 68 anni.

Tra novembre e dicembre gli è stato trovato del liquido alla pleurica, il medico ha deciso di fare un taglio con un'ispezione.

Risultato: diagnosticato un mesotelioma pleurico non operabile. Le cellule di mesotelioma si trovano nel polmone sinistro e in tutto il diaframma.

L'oncologo mi ha risposto che aveva pochi mesi di vita. Aveva il fiato corto e dolore al petto. Naturalmente con pescrizione di chemio.

A questa notizia mio marito a deciso di non fare niente. Ha interrotto anche il farmaco della pressione alta. Ha fatto ricerche in internet e decide di mangiare solo frutta e verdura cruda e di fare movimento all'aria aperta e sulla terra.

Dopo 3 mesi si è calmato il dolore, a ripreso ad andare in bici. Non gli gira la testa. Pressione regolarizzata.

Io mi chiedo, visto che non credo nei miracoli, come è possibile tutto questo?

Naturalmente so che la malattia non può sparire, ma è strano vedere che non ha più dolore, senza prendere antidolorifico, come si spiega? A livello medico cosa avviene? Come mai i medici pescrivono solo chemio?

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Dr. Domenico Cozzo Medico internista, Medico di medicina generale 184 13
Buongiorno,
l'argomento che lei pone è parecchio delicato ma nonostante ciò decido di risponderle, in quanto ritengo che uno degli aspetti più interessanti di questo portale sia quello di fornire ai pazienti o ai loro parenti delle risposte che siano realmente di carattere medico rispetto a tutto ciò che si trova su internet.

Internet è una piattaforma globale e mondiale. Quando digitiamo www, acronimo di World Wide Web, letteralmente "ragnatela globale", definiamo come chiunque abbia una connessione alla rete possa connettersi e creare contenuti. In sostanza chiunque può scrivere dove vuole e cosa vuole.
Purtroppo spesso la poca dimestichezza con questo strumento, porta a dimenticare che di fronte ad aspetti tecnici della società (aspetti medici, giuridici, industriali, economici...) bisogna verificare che le fonti di chi scrive corrispondano alla verità (sia essa medica, giuridica, industriale, economica), oltre a verificare la competenza di chi scrive.

Nella fattispecie della questione, di fronte a un problema medico, il professionista oncologo è una persona che si è formata 6 anni alla facoltà di medicina e 5 alla scuola di specializzazione in oncologia; ha sostenuto più di 50 esami di materie mediche e ha studiato da altrettanti manuali, che non sono il frutto di una opinione, ma il frutto di ricerche e studi, che iniziano dai tempi dell'antica Grecia e continuano giornalmente e costantemente, portando lo stesso professionista ad aggiornasti continuamente.

Perché le sto dicendo tutto questo? Perché mi piacerebbe rincuorare i pazienti, facendo comprendere loro un messaggio chiaro: bisogna fidarsi degli esperti in materia di fronte ad ogni problematica relativa alla salute, in quanto la maggior parte di ciò che si trova su internet è scritta da blogger e da gente che non ha le competenze per farlo.

Nelle more di voler rispondere alla specifica domanda che mi ha posto, dopo questa lunga premessa che spero le abbia fornito uno spunto di riflessione maggiore, noi medici sappiamo bene che un paziente va tanto meglio quando il suo umore è favorevole e combattivo rispetto alla patologia. E' sicuramente un gran bene la forza di volontà che suo marito sta mettendo nell'affrontare la sua condizione, in quanto aiuta tutto l'organismo a rispondere meglio alle sue fragilità. E' un bene che abbia una dieta sana, che mangi frutta e verdura con regolarità (anche se non è condivisibile se si nutre senza un apporto di tutti i nutrienti essenziali) e che faccia movimento all'aria aperta e sulla terra, se questo lo fa stare bene e migliora il suo umore.
A sua volta non è corretto in questa sede entrare nel merito delle sue scelte terapeutiche, in quanto assolutamente personali, incontrastabili e innegabili.

Tuttavia è da respingere totalmente anche solo la supposizione, che metodi naturali e stili di vita forniti da qualunque fantomatico portale, sito o rivista, possano contraddire o sostituire le indicazioni farmacologiche avanzate dai medici.
Voglio sottolineare che questo non si basa su un concetto di arroganza o di assoluta irremovibilità da parte nostra di valutare come positive abitudini alternative. Le indicazioni dei medici soprattutto oncologi sulle terapie, sono valutate giornalmente partendo dai manuali di medicina e finendo dagli studi scientifici che quotidianamente vengono aggiornati in tutto il mondo. Ci si basa sempre sulle ultime novità fornite dal mondo della scienza. Oltretutto questo significa sforzarsi di valutare studi, grafici, pagine e pagine di dati scritte in altre lingue.
Diverso è ciò che accade spesso su internet. Un qualunque contenuto può essere scritto anche da un ragazzino delle medie senza alcuna competenza scientifica, né medica.

Dunque per concludere, è sicuramente positivo associare ai consigli medici e alle terapie proposte le più svariate azioni: abitudini concomitanti che forniscano al paziente sollievo e benessere (sport, alimentazione, attività varie, persino cure naturali o erboristiche). Ma sempre in associazione e mai in sostituzione.
Questo perché i medici impiegano giornalmente la loro vita professionale al solo scopo di migliorare la vita e la salute degli altri, e non avrebbero alcun interesse a non proporre soluzioni alternative, qualora queste fossero validamente efficaci.

Spero di aver risposto almeno in parte al suo quesito, e resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Le porgo i miei cordiali saluti e la mia vicinanza di fronte alla situazione che la sua famiglia sta vivendo.

Dr. Domenico Cozzo

www.domenicocozzo.altervista.org
LinkedIn: Domenico Cozzo, MD; Canale Instagram: @domo_co93

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Utente
Utente
Grazie della sua risposta..non metto in dubbio gli studi e le capacità mediche.
Quindi non è mia intenzione offendere nessuno.
Per quando riguarda internet è vero quello che dice...bisogna usare giudizio e usare siti seri e affidabili.
Ma nonnho messo in dubbio questo, io non pensavo che la forza di volontà, alimentazione sana e sport possono calmare anche i dolori piu forti.
Ho detto solo cosa è avvenuto mel corpo di mio marito.
Io parlo no di pagine stampate ma di esperienza diretta.
Un medico invece di sentirsi attaccato credo che dovrebbe capire perché accadano alcune cose incredibili.
Cosa avviene?
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Dr. Domenico Cozzo Medico internista, Medico di medicina generale 184 13
Gentile signora,
non mi sono sentito attaccato, anzi mi dispiace se è stato percepito questo. Vorrei chiarire che io non ho attaccato lei, né ho considerato la sua domanda poco pertinente. Piuttosto la reputo importante, per dirimere il suo dubbio.

Ho scritto i miei consigli in maniera completa per spingere chiunque ci legga a fidarsi fino a un certo punto di ciò che si legge in giro, per non far passare il messaggio che lo sport e l'alimentazione non siano presi in considerazione dai medici, o che i medici propongano solo terapie farmacologiche.

Ho dovuto rispondere alla sua domanda sul perché i medici prescrivano solo la chemio: in virtù della mia risposta precedente, perché scientificamente è quella che dà i benefici migliori ai pazienti.

Lei ha fatto bene a riportare gli esiti che suo marito ha avuto dall'alimentazione e dallo sport.
Lo sport in primo luogo ha notevoli effetti sull'apparato cardiocircolatorio e respiratorio:
- sull'apparato cardiovascolare migliora l'efficienza del cuore e la circolazione sanguigna, favorisce la circolazione periferica e il ritorno di sangue al cuore. E' per questo motivo che, insieme a una alimentazione sana, suo marito ha avuto benefici sulla pressione arteriosa.
- sull'apparato respiratorio lo sport migliora la dinamica respiratoria e l'ossigenazione del sangue, favorendo l'ingresso di ossigeno nel sangue e il nutrimento degli organi periferici.
- la corretta alimentazione favorisce lo stato di salute globale, con l'introduzione di anti-ossidanti e vitamine. Soprattutto la dieta mediterranea, ricca di fibre e minerali.
Inoltre lo sport porta alla liberazione di molecole benefiche come serotonina ed endorfine, che spesso hanno anche un ruolo sulla percezione del dolore. Tutto questo è scientificamente provato.

Sono tutti elementi che la medicina conosce. E' fuori da ogni dubbio che una corretta alimentazione e attività fisica vadano consigliati a un paziente fragile.
Tuttavia è giusto sottolineare, come nel mio discorso precedente, che sono tutti elementi che vanno associati e dunque in aggiunzione alle terapie mediche, e non vanno a sostituirle.

Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.

Un cordiale saluto.
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Utente
Utente
La ringrazio della sua risposta e della sua gentilezza.
Buona serata.
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