Un vostro parere sull'efficacia
Buonasera,
mia mamma di anni 72 veniva ricoverata il 21 febbraio con riscontro di una neoformazione cefalo pancreatica determinante ittero ostruttivo e sub occlusione duodenale.la lesione appariva resecabile ed in data 13 marzo si procedeva a laparotomia esplorativa;all'intervento, tuttavia,si rendevano evidenti nodulazioni peritoneali che l'esame istologico identificava come carcinosi peritoneale.si abortiva quindi la procedura radicale per procedere a doppio bypass su ansa Roux (biliodigestivo e gastro-enterico).
Premesso che i medici ci hanno chiaramente detto che la speranza di vita e' quantificabile in mesi, volevo un vostro parere sull'efficacia e sull'utilita' della chemioterapia in questo specifico caso,
distinti saluti.
mia mamma di anni 72 veniva ricoverata il 21 febbraio con riscontro di una neoformazione cefalo pancreatica determinante ittero ostruttivo e sub occlusione duodenale.la lesione appariva resecabile ed in data 13 marzo si procedeva a laparotomia esplorativa;all'intervento, tuttavia,si rendevano evidenti nodulazioni peritoneali che l'esame istologico identificava come carcinosi peritoneale.si abortiva quindi la procedura radicale per procedere a doppio bypass su ansa Roux (biliodigestivo e gastro-enterico).
Premesso che i medici ci hanno chiaramente detto che la speranza di vita e' quantificabile in mesi, volevo un vostro parere sull'efficacia e sull'utilita' della chemioterapia in questo specifico caso,
distinti saluti.
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Mi dispiace dire chiaramente queste cose, tuttavia la verità è che la chemioterapia, in un caso così, può solo aumentare un poco il numero di quei mesi che le hanno indicato.
Purtroppo non si può neanche sapere a priori se questo minimo risultato sia ottenibile, giacchè molti casi evolvono anche in corso di chemioterapia.
Il trattamento chemioterapico (in genere la gemcitabina) spesso è ben tollerato e quindi, nella maggior parte dei casi, si prova ad effettuare il trattamento nella speranza di ottenere qualcosa.
Cordiali Saluti
Purtroppo non si può neanche sapere a priori se questo minimo risultato sia ottenibile, giacchè molti casi evolvono anche in corso di chemioterapia.
Il trattamento chemioterapico (in genere la gemcitabina) spesso è ben tollerato e quindi, nella maggior parte dei casi, si prova ad effettuare il trattamento nella speranza di ottenere qualcosa.
Cordiali Saluti
Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.8k visite dal 26/03/2009.
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