Eternit in cisterna dell'acqua
Buongiorno,
vorrei ricevere il vs parere in merito ad un dubbio insorto recentemente sia a me che a mio marito.
Abitiamo in un condominio dove le cisterne dell'acqua sono in eternit, dopo la nascita della ns bimba abbiamo deciso di sostituire almeno la nostra dal momento che gli altri condomini non sono minimamente intenzionati allo smaltimento e sostituzione.
Ho letto che l'OMS ritiene che non vi sia alcun rischio documentato per l'eventuale ingestione di fibre di amianto ma l'ipotesi che vi sottopongo è diversa. Utilizzo abitualmente acqua del rubinetto per stirare nonchè un ferro a supervapore (nella stanza dove stiro si forma così tanto vapore che si appannano i vetri per rendere l'idea). Ora ci siamo chiesti se ciò non possa costituire un pericolo (inalazione di acqua vaporizzata ... e del suo contenuto??...).
Questo dubbio ci sta togliendo la serenità... attendiamo con ansia la vs cortese risposta...
Grazie infinite!
vorrei ricevere il vs parere in merito ad un dubbio insorto recentemente sia a me che a mio marito.
Abitiamo in un condominio dove le cisterne dell'acqua sono in eternit, dopo la nascita della ns bimba abbiamo deciso di sostituire almeno la nostra dal momento che gli altri condomini non sono minimamente intenzionati allo smaltimento e sostituzione.
Ho letto che l'OMS ritiene che non vi sia alcun rischio documentato per l'eventuale ingestione di fibre di amianto ma l'ipotesi che vi sottopongo è diversa. Utilizzo abitualmente acqua del rubinetto per stirare nonchè un ferro a supervapore (nella stanza dove stiro si forma così tanto vapore che si appannano i vetri per rendere l'idea). Ora ci siamo chiesti se ciò non possa costituire un pericolo (inalazione di acqua vaporizzata ... e del suo contenuto??...).
Questo dubbio ci sta togliendo la serenità... attendiamo con ansia la vs cortese risposta...
Grazie infinite!
[#1]
Gentile utente,
Aspetti ad angosciarsi perchè può darsi che non ce ne siano ragioni per esserlo.
Si può dire che più o meno tutti siamo stati esposti ad alcune fibre di amianto, corrispondenti ad un rischio assai basso.
Purtroppo l’amianto è stato utilizzato diffusamente nel passato per le sue proprietà tecnologiche e per la sua economicità in particolare:
-negli edifici per le coperture in cui l’amianto è inglobato nel cemento per formare il cemento-amianto (comunemente detto "Eternit")
- come materiale spruzzato per il rivestimento di strutture metalliche
- nei freni e nelle guarnizioni
- in alcuni elettrodomestici, nelle prese e guanti da forno, teli da stiro
- per rivestire treni, navi e autobus con materiale isolante
- nell’industria come materia prima per molti manufatti e oggetti e come isolante termico negli impianti ad alta e bassa temperatura
-nelle prese e guanti da forno,in alcuni elettrodomestici, teli da stiro, ecc;
In questi casi si parla di basso rischio.
Le persone a rischio più alto sono quelle che sono state esposte all’amianto per motivi di lavoro e/o che hanno vissuto in vicinanza di aziende che hanno contaminato DIFFONDENDO NELL'AMBIENTE generale le loro scorie.
Ovviamente quindi i materiali di amianto ad alto rischio sono quelli più friabili in quanto possono rilasciare fibre piccolissime se sottoposti a vibrazioni, correnti d’aria, INFILTRAZIONI D'ACQUA, e/o se danneggiati nel corso di interventi di manutenzione .
L’inalazione di queste fibre piccolissime da parte dell’uomo è responsabile di patologie gravi ed irreversibili prevalentemente dell'apparato respiratorio ( TUMORI POLMONARI, MESOTELIOMI, asbestosi).
L’amianto compatto invece per sua natura non tende a liberare fibre (il pericolo sussiste solo se viene segato, abraso o deteriorato).
Ritengo sia nel Suo pieno diritto verificare o fare verificare (all'ASL?) se esistono le condizioni che Le ho descritto, nella situazione che ci ha esposto .
Per valutazioni (ed anche eventuali campionamenti) del rischio dell’amianto i privati possono rivolgersi:
- a laboratori specializzati e nel Suo caso ovviamente occorre il consenso ed il contributo del proprietario del palazzo
- all'Asl competente per territorio
e/o alle Sezioni Provinciali dell'ARPA competenti per territorio.
Aspetti ad angosciarsi perchè può darsi che non ce ne siano ragioni per esserlo.
Si può dire che più o meno tutti siamo stati esposti ad alcune fibre di amianto, corrispondenti ad un rischio assai basso.
Purtroppo l’amianto è stato utilizzato diffusamente nel passato per le sue proprietà tecnologiche e per la sua economicità in particolare:
-negli edifici per le coperture in cui l’amianto è inglobato nel cemento per formare il cemento-amianto (comunemente detto "Eternit")
- come materiale spruzzato per il rivestimento di strutture metalliche
- nei freni e nelle guarnizioni
- in alcuni elettrodomestici, nelle prese e guanti da forno, teli da stiro
- per rivestire treni, navi e autobus con materiale isolante
- nell’industria come materia prima per molti manufatti e oggetti e come isolante termico negli impianti ad alta e bassa temperatura
-nelle prese e guanti da forno,in alcuni elettrodomestici, teli da stiro, ecc;
In questi casi si parla di basso rischio.
Le persone a rischio più alto sono quelle che sono state esposte all’amianto per motivi di lavoro e/o che hanno vissuto in vicinanza di aziende che hanno contaminato DIFFONDENDO NELL'AMBIENTE generale le loro scorie.
Ovviamente quindi i materiali di amianto ad alto rischio sono quelli più friabili in quanto possono rilasciare fibre piccolissime se sottoposti a vibrazioni, correnti d’aria, INFILTRAZIONI D'ACQUA, e/o se danneggiati nel corso di interventi di manutenzione .
L’inalazione di queste fibre piccolissime da parte dell’uomo è responsabile di patologie gravi ed irreversibili prevalentemente dell'apparato respiratorio ( TUMORI POLMONARI, MESOTELIOMI, asbestosi).
L’amianto compatto invece per sua natura non tende a liberare fibre (il pericolo sussiste solo se viene segato, abraso o deteriorato).
Ritengo sia nel Suo pieno diritto verificare o fare verificare (all'ASL?) se esistono le condizioni che Le ho descritto, nella situazione che ci ha esposto .
Per valutazioni (ed anche eventuali campionamenti) del rischio dell’amianto i privati possono rivolgersi:
- a laboratori specializzati e nel Suo caso ovviamente occorre il consenso ed il contributo del proprietario del palazzo
- all'Asl competente per territorio
e/o alle Sezioni Provinciali dell'ARPA competenti per territorio.
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 40.9k visite dal 22/03/2009.
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