Età ed avanzamento del tumore

Cari dottori, siete sempre molto gentili a fugare i nostri dubbi. La domanda che volevo porvi è a carattere generale.E' possibile affermare che esista una correlazione tra età ed avanzamento del tumore? Ad esempio, in un cancro mammario metastatico la malattia avanza più velocemente in un organismo più giovane rispetto a chi ha superato i 50? E poi, una metastasi che ha come cancro originario un G4 ad esempio, è più aggressiva di una metastasi data da tumori di aggressività minore? Vi ringrazio anticipatamente.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
Cosa vuol dire "cancro originario G4" ?

Sulla correlazione con l'età le allego

https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/66-e-meno-aggressivo-il-carcinoma-nell-eta-senile.html

non conta l'età, ma contano le caratteristiche biologiche della malattia.

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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Attivo dal 2009 al 2019
Ex utente
Caro dottore, la ringrazio per aver risposto. Per cancro mammario g4 intedevo il grado di aggressività del tumore o grado di differenzazione cellulare della neoplasia (G) che va da 1 a 4. Quello che chiedevo è se, ad esempio, un cancro duttale infiltrante g3 dia metastasi diverse e meno aggressive rispetto ad un cancro duttale infilitrante g4. Sperando di essermi epresso meglio La ringrazio per la precedente risposta.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
rispondo al "suo G3" .

G è solo una delle tante caratteristiche o parametri biologici della neoplasia, ma segue in importanza alla dimensione del tumore ed all'interessamento linfonodale ascellare.

La loro conoscenza consente di programmare una eventuale terapia complementare adiuvante. .

In generale Le caratteristiche istopatologiche del tumore primitivo della mammella , il GRADING nucleare e cellulare, forniscono ulteriori informazioni per l'identificazione delle pazienti che necessitano di terapie adiuvanti.
I carcinomi della mammella ben differenziati (G1) si comportano, a parità di condizioni, in modo meno aggressivo di quelli meno differenziati (G2, G3).

Un elevato grading istologico indica una responsività alla chemioterapia adiuvante .
E' stato infatti osservato che quest'ultima produce un miglioramento della prognosi maggiore nei pazienti con linfonodi positivi e linfonodi negativi con tumore scarsamente differenziato, che tra le pazienti con tumore ben differenziato.
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Attivo dal 2009 al 2019
Ex utente
Gentilissimo dottore, La mia domanda iniziale voleva essere a carattere generale, ma dalle risposte successive ho capito che c’è la necessità di entrare nello specifico, per avere una risposta più corretta.

Mia madre ora 55enne è stata operata di carcinoma mammario di diametro massimo 2 cm, duttale infiltrante G3 nel gennaio del 2006. 3 dei 34 linfonodi isolati erano sede di metastasi. Il parenchima dei restanti quadranti e il capezzolo erano liberi da neoplasia. I fattori prognostici: Ki67: 5%; ER:5% ; PR: 0%. Herpceptes: score 0. Her2/neu : negativo.
Stadiazione T1 N1 M0 G3. Ha eseguito 3 cicli di neoadiuvante prima dell’intervento. Ha subito una mastectomia radicale mammella sinistra e successivamente 4 cicli di adiuvante CMF. A gennaio di quest’anno la scintigrafia ossea ha evidenziato metastasi a livello di cranio, bacino, costole e vertebre. Ulteriori tac hanno evidenziato metastasi epatiche mentre tutti gli altri referti che interessano gli altri organi hanno evidenziato che non vi sono lesioni.
In seguito a queste nuove scoperte le è stata prescritta terapia di Avastin + Taxolo e aggiunta di Zometa ogni 4 sedute. Siccome le metastasi derivano comunque da un cancro originario di alto grado mi chiedevo quante possibilità ci potessero essere per tenerle a bada.
Inoltre, guardando il libretto terapeutico ho notato che l’attuale stadiazione è così esposta
T2 N1 M0 come mai M che rappresenta le metastasi a distanza è accompagnata dallo 0? C’è un errore?
Un'altra cosa che le volevo chiedere è se può spiegarmi questi valori dei recettori
Ki 67: 5% ER:5% PgR: 0 HTScore: 0 . Her2/neu negativo. Anche da questi valori è possibile determinare la situazione generale o hanno un peso minore nella diagnosi? Grazie mille e mi scusi per l’ulteriore disturbo.
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.6k 1.2k
M0 evidentemente si riferisce alla stadiazione al momento della scoperta della malattia.

Che infatti vanno così definite quindi
MX metastasi a distanza non accertabili
M0 metastasi a distanza assenti
M1 metastasi a distanza presenti

Quindi non si tratta di un errore

Il Valore del Ki 67 basso va interpretato come favorevole
Il valore dei recettori così basso come sfavorevole
Her2 negativo come favorevole

N + 3/34 come fattore sfavorevole ma se < 3 come nel suo caso a migliore prognosi rispetto ai casi N+> di 4.

Sulla prognosi e terapia medica sarebbe opportuno che ripostasse sulla discussione aperta precedentemente se no non riusciamo più a seguirla a causa della sovrapposizione.
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