Carcinoma embrionale

egregi dottori,
sono un ragazzo di 22 anni affetto da sordità neurosensoriale grave e portatore di protesi acustiche retroauricolari, sono statto operato di orchifunicolectomia testicolo sx in data 26/01/09.
esame istologico: carcinoma embrionale; al taglio diffuse aree necrotico-emorragiche con focali aree biancastre periferiche. capsula e funicolo integri;non rilevata embolizzazione vascolare.
TAC e PET fatte rispettivamente il 30/01 e il 05/02 post intervento sono risultate negative.
I markers tumorali: prima interv dopo interv(27/02) valori riferi
B-HCG 7,39 0 0-30
CEA 1,31 1,66 1.1-3.4
Alfa-1fetoproteine 18,70 1,20 0-5

Consigliate tre opzioni: 1.Follow up stretto; 2.chemioterapia; 3.linfoadectomia
I pareri degli oncologi sono discordanti nel senso che:
il primo oncologo consiglia due cicli di chemio che potrebbero anche non servire data la situazione al primo stadio clinico, ma si fanno per prevenzione.
Il secondo oncologo consiglia stretto follow up essendo la linfoadectomia retroperitoneale un intervento molto delicato considerata anche,secondo lui,molto bassa la percentuale di recidive;sconsiglia la chemioterapia.
Il parere del terzo oncologo è discordante in quanto o mi sottopongo ad uno stretto follow up o mi sottopongo alla linfoadectomia che sarebbe l'intervento quasi risolutivo alla luce di questo quadro istologico.Anche se la chemioterapia potrebbe portare seri problemi al mio udito, lui la sconsiglia indipendentemente da ciò.
Vorrei sapere, nel mio caso, se la chemioterapia è efficace nel prevenire le recidive, oppure, come dice il terzo oncologo, la cosa giusta da fare è la linfoadectomia se non voglio optare per il follow up.
Nel caso dovessi optare per la linfoadectomia sono venuto a conoscenza che può essere effettuata in laparotomia o in laparoscopia; tenendo conto degli effetti collaterali di questo intervento, quale tipo mi consigliate e nel caso della laparoscopia quali sono i centri specializzati dove si effettua questo tipo di intervento?
In attesa di una vostra risposta vi ringrazio e vi saluto.
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Dr. Vito Barbieri Oncologo 1.6k 57
Allo stato attuale delle conoscenze non ci sono evidenze per considerare una delle opzioni superiore alle altre. Se vuole scegliere tra chemioterapia o intervento le conviene ragionare molto individualmente su quale dei possibili rischi ritiene di poter accettare di più o di meno.
L'opzione meno attiva, cioè il follow-up stretto, espone ad una maggiore probabilità di recidiva, tuttavia viene proposta per l'alta chemiosensibilità di questa malattia anche in caso di recidiva. Per cui, se accettasse questa opzione, deve considerare l'importanza di diagnosticare quanto prima la recidiva eventuale e quindi la necessità di eseguire più spesso visite, esami di laboratorio e radiologici (per esempio la TC ogni tre mesi anzichè sei nel primo anno, ogni 4 mesi anzichè 6-12 nel secondo anno, ecc...).
Se volesse fare l'intervento, può considerare, visto che lo chiede, centri dove esiste una chirurgia oncologica o una urologia oncologica.

Cordiali Saluti

Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro

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