Neoplasia polmonare bilaterale
Buonasera Dottori, a mia madre di 50 anni fumatrice è stata improvisamente diagnostica una neoplasia polmonare bilaterale a grandi cellule con metastasi cerebrali. Lunedi iniziera' un primo ciclo di radioterapia alle metastasi per ridurle o distruggerle ma i medici da cui è seguita mi dicono che per i polmoni non si può fare nulla anche se le metastasi sparissero.. e' vero? esistono coure sperimentali o interventi chirurgici se ci fosse una risposta positivi a livello cerebrale? preciso che mia madre è completamente asintomatica
Disitnti saluti
Disitnti saluti
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Gentile Utente,
una neoplasia polmonare bilaterale con metastasi cerebrali è di per se inoperabile. Assai difficilmente può tornare ad operabilità proprio per l'ampia diffusione. Si deve eseguire (come correttamente suggerito) un trattamento radioterapico whole brain sull'encefalo e per la malattia nelle restanti sedi corporee un idoneo trattamento chemioterapico. Data la giovane età direi che si può calcare la mano impiegando dosaggi pieni di chemioterapia (qualora non vi fosse però sofferenza di altri organi per altra patologia). Inoltre si può effettuare un dosaggio della CgA plasmatica per verificare se vi sia componente neuroendocrina nella neoplasia (od ancor meglio un esame radiologico denominato octreoscan). Se vi fosse positività, si può abbinare l'octreotide (vedi sito www.ipertermiaroma.it) alla chemioterapia che verrà scelta. Nelle neoplasie polmonari uno dei farmaci cardine della terapia è a tutt'oggi il cisplatino da abbinare ad un secondo farmaco (ad ex. un taxano). Altra terpia da abbinare come coadiuvante può essere l'ipertermia capacitiva (puoi ottenere informazioni in merito sempre sul sito www.ipertermiaroma.it). I pazienti che si presentano asintomatici poi in genere sono quelli che rispondono meglio alle terapie ed hanno un decorso più favorevole.
Sempre a disposizione,
cari saluti
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
una neoplasia polmonare bilaterale con metastasi cerebrali è di per se inoperabile. Assai difficilmente può tornare ad operabilità proprio per l'ampia diffusione. Si deve eseguire (come correttamente suggerito) un trattamento radioterapico whole brain sull'encefalo e per la malattia nelle restanti sedi corporee un idoneo trattamento chemioterapico. Data la giovane età direi che si può calcare la mano impiegando dosaggi pieni di chemioterapia (qualora non vi fosse però sofferenza di altri organi per altra patologia). Inoltre si può effettuare un dosaggio della CgA plasmatica per verificare se vi sia componente neuroendocrina nella neoplasia (od ancor meglio un esame radiologico denominato octreoscan). Se vi fosse positività, si può abbinare l'octreotide (vedi sito www.ipertermiaroma.it) alla chemioterapia che verrà scelta. Nelle neoplasie polmonari uno dei farmaci cardine della terapia è a tutt'oggi il cisplatino da abbinare ad un secondo farmaco (ad ex. un taxano). Altra terpia da abbinare come coadiuvante può essere l'ipertermia capacitiva (puoi ottenere informazioni in merito sempre sul sito www.ipertermiaroma.it). I pazienti che si presentano asintomatici poi in genere sono quelli che rispondono meglio alle terapie ed hanno un decorso più favorevole.
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Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
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