Familiarità ed ereditarietà tumore
Salve, ho 25 anni e vi scrivo perché sono diventata ipocondriaca da quando ho perso mia madre. Dalla parte materna ho perso mio zio per un tumore inguinale, una pro cugina per un tumore al seno e mia madre per tumore allo stomaco, tutti con un età media di 42 anni o poco più. Mi fa rabbia pensare che mia madre 6 mesi prima di scoprire la malattia che l'ha portata via nell'arco di 2 mesi, aveva effettuato analisi del sangue per prevenzione tumore ed erano risultati fortunatamente negativi.. . eppure. Ora vivo con la preoccupazione di potermi ammalare. Secondo voi c'è un importante ereditarietà?
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Gentile signora, La giovane età dei suoi familiari morti in giovane età giustamente la deve preoccupare. Consideri che nella attuale società moderna esistono aree metropolitane e industriali in cui abitare aumenta il rischio di cancro rispetto a aree agricole non soggette a colture o allevamenti intensivi. Detto questo valuti il suo stile di vita, la sua alimentazione, l'attività fisica e mentale, dopo di che analizzi gli eventuali inquinatori ambientali che la circondano. Faccia una mappa della sua situazione e capirà quale è il suo destino. Può fare anche i test genetici, molti laboratori li propongono ma è improbabile che trovino quello che svilupperà un tumore. Gli oncogeni stanno ben nascosti. Più sicuri sono i test epigenetici, ma sul mercato molti laboratori spacciano test di qualità mediocre ad alto prezzo. La prevenzione primaria non è un argomento facile. Cordiali saluti
Prof. Mirco Bindi, www.mircobindi.com
specialista in Oncologia, Radioterapia, Patologia generale
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Utente
Buonasera, scusami quindi secondo lei il rischio è abbastanza alto o devo controllare solo il mio stile di vita? Sono pensieri che non vanno più via e mi impauriscono tremendamente. Avevo letto che si tratta di familiarità quando c'è la stessa tipologia di tumore per almeno 2 o 3 parenti di primo grado
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Gentile signora, L'entità della gravità è valutabile mettendo insieme tutti gli aspetti che le ho accennato. Dato che Lei ha una giovane età di 25 anni non credo corra rischi nel breve-medio periodo. Questo le permette di approfondire la conoscenza su questo argomento. Mi sembra che lei sia più impaurita che informata dei fatti. Sull'argomento della prevenzione ho scritto due libri, ma certamente troverà altri autori illustri come il dott. Berrino di Milano o l'americano Campbell che in modo professionale e scientifico hanno inquadrato da anni la tematica del cancro. Legga, studi e applichi le loro idee e non avrà problemi nel lungo periodo.cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.3k visite dal 27/07/2019.
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