Marcatore cea
buongiorno, scrivo per chiedere il seguente parere: mia suocera è stata operata di carcinoma duttale invasivo alla mammella sx nel 2003. Ha sempre seguito costantemente i controlli ogni 6 mesi, ripetendo le analisi di volta in volta richieste. Nell'ultimo controllo del Gennaio 2009, il marcatore CEA (range 0-3) era a 5.45, abbiamo ripetuto le analisi dopo venti giorni ed era arrivato a 6.35. L'oncologa che la segue le ha fatto ripetere vari esami: tac total body, che non ha evidenziato lesioni se non un fibroma in sede uterina, diagnosi confermata da successiva eco transvaginale, mammografua bilaterale che ha evidenziato delle calcificazioni nella mammella sx (presenti anche in precedenti controlli, esaminate ogni volta con mammotome e sempre negative)e in aggiunta a queste, per la prima volta, è stato evidenziato un cluster di circa 100mm di microcalcificazioni anche nella mammella dx. il senologo però che ha visto il cd del referto ci dice che per oira l'area è troppo piccola per essere sottoposta a mammotome, e quindi a breve dovremo fare un RMN con contrasto alle mammelle per evidenziare eventuali vascolarizzazioni anomale nella zona. Questo, per il senologo, al fine di avere un'arera più chiara e più grande dove effettuare il prelievo con il mammotome.
se il mammotome fosse negativo dovremmo ripetere la mammografia fra sei mesi, per vedere eventuali formazioni più delineate.
In attesa della rmn, prevista per il 16 p.v., abbiamo ripetuto le analisi, il cea ieri era a 8.75.
Siccome l'ecografo che le ha fatto l'ultimo esame ci ha detto che il cea è un marcatore per lo più intestinale, abbiamo fatto, oggi, l'esame del sangue occulto nelle feci, il cui risultato dovrebbe arrivare tra un paio di giorni.
Tanto per completezza, aggiungo che la siugnoravda circa un anno soffre anche di tiroide e prende 3 pasticche al di di tapazole.
Adesso il medico che la segue per quest'altro problema, pare però orientato a sospendere il farmaco e sostituirlo con la tiroxina, a caussa dell'inversione dell'esame TSH che è passato, in circa sei mesi di cura con dosaggi vari del farmaco, da <0.006 a 9.45 (range 0.27 - 4.12).
In merito quindi volevo chiedere coretesemente quale poteva essere il problema che causa questa progressiva ascesa del cea (il ca15.3 è fermo a 19.4 con un range tra 0 e 28) e se c'è qualche altro esame che potremmo fare per avere un quadro più chiaro senza attendere gli eventuali ulteriori sei mesi per un'altra mammografia.
Certo di una vostra cortese risposta, saluto cordialmente
se il mammotome fosse negativo dovremmo ripetere la mammografia fra sei mesi, per vedere eventuali formazioni più delineate.
In attesa della rmn, prevista per il 16 p.v., abbiamo ripetuto le analisi, il cea ieri era a 8.75.
Siccome l'ecografo che le ha fatto l'ultimo esame ci ha detto che il cea è un marcatore per lo più intestinale, abbiamo fatto, oggi, l'esame del sangue occulto nelle feci, il cui risultato dovrebbe arrivare tra un paio di giorni.
Tanto per completezza, aggiungo che la siugnoravda circa un anno soffre anche di tiroide e prende 3 pasticche al di di tapazole.
Adesso il medico che la segue per quest'altro problema, pare però orientato a sospendere il farmaco e sostituirlo con la tiroxina, a caussa dell'inversione dell'esame TSH che è passato, in circa sei mesi di cura con dosaggi vari del farmaco, da <0.006 a 9.45 (range 0.27 - 4.12).
In merito quindi volevo chiedere coretesemente quale poteva essere il problema che causa questa progressiva ascesa del cea (il ca15.3 è fermo a 19.4 con un range tra 0 e 28) e se c'è qualche altro esame che potremmo fare per avere un quadro più chiaro senza attendere gli eventuali ulteriori sei mesi per un'altra mammografia.
Certo di una vostra cortese risposta, saluto cordialmente
[#1]
TENGA CONTO CHE IL CEA, PADRE DEI MARCATORI è IL PIù ASPECIFICO DI TUTTI; PUò ANCHE TROVARSI ALTO NEI BRONCHITI CRONICI FORTI FUMATORI.
PERTANTO PROSEGUIREI L'ITER DIAGNOSTICO INTRAPRESO, SENZA MOLTE ANSIE.
IN ASSENZA DI RISCONTRO CLINICO MONITORIZZI IL GIUSTO MANTENENDO I TEMPI DEI FOLLOW-UP NORMALI PER LE PATOLOGIE ONCOLOGICHE.
PERTANTO PROSEGUIREI L'ITER DIAGNOSTICO INTRAPRESO, SENZA MOLTE ANSIE.
IN ASSENZA DI RISCONTRO CLINICO MONITORIZZI IL GIUSTO MANTENENDO I TEMPI DEI FOLLOW-UP NORMALI PER LE PATOLOGIE ONCOLOGICHE.
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
[#2]
Utente
la ringrazio per la risposta, in attesa di ulteriori informazioni da comunicarle, le rendo noto il risultato dell'esame relativo alla prsenza di sangue occulto nelle feci, che è stato negativo.
Ora siamo in attesa della RMN, dalla quale secondo il senologo si potrebbbe evidenziare qualcosa di più chiaro, se c'è.
Saluti
Ora siamo in attesa della RMN, dalla quale secondo il senologo si potrebbbe evidenziare qualcosa di più chiaro, se c'è.
Saluti
[#4]
Sui marcatori tumorali le allego
https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/75-i-marcatori-tumorali-tumor-markers.html
in accordo con il collega che mi ha preceduto
https://www.medicitalia.it/minforma/oncologia-medica/75-i-marcatori-tumorali-tumor-markers.html
in accordo con il collega che mi ha preceduto
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#5]
Utente
gent.mi dottori
abbiamo da poco ripreso i risultati della rmn con mdc.
Il referto riferisce la presenza delle solite microcalcificazioni nel seno sx e invita all'effettuazione del mammotome.
il senologo, però, non ritiene di doverlo fare perchè nel seno sx l'esame è stato fatto già altre volte sempre con esito negativo e quindi lui ritiene che anche stavolta non potrebbe esserci un risultato diverso. Per il seno dx, invece la situazione è ancora paradossale. Per il senologo l'area è ancora poco svuliuppata per essere trattata ed analizzata, dato che anche la rmn non è riuscuita ad idenbtificarla con chiarezza. Quindi lui ha ritenuto di non dover effettuare alcun tipo di terapia. Le analisi vengono ripetute coistantemente ma il CEA risulta sempre alterato, ad oggi è a 9.00.
Il senologo e l'oncologo non hanno saputo dare una spiegazione del perchè di questa alterazione del marcatore, pur ritenendo l'alterazione indicatore di un qualche problema!
A questo punto mi pregio di chiedere ancora una volta una vostra opinione, anche in merito alla possibilità di sentire il parere di altri medici.
Nel ringraziarvi per l'attenzione che avete dimostrato fin'ora ed in attesa di vostro cortese riscontro, vi saluto distintamente
abbiamo da poco ripreso i risultati della rmn con mdc.
Il referto riferisce la presenza delle solite microcalcificazioni nel seno sx e invita all'effettuazione del mammotome.
il senologo, però, non ritiene di doverlo fare perchè nel seno sx l'esame è stato fatto già altre volte sempre con esito negativo e quindi lui ritiene che anche stavolta non potrebbe esserci un risultato diverso. Per il seno dx, invece la situazione è ancora paradossale. Per il senologo l'area è ancora poco svuliuppata per essere trattata ed analizzata, dato che anche la rmn non è riuscuita ad idenbtificarla con chiarezza. Quindi lui ha ritenuto di non dover effettuare alcun tipo di terapia. Le analisi vengono ripetute coistantemente ma il CEA risulta sempre alterato, ad oggi è a 9.00.
Il senologo e l'oncologo non hanno saputo dare una spiegazione del perchè di questa alterazione del marcatore, pur ritenendo l'alterazione indicatore di un qualche problema!
A questo punto mi pregio di chiedere ancora una volta una vostra opinione, anche in merito alla possibilità di sentire il parere di altri medici.
Nel ringraziarvi per l'attenzione che avete dimostrato fin'ora ed in attesa di vostro cortese riscontro, vi saluto distintamente
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 22.8k visite dal 12/02/2009.
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