Noduli albero in fiore

Buonasera, scrivo per mia mamma.
In una tac con mdc di controllo il referto ha evidenziato un raggruppamrnto di micronoduli polmonari ad albero in fiore, tra cui il più grande è di 7 mm e a maggiore densitá. Il referto è incerto sulla natura di dette formazioni ma - data la storia pregressa di mamma- né consiglia il monitoraggio a stretto giro. I linfonodi del mediastino non sono interessati.
Mamma ha avuto negli ultimi 12 anni , ben 3 tumori al rene ed infatti oggi ha solo mezzo rene. L ultima operazione a cui si è sottoposta risale a febbraio 2018.
Lo pneumologo le ha dato una cura antibiotica per appurarne , per esclusione, la natura infiammatoria.
La mia paura è che lei, al momento della tac non era influenzata (né adesso lo è). È pur vero che 3/4 settimane prima aveva avuto una forte influenza.
Vorrei sapere cosa pensate di questo quadro e se sia possibile che una infiammazione di 4 sett prima possa essere visibile in una tac successiva. Ovviamente noi siamo terrorizzati e il fatto che non abbiamo notizie sulla natura di questi noduli non ci Fa dormire la notte e 3 mesi - questo è il periodo di tempo che l oncologo ci ha detto di attendere prima di rifare la tac- sono lunghissimi....
Grazie per le risposte,davvero
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Gentile Utente,

buonasera. Concordo con la prescrizione del Collega pneumologo.

Una infezione batterica polmonare ed un quadro infiammatorio (anche di qualche settimana precedente) potrebbe dare quel referto TC.

Certamente l'anamnesi oncologica impone comunque prudenza e scrupolo.

Personalmente anticiperei il controllo TC a due mesi che a mio avviso sono un tempo sufficiente per valutare variazioni.

Cari saluti

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

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Utente
Utente
Gen.le dottore, la ringrazio per la celere risposta. Il fatto che il nodulo piu grande sia di maggiore densitá che significato ha rispetto alla definizione della natura?
L oncologo che la segue per il rene ci ha dato questa lunga tempistica, prima di ripetere la tac con mdc, per via della sua tossicità e del filtrato che non è dei migliori. In effetti ci chiedevamo se non esistessero altri esame da fare per accorciare i tempi di attesa...
Grazie ancora se vorrà rispondermi
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Gentile Utente,

il vero tema è la dimensione esigua dei noduli che non consente una adeguata interpretazione. La densità in questo caso ha una valenza relativa per interpretazione di natura. Capisco la problematica renale ma con adeguata assistenza nefrologica ed idratazione post esame due o tre mesi non fanno differenza di tossicità. La TC esame più idoneo anche perché il confronto deve essere eseguito tra metodiche omogenee.

Cari saluti e resto a disposizione
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Utente
Utente
grazie ancora, dottore. Le auguro una buona serata
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Di nulla, si figuri. Un caro saluto ed una buona serata
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Utente
Utente
Buongiorno, dopo un ciclo di terapia antibiotica l'oncologo ha fatto ripetere la Tac a mia madre, anche se senza mezzo di contrasto per evitare un appesantimento del rene.
il referto, redatto da un medico diverso, dice come segue: "Rispetto al precedente sono invariati tre micronoduli in sede anterolaterale al LID di dimensioni massime circa
5mm, (2-65) e meritevoli di follow-up in considerazione dell'anamnesi".
Il precedente - di gennaio 2019 - diceva: "a destra, tra segmento laterale del LM e LI, si rileva un raggruppamento di micronoduli con disposizione ad albero in fiore nel cui contesto di rileva un micronodulo di dimensioni maggiori (7 mm) e di piu elevata densità".
Le chiedo: perchè la diversa grandezza (5-7-mm) non sembra essere proprio presa in considerazione dal secondo referto? forse incide il fatto che la seconda tac, a differenza, della prima è fatta senza mezzo di contrasto?
Il fatto che la situazione non sembra peggiorare cosa sta a significare? potrebbe escludere l'ipotesi tumorale oppure potrebbe significare solo una crescita lenta?
grazie per la gentile risposta
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Gentile Utente,

buongiorno. Si, la esigua differenza verosimilmente è legata alla presenza o meno del contrasto.

La stabilità fa propendere per un qualcosa di benigno.

Certamente lo scrupolo impone un successivo controllo nel breve termine ma direi che si può pensare con ottimismo.

Cari saluti
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Utente
Utente
gentile dottore, preciso che tra i due esami è passato 1 mese e 20 gg.
Troppo poco tempo per riscontrare una eventuale crescita?

grazie davvero per la risposta veloce e gentile.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
In effetti meglio sarebbe stato attendere due mesi completi.

Suggerirei nuovo controllo ad ulteriori due mesi.

Di nulla, si figuri.

Un caro saluto ed una buona giornata