immunoterapia per melanoma e metastasi di melanoma
Buongiorno,
so che l'immunoterpia è una terpia innovativa che si integra con le terapie tradizionali e che stà fornendo risultati promettenti.
Quando viene applicata, in presenza di metastasi viene utilizzata? E' vero che se le metastasi sono anche all'encefalo, c'è la tendenza a non utilizzarla.
Quali sono le tempistiche con le quali tale terapia inizia ad agire?
Gli effetti collaterali sono considerevoli, come nel caso della chemioterpia?
grazie
giovanni
so che l'immunoterpia è una terpia innovativa che si integra con le terapie tradizionali e che stà fornendo risultati promettenti.
Quando viene applicata, in presenza di metastasi viene utilizzata? E' vero che se le metastasi sono anche all'encefalo, c'è la tendenza a non utilizzarla.
Quali sono le tempistiche con le quali tale terapia inizia ad agire?
Gli effetti collaterali sono considerevoli, come nel caso della chemioterpia?
grazie
giovanni
[#1]
Gentile Sig. Giovanni,
buonasera. Il trattamento in immunoterapia (in particolare con i farmaci nivolumab e pembrolizumab) è assai promettente in numerose tipologie neoplastiche.
Per alcune di esse l'efficacia è già acclarata ed i farmaci fanno parte della pratica clinica di routine. Per altre neoplasie gli studi proseguono alacremente.
Per quanto riguarda il melanoma in fase diffusiva (metastatica) il trattamento si impiega. Anche se vi è diffusione encefalica.
La diffusione metastatica encefalica merita in prima istanza inoltre una valutazione in radioterapia.
I moderni trattamenti in radioterapia (stereotassica e cyberknife) peraltro consentono dei trattamenti molto precisi con risparmio del tessuto circostante la lesione tumorale.
C'è anche da dire che numerosi studi clinici appaiono indicare una interessante sinergia sistemica tra radioterapia locale ed immunoterapia.
Gli effetti secondari potenziali sono quelli legati all'eccesso di stimolo immunitario. Vanno da una sindrome similinfluenzale a reazioni di tipo autoimmune.
In generale ben controllabili ed arginabili con i cortisonici.
La terapia inizia ad agire dopo almeno quattro somministrazioni. Si può assistere all'inizio del percorso terapeutico a quella che viene definita falsa progressione.
Si intende per "falsa progressione" un ingrandimento delle lesioni tumorali dovuto all'ingresso in numero considerevole dei linfociti all'interno della medesime; alla "falsa progressione" se presente deve far seguito una diminuzione della/delle lesione/i al controllo radiologico successivo.
Spero di essere stato utile
Cari saluti
buonasera. Il trattamento in immunoterapia (in particolare con i farmaci nivolumab e pembrolizumab) è assai promettente in numerose tipologie neoplastiche.
Per alcune di esse l'efficacia è già acclarata ed i farmaci fanno parte della pratica clinica di routine. Per altre neoplasie gli studi proseguono alacremente.
Per quanto riguarda il melanoma in fase diffusiva (metastatica) il trattamento si impiega. Anche se vi è diffusione encefalica.
La diffusione metastatica encefalica merita in prima istanza inoltre una valutazione in radioterapia.
I moderni trattamenti in radioterapia (stereotassica e cyberknife) peraltro consentono dei trattamenti molto precisi con risparmio del tessuto circostante la lesione tumorale.
C'è anche da dire che numerosi studi clinici appaiono indicare una interessante sinergia sistemica tra radioterapia locale ed immunoterapia.
Gli effetti secondari potenziali sono quelli legati all'eccesso di stimolo immunitario. Vanno da una sindrome similinfluenzale a reazioni di tipo autoimmune.
In generale ben controllabili ed arginabili con i cortisonici.
La terapia inizia ad agire dopo almeno quattro somministrazioni. Si può assistere all'inizio del percorso terapeutico a quella che viene definita falsa progressione.
Si intende per "falsa progressione" un ingrandimento delle lesioni tumorali dovuto all'ingresso in numero considerevole dei linfociti all'interno della medesime; alla "falsa progressione" se presente deve far seguito una diminuzione della/delle lesione/i al controllo radiologico successivo.
Spero di essere stato utile
Cari saluti
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Utente
Buongiorno, la ringrazio, è stato molto chiaro. Le chiedo però: cosa significano 4 somministrazioni? stiamo parlando di qualcosa che viene effettuato ogni giorno, settimana... mese?
Le volevo anche chiedere: l'immunoterapia viene applicata in ogni caso, oppure la metastasi deve essere identificata con assoluta certezza? Nel caso in questione (purtroppo non operabile) ci sono infatti ancora alcuni dubbi che si tratti di metastasi da melanoma. Ovvero volevo capire come si comporta la medicina: nel dubbio viene fatta?
Inoltre: se le condizioni del paziente decadessero nel periodo di "attesa" di ulteriori indagini, secondo lei l'immunoterapia rimane fattibile? E' una terapia che necessita di buona salute, oppure viene praticata anche a pazienti debilitati?
grazie di nuovo.
Le volevo anche chiedere: l'immunoterapia viene applicata in ogni caso, oppure la metastasi deve essere identificata con assoluta certezza? Nel caso in questione (purtroppo non operabile) ci sono infatti ancora alcuni dubbi che si tratti di metastasi da melanoma. Ovvero volevo capire come si comporta la medicina: nel dubbio viene fatta?
Inoltre: se le condizioni del paziente decadessero nel periodo di "attesa" di ulteriori indagini, secondo lei l'immunoterapia rimane fattibile? E' una terapia che necessita di buona salute, oppure viene praticata anche a pazienti debilitati?
grazie di nuovo.
[#3]
Gentile Sig. Giovanni,
il trattamento viene effettuato ogni due, ogni tre od ogni quattro settimane a seconda del farmaco e della schedula selezionata.
Sicuramente quindi non è trattamento quotidiano o settimanale.
Occorre che il Paziente abbia malattia accertata e ben documentata.
La condizione generale, come per tutte le terapie in oncologia, deve essere sufficientemente buona.
In particolare oltre la condizione generale occorre valutare gli esami ematochimici.
Resto a disposizione. Cari saluti
il trattamento viene effettuato ogni due, ogni tre od ogni quattro settimane a seconda del farmaco e della schedula selezionata.
Sicuramente quindi non è trattamento quotidiano o settimanale.
Occorre che il Paziente abbia malattia accertata e ben documentata.
La condizione generale, come per tutte le terapie in oncologia, deve essere sufficientemente buona.
In particolare oltre la condizione generale occorre valutare gli esami ematochimici.
Resto a disposizione. Cari saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6k visite dal 04/02/2019.
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Approfondimento su Melanoma
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