Esito Istologico dopo sigomidectomia
Il 28 dicembre mi sono sottoposta ad intervento al sigma dopo una risonanza che evidenziava un ispessimento nel sigma a 15 cm dalla rima anale, confermato adenocarcinoma in fase di colonscopia.
Stamattina ho ritirato L esito dell esame istologico che trascrivo di seguito:
Materiale inviato
A- sigma
B anello prossima suturatrice
C anello distale
Notizie cliniche:
Eteroplasia del giunto rettò-sigma, Emicolectomia sinistra bassa
Macroscopia
A) tratto di grosso intestino di cm 8 e tessuto adiposo periviscerale.
A cm 1,5 dal margine più vicino è presente lesione a crescita eso-endofitica estesa per 3cm
Preliev
1-3 lesione;
4-10 linfonodi
B) anello di viscere cavo incluso in toto Prelievi:1
C) anello di viscere cavo incluso in toto Prelievi:1
DIAGNOSI:
A) adenocarcinoma colico si tipo usuale, moderatamente differenziato (G2) ulcerato, infiltrante inizialmente la sottosierosa, con aree di necrosi intralesionali.
Non si evidenziano immagini certe per invasione vascolare neoplastica.
Metastasi di carcinoma ad estensione linfo-perilinfonodale in un linfonodo ( diametro massimo mm 2.5) su 16 linfonodi locoregionali complessivamente esaminati ( diametro massimo dei linfonodi variabile da mm 0,5 a mm 2,5)
B-C Parere colica indenne da lesioni neoplastiche.
Adenocarcinoma colico di tipo usuale, ulcerato, metastatico a 1 dei 16 linfonodi locoregionali esaminati.
pT3 N1a ( U.I.C.C. VIII Ed.), G2
Snomed
T-59300 M-81403
A giorni dovrei essere chiamata da un oncologo, cosa devo aspettarmi? Il tumore è ad uno stadio grave? Sono in pericolo di vita? E soprattutto quali cure dovrò fare? Immagino mi verrà proposta la chemioterapia ma con quali modalità? E per quanto tempo?
Ringrazio anticipatamente per la vostra risposta
Stamattina ho ritirato L esito dell esame istologico che trascrivo di seguito:
Materiale inviato
A- sigma
B anello prossima suturatrice
C anello distale
Notizie cliniche:
Eteroplasia del giunto rettò-sigma, Emicolectomia sinistra bassa
Macroscopia
A) tratto di grosso intestino di cm 8 e tessuto adiposo periviscerale.
A cm 1,5 dal margine più vicino è presente lesione a crescita eso-endofitica estesa per 3cm
Preliev
1-3 lesione;
4-10 linfonodi
B) anello di viscere cavo incluso in toto Prelievi:1
C) anello di viscere cavo incluso in toto Prelievi:1
DIAGNOSI:
A) adenocarcinoma colico si tipo usuale, moderatamente differenziato (G2) ulcerato, infiltrante inizialmente la sottosierosa, con aree di necrosi intralesionali.
Non si evidenziano immagini certe per invasione vascolare neoplastica.
Metastasi di carcinoma ad estensione linfo-perilinfonodale in un linfonodo ( diametro massimo mm 2.5) su 16 linfonodi locoregionali complessivamente esaminati ( diametro massimo dei linfonodi variabile da mm 0,5 a mm 2,5)
B-C Parere colica indenne da lesioni neoplastiche.
Adenocarcinoma colico di tipo usuale, ulcerato, metastatico a 1 dei 16 linfonodi locoregionali esaminati.
pT3 N1a ( U.I.C.C. VIII Ed.), G2
Snomed
T-59300 M-81403
A giorni dovrei essere chiamata da un oncologo, cosa devo aspettarmi? Il tumore è ad uno stadio grave? Sono in pericolo di vita? E soprattutto quali cure dovrò fare? Immagino mi verrà proposta la chemioterapia ma con quali modalità? E per quanto tempo?
Ringrazio anticipatamente per la vostra risposta
[#1]
Gentile Utente,
leggendo l'esame istologico l'attenzione si pone sull'interessamento linfonodale fortunatamente limitato.
Questa condizione istologica merita comunque un trattamento chemioterapico adiuvante.
Per chemioterapia adiuvante si intende la terapia farmacologica volta a ridurre il rischio di recidiva ed idonea a combattere la eventuale malattia minima residua microscopica.
Una prudenza necessaria.
Gli schemi possibili sono molto legati agli esami ematochimici, alla condizione generale del Paziente ed ad eventuali patologie concomitanti
Una chemioterapia adiuvante per questa condizione ha generalmente la durata di mesi sei.
Seguiranno controlli periodici di follow-up oncologico.
Cari saluti ed in bocca al lupo per tutto
leggendo l'esame istologico l'attenzione si pone sull'interessamento linfonodale fortunatamente limitato.
Questa condizione istologica merita comunque un trattamento chemioterapico adiuvante.
Per chemioterapia adiuvante si intende la terapia farmacologica volta a ridurre il rischio di recidiva ed idonea a combattere la eventuale malattia minima residua microscopica.
Una prudenza necessaria.
Gli schemi possibili sono molto legati agli esami ematochimici, alla condizione generale del Paziente ed ad eventuali patologie concomitanti
Una chemioterapia adiuvante per questa condizione ha generalmente la durata di mesi sei.
Seguiranno controlli periodici di follow-up oncologico.
Cari saluti ed in bocca al lupo per tutto
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Utente
Grazie mille per la gentile risposta! Giusto ieri sono stata convocata dall’oncologo che mi segue e mi ha prospettato questa terapia adiuvante seguendo il protocollo Xelox per la durata di almeno 4 cicli. Una prima flebo seguita dalla assunzione di sei pastiglie al giorno per 14 giorni poi pausa di una settimana. Pensa che gli effetti collaterali saranno pesanti? E soprattutto crede sia la strada giusta? Sono preoccupata, mi sento ancora giovane e spero che questa cura non cambi la mia vita in maniera considerevole!
[#3]
Gentile Signora,
una combinazione di capecitabina ed oxaliplatino (Xelox il nome dello schema terapeutico) appare opportuna e corretta per questa condizione clinica.
Generalmente la tollerabilità è buona.
Per ogni evenienza comunque è possibile arginare gli effetti secondari.
Resto a disposizione.
Cari saluti
una combinazione di capecitabina ed oxaliplatino (Xelox il nome dello schema terapeutico) appare opportuna e corretta per questa condizione clinica.
Generalmente la tollerabilità è buona.
Per ogni evenienza comunque è possibile arginare gli effetti secondari.
Resto a disposizione.
Cari saluti
[#4]
Utente
Gentile dottore la ringrazio nuovamente X la sua disponibilità!
Avrei un ultima domanda, crede che l’alimentazione durante la chemio sia importante? Ho letto molti articoli in merito che consigliano di leggere alcuni libri tipo il cibo dell’upmo , vorrei un suo parere, premetto che sono una persona che segue un alimentazione mediterranea ma ho letto che ci sono molti alimenti poco conosciuti ma consigliati per le loro proprietà, per esempio L aloe vera, il Tahin, il Miso etc. Nonché le noci!
Saluti
Avrei un ultima domanda, crede che l’alimentazione durante la chemio sia importante? Ho letto molti articoli in merito che consigliano di leggere alcuni libri tipo il cibo dell’upmo , vorrei un suo parere, premetto che sono una persona che segue un alimentazione mediterranea ma ho letto che ci sono molti alimenti poco conosciuti ma consigliati per le loro proprietà, per esempio L aloe vera, il Tahin, il Miso etc. Nonché le noci!
Saluti
[#5]
Gentile Signora,
trattando nel mio gruppo di lavoro l'oncologia in modo integrato presto attenzione anche alla tematica alimentare. Attenzione a mio avviso utile.
Nello specifico mi avvalgo della collaborazione di una biologa nutrizionista (Dott.ssa Aperio) che imposta il piano nutrizionale.
Uno scritto a tal proposito è reperibile al seguente link: https://www.ipertermiaitalia.it/contributi/nutrizione-clinica/nutrizione-in-oncologia.html
Cari saluti
trattando nel mio gruppo di lavoro l'oncologia in modo integrato presto attenzione anche alla tematica alimentare. Attenzione a mio avviso utile.
Nello specifico mi avvalgo della collaborazione di una biologa nutrizionista (Dott.ssa Aperio) che imposta il piano nutrizionale.
Uno scritto a tal proposito è reperibile al seguente link: https://www.ipertermiaitalia.it/contributi/nutrizione-clinica/nutrizione-in-oncologia.html
Cari saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.3k visite dal 17/01/2019.
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