Linfonodo dell' inguine ingrossato
Salve dottori,
sono una ragazza di 25 anni. Premetto che da sempre soffro di ansia cronica, ma da qualche giorno sono più stressata del solito perchè, toccandomi per caso, 2 giorni fa ho scoperto di avere un linfonodo molto ingrossato nella zona alta sinistra dell' inguine. Non ho idea da quanto tempo possa essermisi gonfiato perchè non mi crea nessun dolore e nessun fastidio, ma è molto duro al tatto, simile a una bozza o a un seme di ciliegia. Mi sono rivolta immediatamente al medico di base che ha cercato di rassicurarmi dicendomi che può capitare quando si hanno delle ferite o infezioni in corso, ma il problema è che non ho alcuna ferita nella parte inferiore né superiore del corpo, né tantomeno mi sono recentemente ammalata. Ora sono molto preoccupata perchè il medico non mi ha dato sicurezza, e ancora mi chiedo quali possano essere le cause di questo rigonfiamento, se ci può essere un eventuale e remota correlazione col ciclo (che al momento ho), e che tipo di analisi mi consigliereste di fare. Sono davvero molto preoccupata che possa trattarsi di qualcosa di grave. Vi ringrazio per la gentile risposta.
sono una ragazza di 25 anni. Premetto che da sempre soffro di ansia cronica, ma da qualche giorno sono più stressata del solito perchè, toccandomi per caso, 2 giorni fa ho scoperto di avere un linfonodo molto ingrossato nella zona alta sinistra dell' inguine. Non ho idea da quanto tempo possa essermisi gonfiato perchè non mi crea nessun dolore e nessun fastidio, ma è molto duro al tatto, simile a una bozza o a un seme di ciliegia. Mi sono rivolta immediatamente al medico di base che ha cercato di rassicurarmi dicendomi che può capitare quando si hanno delle ferite o infezioni in corso, ma il problema è che non ho alcuna ferita nella parte inferiore né superiore del corpo, né tantomeno mi sono recentemente ammalata. Ora sono molto preoccupata perchè il medico non mi ha dato sicurezza, e ancora mi chiedo quali possano essere le cause di questo rigonfiamento, se ci può essere un eventuale e remota correlazione col ciclo (che al momento ho), e che tipo di analisi mi consigliereste di fare. Sono davvero molto preoccupata che possa trattarsi di qualcosa di grave. Vi ringrazio per la gentile risposta.
[#1]
Gentile Utente,
la regione inguinale è assai ricca di stazioni linfatiche.
Una pur minuta lesione cutanea (banalmente magari legata alla depilazione) può creare una reazione linfonodale con aumento di volume.
Per scrupolo l'esame più idoneo da eseguire è una ecografia.
A mio avviso comunque, per quanto descritto, si tratta assai facilmente di un linfonodo infiammatorio - reattivo. Quindi nulla di grave.
Resto a disposizione
Cari saluti
la regione inguinale è assai ricca di stazioni linfatiche.
Una pur minuta lesione cutanea (banalmente magari legata alla depilazione) può creare una reazione linfonodale con aumento di volume.
Per scrupolo l'esame più idoneo da eseguire è una ecografia.
A mio avviso comunque, per quanto descritto, si tratta assai facilmente di un linfonodo infiammatorio - reattivo. Quindi nulla di grave.
Resto a disposizione
Cari saluti
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Utente
Grazie per la risposta dottore.Sono passati 17 giorni da quando mi sono trovata il linfonodo, ora si è parecchio sgonfiato rispetto a prima e al tatto parrebbe essersi ridotto intorno al centimetro. Non mi ha mai fatto male in questo arco di tempo e per questo mi sono molto allarmata, perché ho letto che linfonodi gonfi e indolori possono essere sintomo di patologie molto gravi...Ho fatto l’emocromo per scrupolo e le analisi sono risultate perfette senza alcun valore fuori dalla norma, ma ho letto che nemmeno le analisi possono rivelare la presenza o meno di qualche patologia grave in corso...Ho iniziato a tastarmi i linfonodi dappertutto e non vorrei che così facendo rischio di infiammarmeli. Quindi lei consiglia di fare un’ecografia? Anche se esternamente non ho avuto alcuna infezione a livello inguinale, è possibile che un linfonodo gonfio possa dipendere da uno sforzo fisico o da una candidosi in corso? Perdoni la mia ipocondria, ma purtroppo sono rimasta molto segnata dall’esperienza di mia sorella che a 7 anni si è ammalata di leucemia. La ringrazio per la risposta.
[#3]
Gentile Utente,
di nulla. Anche la candidosi può rappresentare uno stimolo per la reazione linfocitaria e l'ingrandimento linfonodale.
Una ecografia e' un esame di semplice esecuzione, ripetibile e non invasivo che può dirimere la condizione.
A mio avviso da eseguire solo per scrupolo. Peraltro la diminuzione del volume linfonodale già di per sé aspetto molto tranquillizzante.
Cari saluti
di nulla. Anche la candidosi può rappresentare uno stimolo per la reazione linfocitaria e l'ingrandimento linfonodale.
Una ecografia e' un esame di semplice esecuzione, ripetibile e non invasivo che può dirimere la condizione.
A mio avviso da eseguire solo per scrupolo. Peraltro la diminuzione del volume linfonodale già di per sé aspetto molto tranquillizzante.
Cari saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.2k visite dal 17/01/2019.
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