Chemioterapia
Buongiorno, chiedo un consulto per mio padre. A luglio di quest’ anno gli è stato asportato Il colon per presenza di tumore in varie zone, avrebbe dovuto iniziare la chemioterapia ma per tempistiche lente dei risultati dell’ esame istologico e successivamente per problemi cardiaci rilevati da degli esami, i medici gli hanno sconsigliato di iniziare la chemioterapia sia per i problemi cardiaci sia perché secondo loro ormai sarebbe troppo tardi rispetto L operazione. Essendo la classificazione pT4a N1a G2 ed avendo per adesso i marcatori tumorali nella norma , quali sono i rischi di non fare chiemioterapia ?
Grazie
Cordiali Saluti
Grazie
Cordiali Saluti
[#1]
Gentile Utente,
i medici che curano suo padre le hanno presentato le problematiche di un eventuale trattamento che, essendo di intento precauzionale, cioè volto a ridurre il rischio di ricaduta, espone a rischi non compatibili con patologia cardiaca in atto.
In altre parole, hanno voluto evitare il rischio di un evento potenzialmente letale da chemio in paziente cardiopatico, rinunciando all'effetto di riduzione del rischio di ricaduta che comunque è sempre relativo. In effetti la chemioterapia adiuvante (precauzionale) non azzera il rischio di ricaduta.
Purtroppo nella pratica clinica si è spesso costretti a decidere facendo un bilancio rischi/benefici non sempre facile.
Cordiali Saluti
i medici che curano suo padre le hanno presentato le problematiche di un eventuale trattamento che, essendo di intento precauzionale, cioè volto a ridurre il rischio di ricaduta, espone a rischi non compatibili con patologia cardiaca in atto.
In altre parole, hanno voluto evitare il rischio di un evento potenzialmente letale da chemio in paziente cardiopatico, rinunciando all'effetto di riduzione del rischio di ricaduta che comunque è sempre relativo. In effetti la chemioterapia adiuvante (precauzionale) non azzera il rischio di ricaduta.
Purtroppo nella pratica clinica si è spesso costretti a decidere facendo un bilancio rischi/benefici non sempre facile.
Cordiali Saluti
Dr Vito Barbieri
direttore Struttura Complessa di Oncologia
Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio - Catanzaro
[#3]
Premettendo che la statistica è fatta su ampie popolazioni di pazienti e nel singolo caso non è possibile avere certezza dell'evoluzione futura, le percentuali di ricaduta in questo stadio sono intorno al 40% senza trattamento adiuvante e vanno a ridursi intorno al 25% con il trattamento.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.5k visite dal 19/12/2018.
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