Un adenocarcinoma flessura epatica del colon

Egregi Dottori,nel marzo 2002 mio padre è stato operato per un adenocarcinoma flessura epatica del colon e ha sostenuto una chemioterapia adiuvante.Il 27 febbraio 2006 ha subito resenzione chirurgica per una metastasi localizzata a livello del II-IV segmento epatico. L'esame PET eseguito prima dell'intervento evidenzia anche una piccola area di lieve incremento della captazione a livello del VII segmento epatico. Il 21 aprile ha iniziato il ciclo di terapia con CPT-11 seguito dall'assunzione di Xeloda 500mg. (3 cpr.mattino e 4 cpr. sera; peso 79kg. e sono alto 1,69cm.) per 14 gg.,a cui devono seguire 7gg. di riposo e si riprende il ciclo. Dopo 2gg. ha iniziato ad accusare forti dolori allo stomaco,nausea,vomito,affanno,debolezza,costipazione. Ha assunto Zofran 4 mg. i.m.per 3gg. e da mercoledì 26 ha iniziato con soluzione fisiologica+Nexium per endovena(non riuscendo a ingerire più nulla), e Plasil i.m. L'oncologo gli ha fatto sospendere l'assunzione di Xeloda per 2gg. e da sabato 29 ha ripreso con 3cpr. di Xeloda mattina e 3cpr. la sera. Ora sta continuando la copertura gastrica con fisiologica + Zantac , gli esami clinici (emocromo, sideremia, glicemia, transaminasi, elettroliti) sono tutti nella norma e non ha più fastidi. Vorrei sapere se i suoi disturbi sono stati dovuti a una non adeguata copertura gastrica iniziale oppure il dosaggio di Xeloda era troppo alto per la sua persona;inoltre vorrei un Vs parere sulla sua condizione.Grazie per la vostra disponibilità e aspetto vostre notizie in merito.
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Gentilissima Utente,

una chemioterapia di combinazione è comunque una terapia che può portare qualche disturbo. Purtroppo, nonostante i molti antidoti verso gli effetti collaterali che oggi abbiamo a disposizione, può accadere che si avvertano dei fastidi. I dosaggi di Xeloda sono corretti e comunque esistono numerosi protocolli contenenti tale chemioterapico ed i dosaggi variano molto. Anche i tipi di farmaci che si impiegano per contrastare gli effetti collaterali sono innumerevoli ed ogni oncologo li sceglie sulla base delle sue convinzioni, delle evidenze scientifiche di efficacia e sulla propria esperienza. Suggerirei di mettere a punto la terapia di supporto in stretta collaborazione con il suo oncologo di riferimento. Per qunto riguarda le prospettive future direi che la strada che si è scelta è corretta e la chirurgia delle metastasi può dare degli ottimi risultati anche a lungo termine....ricontrollerei in itinere la lesione epatica dubbia (cioè la zona dove capta debolmente la PET) con una RMN epatica.

Con i migliori auguri

Molto cordialmente

Dr. Carlo Pastore

Dr. Carlo Pastore
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Attivo dal 2006 al 2008
Ex utente
Egregi Dottori,nel marzo 2002 mio padre è stato operato per un adenocarcinoma flessura epatica del colon e ha sostenuto una chemioterapia adiuvante.Nel febbraio 2006 ha subito resenzione chirurgica per una metastasi localizzata a livello del II-IV segmento epatico.(Il valore del Cea era al di sopra di 36 ng/ml).Seguono 6 cicli di terapia con CPT-11 associati all'assunzione di Xeloda 500mg.Dai controlli che seguono non emergono lesioni e il valore del CEA viene completamente negativizzato.
In questi giorni sta effettuando i controlli periodici e il valore del CEA ha ripreso a salire (circa 5 ng/ml); può essere questo un campanello di allarme?Siamo in attesa di effettuare la Tac con m.d.c.
Grazie per la cortese attenzione.
Cordiali Saluti
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