Biopsia subependimoma
EGR. DOTT.
A GENNAIO HO FATTO UNA RMN E MI HANNO TROVATO UNA NEOFOMAZIONE AL TERZO VENTRICOLO, POI SONO STATA SOTTOPOSTA A BIOPSIA CON ASPORTAZIONE DI TRE QUARTI DELLA MASSA, ORA HO RICEVUTO IL RESPONSO LE TRASCRIVO LA DIAGNOSI:
"FRAMMENTI RIFERIBILI A SUBEPENDIMOMA (S100+; GFAP+; VIMENTINA+). NON SI OSSERVANO MITOSI. NON NECROSI.
INDICE DI PROLIFERAZIONE CELLULARE VALUTATO MEDIANTE ANTICORPO Mib 1/Ki67N 2% CIRCA.
NEL CAMPIONE SONO PRESENTI INOLTRE FRAMMENTI DI PARENCHIMA CEREBRALE IN PARTE RIVESTITI DA EPITELIO DI TIPO EPENDIMALE CON STRAVASI EMORRAGICI RECENTI."
PER ESSERE TRANQUILLI, C'E' QUALCHE TERAPIA DIVERSA DALLA CHIRURGIA PER ESCLUDERE LA RICRESCITA?GRAZIE ROSALINA
A GENNAIO HO FATTO UNA RMN E MI HANNO TROVATO UNA NEOFOMAZIONE AL TERZO VENTRICOLO, POI SONO STATA SOTTOPOSTA A BIOPSIA CON ASPORTAZIONE DI TRE QUARTI DELLA MASSA, ORA HO RICEVUTO IL RESPONSO LE TRASCRIVO LA DIAGNOSI:
"FRAMMENTI RIFERIBILI A SUBEPENDIMOMA (S100+; GFAP+; VIMENTINA+). NON SI OSSERVANO MITOSI. NON NECROSI.
INDICE DI PROLIFERAZIONE CELLULARE VALUTATO MEDIANTE ANTICORPO Mib 1/Ki67N 2% CIRCA.
NEL CAMPIONE SONO PRESENTI INOLTRE FRAMMENTI DI PARENCHIMA CEREBRALE IN PARTE RIVESTITI DA EPITELIO DI TIPO EPENDIMALE CON STRAVASI EMORRAGICI RECENTI."
PER ESSERE TRANQUILLI, C'E' QUALCHE TERAPIA DIVERSA DALLA CHIRURGIA PER ESCLUDERE LA RICRESCITA?GRAZIE ROSALINA
[#1]
Cara Rosalina,
i subependimomi sono delle formazioni rare intracraniche a lenta crescita. Io valuterei, in stretto contatto con i neurochirurghi, dei controlli periodici per verificare una eventuale modifica delle dimensioni del residuo (ad esempio mediante periodiche RMN). Inoltre potresti interpellare un radioterapista per verificare con lui se c'è indicazione ad una radiochirurgia stereotassica (cioè un tipo di terapia radiante mirata sul residuo che non disturbi il parenchima circostante).
Con i migliori auguri
Cordialissimi saluti
Dr. Carlo Pastore
i subependimomi sono delle formazioni rare intracraniche a lenta crescita. Io valuterei, in stretto contatto con i neurochirurghi, dei controlli periodici per verificare una eventuale modifica delle dimensioni del residuo (ad esempio mediante periodiche RMN). Inoltre potresti interpellare un radioterapista per verificare con lui se c'è indicazione ad una radiochirurgia stereotassica (cioè un tipo di terapia radiante mirata sul residuo che non disturbi il parenchima circostante).
Con i migliori auguri
Cordialissimi saluti
Dr. Carlo Pastore
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#3]
Cara Rosalina,
purtroppo non conosco radioterapisti della tua zona (io lavoro a Roma) ma non ho dubbi che a Brescia ci siano colleghi validissimi ospedalieri. Un suggerimento che posso dare è di chiedere anche ai neurochirurghi che hanno eseguito l'intervento per pianificare con loro una strategia congiunta.
Un caro saluto
Carlo Pastore
purtroppo non conosco radioterapisti della tua zona (io lavoro a Roma) ma non ho dubbi che a Brescia ci siano colleghi validissimi ospedalieri. Un suggerimento che posso dare è di chiedere anche ai neurochirurghi che hanno eseguito l'intervento per pianificare con loro una strategia congiunta.
Un caro saluto
Carlo Pastore
[#4]
Concordo con il dr. Pastore pienamente.
Chiederei al neurochirurgo che ha eseguito l'intervento una eventuale indicazione alla radioterapia.
Cordiali saluti
Salvo Catania
Chiederei al neurochirurgo che ha eseguito l'intervento una eventuale indicazione alla radioterapia.
Cordiali saluti
Salvo Catania
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.3k visite dal 26/04/2006.
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