Carcinoma mammella destra in pz. cardiopatica e con demenza senile
Buongiorno, chiedo un consulto in merito ad un eventuale intervento di mastectomia destra in anestesia generale di mia madre. Si tratta di una signora di 88 anni, cui hanno diagnosticato, su nodulo palpabile di 25 mm in sede equatoriale interna mammella destra, un carcinoma duttale infiltrante g2 (B5),
Ki-67 (clone MIB-1): 10-12%
RE (clone SP1): 100%
RP (clone 1E2): 90%
HER-2: negativo
Agoaspirato su linfonodo ascellare destra di 8 mm non palpabile: reperto citologico benigno C2
In mammografia si evidenziano ulteriori 2 noduli con medesime caratteristiche, in sede emitelica superiore (8mm) ed equatoriale esterna (13 mm).
Mia madre ha patologie collaterali neurologiche (demenza senile) e cardiologiche: insufficienza renale, ipertensione arteriosa ed ipercolesterolemia. 1988: IMA antero-laterale complicato da FV ed aneurisma apicale. Novembre 2009: ricovero per scompenso cardiaco (IV classe NYHA-stadio C). Novembre 2010: NSTEMI complicato da TV trattata con CVE esterna. Coronarografia stenosi severa di IVA al tratto prossimale-medio trattata con PTCA + stent non medicato, FE vsin 37%, IM lieve-media. Gennaio 2011: recidiva di IMA non ST sopra, complicato da TV sostenuta. Impianto di ICD per evoluzione dilatativa – aneurismatica della cardiomiopatia post-IMA, IRC in grado moderato. Gennaio 2014: ricovero per storm aritmico da TV non sostenuta inizia terapia con Amiodarone che riduce a ½ a giorni alterni. Laboratorio: GFR 29, creatinina 1,58.
L’alternativa all’intervento è il trattamento con una terapia ormonale che però rimanderebbe il problema per due anni, poi il carcinoma crescerebbe e potrebbe ulcerare ed essere di difficile gestione e a quel punto l’intervento sarebbe molto più problematico di oggi. Non so che fare, temo che l’anestesia le procuri uno scompenso neurologico irreversibile, mentre potrebbe vivere ancora felice come è ora per altri 2-3 anni.
Attendo fiduciosa il vostro parere e consiglio. Cordiali saluti.
Ki-67 (clone MIB-1): 10-12%
RE (clone SP1): 100%
RP (clone 1E2): 90%
HER-2: negativo
Agoaspirato su linfonodo ascellare destra di 8 mm non palpabile: reperto citologico benigno C2
In mammografia si evidenziano ulteriori 2 noduli con medesime caratteristiche, in sede emitelica superiore (8mm) ed equatoriale esterna (13 mm).
Mia madre ha patologie collaterali neurologiche (demenza senile) e cardiologiche: insufficienza renale, ipertensione arteriosa ed ipercolesterolemia. 1988: IMA antero-laterale complicato da FV ed aneurisma apicale. Novembre 2009: ricovero per scompenso cardiaco (IV classe NYHA-stadio C). Novembre 2010: NSTEMI complicato da TV trattata con CVE esterna. Coronarografia stenosi severa di IVA al tratto prossimale-medio trattata con PTCA + stent non medicato, FE vsin 37%, IM lieve-media. Gennaio 2011: recidiva di IMA non ST sopra, complicato da TV sostenuta. Impianto di ICD per evoluzione dilatativa – aneurismatica della cardiomiopatia post-IMA, IRC in grado moderato. Gennaio 2014: ricovero per storm aritmico da TV non sostenuta inizia terapia con Amiodarone che riduce a ½ a giorni alterni. Laboratorio: GFR 29, creatinina 1,58.
L’alternativa all’intervento è il trattamento con una terapia ormonale che però rimanderebbe il problema per due anni, poi il carcinoma crescerebbe e potrebbe ulcerare ed essere di difficile gestione e a quel punto l’intervento sarebbe molto più problematico di oggi. Non so che fare, temo che l’anestesia le procuri uno scompenso neurologico irreversibile, mentre potrebbe vivere ancora felice come è ora per altri 2-3 anni.
Attendo fiduciosa il vostro parere e consiglio. Cordiali saluti.
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Dovrebbe con il copia incolla ripostare sull'ultima pagina del mio blog Ragazze Fuori di seno la sua richiesta di consulto
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-2100.html
Si presenti con un nome (anche di fantasia) e spiegare cosa Le hanno proposto e se ha fatto una valutazione dei rischi operatori..
L'aspettiamo
https://www.medicitalia.it/spazioutenti/forum-rfs-100/come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno-44-2100.html
Si presenti con un nome (anche di fantasia) e spiegare cosa Le hanno proposto e se ha fatto una valutazione dei rischi operatori..
L'aspettiamo
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#3]
Utente
Grazie per la risposta così sollecita.
Mi scuso per il ritardo ma il lavoro… In realtà su entrambi poiché un mese fa la cardiologia ci aveva sconsigliato la sostituzione del defibrillatore, ormai scarico, per i rischi di infezione mentre ora la senologia vuole procedere con una mastectomia. Non ci sono rischi di infezione anche in questo intervento? E non potrebbero, visto che devono comunque farle un'anestesia, sostituire anche il defibrillatore, così sarebbe anche protetta da eventuali attacchi di aritmia? E per quanto riguarda l'anestesia può provocare un deterioramento a livello neurologico?
Grazie mille. Cordiali saluti
Mi scuso per il ritardo ma il lavoro… In realtà su entrambi poiché un mese fa la cardiologia ci aveva sconsigliato la sostituzione del defibrillatore, ormai scarico, per i rischi di infezione mentre ora la senologia vuole procedere con una mastectomia. Non ci sono rischi di infezione anche in questo intervento? E non potrebbero, visto che devono comunque farle un'anestesia, sostituire anche il defibrillatore, così sarebbe anche protetta da eventuali attacchi di aritmia? E per quanto riguarda l'anestesia può provocare un deterioramento a livello neurologico?
Grazie mille. Cordiali saluti
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Buongiorno a lei.
Allora, andiamo per ordine:
Immagino che per defibrillatore si intenda ICD, cioè un defibrillatore impiantato e definitivo per aritmie maggiori. In questo caso, poiché è un salvavita deve essere sostituito a qualunque rischio. Eventualmente (se infetto) si toglie in anestesia locale, si fa la dovuta terapia antibiotica e si reimpianta. Una fibrillazione ventricolare espone a rischio di morte!
L'ICD se da sostituire deve essere sostituito prima dell'intervento chirurgico.
Il rischio di infezione è previsto, come complicanza insieme a quello emorragico, in ogni intervento chirurgico.
L'anestesia moderna difficilmente crea deterioramenti neurologici. E' vero che è possibile averli a prescindere da età o copatologie, ma è anche vero che il paziente molto anziano è più predisposto, soprattutto con l'anestesia generale, a tratti di confusione o delirio postoperatorio transitorio. Di solito nel giro di 2-3 giorni (se non coesiste anemia) tutto torna nella norma.
Credo che nel suo caso un Centro avanzato potrà darle soddisfazione della sua richiesta operatoria.
La saluto e mi faccia sapere come è andata, se ritiene.
Buona giornata
Allora, andiamo per ordine:
Immagino che per defibrillatore si intenda ICD, cioè un defibrillatore impiantato e definitivo per aritmie maggiori. In questo caso, poiché è un salvavita deve essere sostituito a qualunque rischio. Eventualmente (se infetto) si toglie in anestesia locale, si fa la dovuta terapia antibiotica e si reimpianta. Una fibrillazione ventricolare espone a rischio di morte!
L'ICD se da sostituire deve essere sostituito prima dell'intervento chirurgico.
Il rischio di infezione è previsto, come complicanza insieme a quello emorragico, in ogni intervento chirurgico.
L'anestesia moderna difficilmente crea deterioramenti neurologici. E' vero che è possibile averli a prescindere da età o copatologie, ma è anche vero che il paziente molto anziano è più predisposto, soprattutto con l'anestesia generale, a tratti di confusione o delirio postoperatorio transitorio. Di solito nel giro di 2-3 giorni (se non coesiste anemia) tutto torna nella norma.
Credo che nel suo caso un Centro avanzato potrà darle soddisfazione della sua richiesta operatoria.
La saluto e mi faccia sapere come è andata, se ritiene.
Buona giornata
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Utente
Gentile dottore, la ringrazio tanto per la sua chiarissima e tempestiva risposta. Data la sua disponibilità, ne approfitterei ancora per avere ulteriori delucidazioni. Io, purtroppo, circa 20 giorni fa’ ho già rifiutato la sostituzione dell’ICD, su suggerimento di due cardiologi e di un aritmologo esperto del laboratorio di elettrofisiologia, che mi avevano prospettato rischi di infezione del 20%-30% contro il fatto che l’ICD in questi anni era entrato in funzione circa due volte e una terza volta durante uno storm aritmico non era intervenuto affatto, poiché era stato di frequenza più bassa. Io, comunque, mi ero riproposta di andare a sentire un altro parere presso un’altra struttura, in seguito. Purtroppo, subito dopo, è subentrato il problema del carcinoma al seno e l’ICD è passato in secondo piano. Ora mia madre sta già facendo gli esami preparatori all’intervento, che ci hanno detto sarà a breve. Quindi, non credo di riuscire a contattare un’altra struttura e a farle fare la sostituzione dell’ICD prima dell’intervento, così mi chiedevo se non era possibile farlo con calma dopo la mastectomia. La ringrazio di cuore. Cordiali saluti.
[#6]
Buonasera.
Certo. Si può fare anche così, mi raccomando di comunicare il tutto all'anestesista che si occuperà della signora in modo che si possa preparare all'intervento con le dovute precauzioni.
Rimango molto stupito del continuo discorso delle infezioni. Certo che impiantare un corpo estraneo espone al rischio anche di infezioni croniche, ma bisogna calcolare iil rischio/beneficio.
Il fatto che l'ICD sia entrato in funzione 2 volte significa che per due volte la signora ha avuto salva la vita e il fatto che non abbia "funzionato" una terza potrebbe semplicemente stare a significare che non ha avuto la corretta manutenzione e controllo, per esempio.
La decisione di impiantare un ICD è considerata soltanto nei paziente realmente in costante pericolo di vita.
Buona serata.
Mi faccia sapere, se lo ritiene opportuno, grazie e saluti
Certo. Si può fare anche così, mi raccomando di comunicare il tutto all'anestesista che si occuperà della signora in modo che si possa preparare all'intervento con le dovute precauzioni.
Rimango molto stupito del continuo discorso delle infezioni. Certo che impiantare un corpo estraneo espone al rischio anche di infezioni croniche, ma bisogna calcolare iil rischio/beneficio.
Il fatto che l'ICD sia entrato in funzione 2 volte significa che per due volte la signora ha avuto salva la vita e il fatto che non abbia "funzionato" una terza potrebbe semplicemente stare a significare che non ha avuto la corretta manutenzione e controllo, per esempio.
La decisione di impiantare un ICD è considerata soltanto nei paziente realmente in costante pericolo di vita.
Buona serata.
Mi faccia sapere, se lo ritiene opportuno, grazie e saluti
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Utente
Grazie per la sua risposta puntuale ed esauriente, anche a me era sembrato molto strano puntualizzare tanto sulle infezioni solo ora, considerando che agli ultimi controlli dell’ICD nessuno ne aveva mai parlato, anzi mi avevano sempre detto di stare tranquilla, che era un piccolo intervento da day hospital di pochi minuti… Poi, una volta arrivato il momento della sostituzione, hanno prospettato tutti questi rischi! Comunque la ringrazio veramente tanto per la sua chiarezza e gentilezza. Magari le farò sapere. Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.8k visite dal 26/07/2018.
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