Sono legati a due problemi che giornalmente più mi affliggono da dopo l'intervento e sono

Salve, ho 60 anni, sono stato operato un anno fa circa, per un adenocarcinoma al retto: 1) tratto di sigma-retto di cm 24 di lunghezza a cm 2.5 dal margine di resezione distale, è presente neoplasia vegetante di cm 5 di dimensione massima situata al livello del retto basso non rivestito dl peritoneo.
2) anelli di resezione due anelli anastomotici rispettivamente di cm 2 e cm 3 di dimensione massima.

Diagnosi istopatologica:
Adenocarcinoma moderatamente differenziato del grosso intestino estesamente necrotico e con intensa reazione desmoplastica, infiltrante il tessuto adiposo periviscerale si isolano 18 formazioni linfonodali di cui 4 massivamente metastatiche anche con estensione extracapsulare. Indenni i margini di resezione distale prossimale e del mesoretto.

Dopo l'intervento sono ancora sotto terapia chemioterapica e vado avanti abbastanza bene.
I motivi per vi contatto, sono legati a due problemi che giornalmente più mi affliggono da dopo l'intervento e sono:
Il fatto di non riuscire più a trattenere le feci e non riuscire più ad avere un erezione, e questi problemi, mi limitano nel sociale e nella ripresa psicologica per affrontare al meglio tutta la malattia. La mia domanda è se tali problemi si risolveranno con il tempo, o resteranno a vita?? (sapendo che la mia prognosi è di 5 anni)

GRAZIE ANTICIPATAMENTE,
CORDIALI SALUTI!
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 3.2k 75
queste due problematiche possono riscontrarsi nei pazienti che vegono trattato con resezioni basse del retto. di solito a queste resezioni viene associata una ileostomia, che viene chiusa dopo qualche mese. questo piccolo interveno solitamente viene preceduto da controlli relativi all'avvento consolidamento dell'anastomosi colo-anale, un altro esame che viene solitamente eseguito è una manometria anorettale che determina lo stato di continenza dello sfintere anale. qualora ci fosse uno sfintere poco collaborativo si potrebbero eseguire dei cicli di esercizi per la ripresa del tono dello sfintere stesso. per quanto riguarda la prima domanda esistono dei controlli che possono essere eseguiti. le conviene comunque rivolgersi al chirurgo di fiducia per affrontare queste problematiche.
auguri

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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Dr. Giovanni Piazza Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 464 13
Gentile Utente,
per rispondere alle sue domande le pongo io 2 domande:

1) che tipo di anastomosi è stata confezionata?
J pouch o Knight-Griffen?

2) prima dell'intervento è stato sottoposto a visita urologica ed andrologica?

3) non ha eseguito Radioterapia

Risposto a queste potrò delucidarla maggiormente.

Cordialità
Dr.Giovanni Piazza
www.drgiovannipiazza.blogspot.com

Dr. Giovanni Piazza
Chirurgo Oncologo
www.Gruppopalermomedica.blogspot.com
www.drgiovannipiazza.blogspot.com

[#3]
Utente
Utente
vi ringrazio,e spero di poter rispondere in modo esauriente. Non so' se e' cio' che ho capito.. ma dopo l intervento non mi hanno lasciato il sacchetto...nonostante il tumore fosse molto basso.Cosa che al momento mi rese molto felice ma che ad oggi mi chiedo se non fu un errore. Non ho fatto nessuna visita prima dell intervento, in quanto appena eseguita la colonscopia e riscontrato il problema mi sono immediatamente ricoverato ed operato. Ho fatto la radioterapia dopo l intervento associata a chemioterapia...poi finito il ciclo di radio sto' proseguendo la chemio...mi scuso per i termini non appropriati...e spero di avere una vostra risposta...grazie.
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Dr. Giovanni Piazza Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 464 13
Gentile Utente,
grazie per le risposte fornite. La RDT ( RADIOTERAPIA) può essere causa dei suoi fastidi.
Spiego il mio dire, quando viene applicata la RDT il campo d'azione prevede di andare a "bruciare" la sede della neoplasia, che come nel suo caso abbia valicato alcuni confini. I nervi e le strutture sfinteriche sono sensibili alla radioterapia. Pertanto non è escluso che lei stia pagando lo scotto del trattamento radiante.
La possibilità di ripresa funzionale è direttamente legato al tempo.
Il fatto di non essere stato sottoposto a stomia temporanea, non ha alcuna rilevanza con la sintomatologia ora espressa.
Alla fine del suo percorso,sarà utile valutare attraverso una rettomanometria, la funzionalità sfinterica.
Per quel che riguarda l'attività sessuale, è prematuro esprimere un giudizio.
Cordialmente
Dr.Giovanni Piazza
www.drgiovannipiazza.blogspot.com
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 3.2k 75
volevo farle un'ulteriore domanda: l'intervento è stato eseguito per tradizionale (aperto) o per via laparoscopica?
vorrei ribadire rispetto alla prima mia consulenza che la visita dello specialista potrebbe essere importante per impostare lo studio successivo per impostare eventuali successive terapie spevifiche per far riacquistare, qualora non ci fosse, il tono sfinteriale
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Utente
Utente
L intervento è stato eseguito per tradizionale (aperto).
la ringrazio nuovamente!
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 3.2k 75
aspetto sue notizie
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Mi aggancio relativamente a quanto detto dal collega Piazza sulla radioterapia (RT): bisogna capire se l'impotenza funzionale sessuale e l'incontinenza erano problemi immediatamente presenti subito dopo l'intervento chirurgico. E' vero che la radioterapia può alterare il controllo funzionale per una azione di danno neuronale (nervi del plesso pelvico), ma è vero anche che, se il danno è derivato dal bisturi, esso è immediato dopo l'intervento e verosimilmente irreversibile. Se è invece un danno tardivo da flogosi attinica(da raggi) c'è la possibilità di una progressiva regressione dei sintomi, sebbene la tempistica è alquanto variabile.
Cordiali saluti

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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