Indirizzamento alla giusta figura professionale medica, dopo prostatectomia radicale
Salve Mio Padre, età 64anni a causa di una Neoplasia Prostatica GPS 7 (4+3) pT3N0 è stato operato il 24/04/08 di prostatectomia radicale.
La diagnosi della biopsia riporta:
1)Adenocalcinoma di entrambi i lobi della prostata somma 7 (4+3) di Gleason.
La neoplasia si estende agli apici, infiltra focalmente l capsula e raggiunge il margine di resezione chirurgica a destra e il margine apicale di sinistra.
É presente infiltrazione neoplastica perineurale e si associano focolai di PIN di alto grado.
Viscicole seminali indenni.
2)Adipe e due linfonodi assenti da metastasi
3)Adipe e tessuti molli esenti da alterazioni.
4)Assenza di neoplasia.
PTNM:pt2N0 .
........................................................................
Questo implicherebbe l' eventualità che il tumore si propaghi.
Proprio per questo motivo si è sottoposto a un ciclo di 37 Radioterapie sulla regione Prostatica.
Con tutto ciò deve essere seguito e monitorato nel tempo (TAC , total body /PET periodiche e ripetuti controlli PSA).
Prima dell' intervento, sia scintigrafia ossea che la TAC non rilevano la presenza di masse.
A questo punto mi chiedo chi sia la figura preposta professionalmente a seguirlo ?
Chi L' urologo oncologo o il Radioterapista oncologo o un Oncologo ?
Ognuna delle tre figure interpellate si attribuisce la competenza nel seguirlo (ritenendo le altre due inutili)... quindi ci troviamo in confusione su chi deve seguirlo.
Spero che qualcuno mi aiuti a dissipare i dubbi.
Ringrazio anticipatamente e saluto.
La diagnosi della biopsia riporta:
1)Adenocalcinoma di entrambi i lobi della prostata somma 7 (4+3) di Gleason.
La neoplasia si estende agli apici, infiltra focalmente l capsula e raggiunge il margine di resezione chirurgica a destra e il margine apicale di sinistra.
É presente infiltrazione neoplastica perineurale e si associano focolai di PIN di alto grado.
Viscicole seminali indenni.
2)Adipe e due linfonodi assenti da metastasi
3)Adipe e tessuti molli esenti da alterazioni.
4)Assenza di neoplasia.
PTNM:pt2N0 .
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Questo implicherebbe l' eventualità che il tumore si propaghi.
Proprio per questo motivo si è sottoposto a un ciclo di 37 Radioterapie sulla regione Prostatica.
Con tutto ciò deve essere seguito e monitorato nel tempo (TAC , total body /PET periodiche e ripetuti controlli PSA).
Prima dell' intervento, sia scintigrafia ossea che la TAC non rilevano la presenza di masse.
A questo punto mi chiedo chi sia la figura preposta professionalmente a seguirlo ?
Chi L' urologo oncologo o il Radioterapista oncologo o un Oncologo ?
Ognuna delle tre figure interpellate si attribuisce la competenza nel seguirlo (ritenendo le altre due inutili)... quindi ci troviamo in confusione su chi deve seguirlo.
Spero che qualcuno mi aiuti a dissipare i dubbi.
Ringrazio anticipatamente e saluto.
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Dipende dall'organizzazione dell'ospedale.. di solito è l'urologo che inizialmente segue il paziente intervenendo chirurgicamente e successivamente, qualora sia il caso, prescrivendo una terapia ormonale. Successivamente il paziente verrà seguito dall'oncologo quando il tumore si è diffuso ad altre parti del corpo e non risponde più alla terapia ormonale. Nel suo caso il radioterapista potrebbe associarsi all'urologo con visite saltuarie.
Cordiali Saluti,
Dott. Giuseppe Lombardi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 10/01/2009.
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