Tumefazione sottofasciale
Egregi Dottori, 10 giorni fa mi sono accorto di avere un piccolo nodulo mobile (sfuggente) in regione scapolare destra, a qualche cm dall'ascella.
Non lo avevo mai percepito prima, anche se ho perso 10 Kg in questi mesi a seguito di una dieta prescrittami (seguito da dietologo). Avendo familiarità per sarcomi (padre e zio paterno deceduti rispettivamente per leiomiosarcoma retroperitoneale ed osteosarcoma alla tibia), ho fissato un controllo ecografico, dal quale è risultato: "nodulo sottofasciale regione scapolare destra, mobile, bilobato, capsulato, ipoecogeno, centimetrico, margini ben definiti, non evidenza di vascolarizzazione al segnale PD. Se ne consiglia comunque l'exeresi data la sede (sottofasciale)". Sono quindi andato da un chirurgo, il quale ha ripetuto l'ecografia (tumefazione centimetrica mobile con struttura compatibile con lipoma o cisti sebacea, si programma exeresi ambulatoriale).L'ecografista mi ha detto che l'aspetto è benigno, ma le linee guida impongono l'exeresi se la lesione è sottofasciale. Nel panico totale in cui sono andato (non dormo da una settimana) vorrei farvi alcune domande: esistono lipomi sottofasciali? E cisti sebacee sottofasciali? L'intervento, prospettatomi come semplice, della durata di 20 minuti, con escissione totale della neoformazione, è la strada giusta (nel momento in cui si ammalò mio padre, cercando su internet e poi parlando con i medici che lo seguirono, avevo letto che per i sarcomi occorre procedere con risonanza magnetica con contrasto, biopsia con ago tranciante, seguiti da centri specializzati, perchè già l'exerersi potrebbe disseminare cellule)? Mi scuso per le domande e per la confusione, ma sono realmente preoccupato. Cari cordiali saluti.
Non lo avevo mai percepito prima, anche se ho perso 10 Kg in questi mesi a seguito di una dieta prescrittami (seguito da dietologo). Avendo familiarità per sarcomi (padre e zio paterno deceduti rispettivamente per leiomiosarcoma retroperitoneale ed osteosarcoma alla tibia), ho fissato un controllo ecografico, dal quale è risultato: "nodulo sottofasciale regione scapolare destra, mobile, bilobato, capsulato, ipoecogeno, centimetrico, margini ben definiti, non evidenza di vascolarizzazione al segnale PD. Se ne consiglia comunque l'exeresi data la sede (sottofasciale)". Sono quindi andato da un chirurgo, il quale ha ripetuto l'ecografia (tumefazione centimetrica mobile con struttura compatibile con lipoma o cisti sebacea, si programma exeresi ambulatoriale).L'ecografista mi ha detto che l'aspetto è benigno, ma le linee guida impongono l'exeresi se la lesione è sottofasciale. Nel panico totale in cui sono andato (non dormo da una settimana) vorrei farvi alcune domande: esistono lipomi sottofasciali? E cisti sebacee sottofasciali? L'intervento, prospettatomi come semplice, della durata di 20 minuti, con escissione totale della neoformazione, è la strada giusta (nel momento in cui si ammalò mio padre, cercando su internet e poi parlando con i medici che lo seguirono, avevo letto che per i sarcomi occorre procedere con risonanza magnetica con contrasto, biopsia con ago tranciante, seguiti da centri specializzati, perchè già l'exerersi potrebbe disseminare cellule)? Mi scuso per le domande e per la confusione, ma sono realmente preoccupato. Cari cordiali saluti.
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Certo che esistono lipomi sottofasciali e da quanto descrive e' probabile che anche il suo lo sia, ma ovviamente occorre una diagnosi di sicurezza e quanto proposto e' corretto.
Tanti saluti
Tanti saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
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Utente
Aggiorno il consulto per completezza. Dopo l'esame ecografico, su richiesta dello specialista, ho eseguito il 29/01/2018 una RMN con e senza mdc (RMN 1,5T): in corrispondenza del reperto obiettivo si rileva piccola formazione a morfologia lenticolare di 8x4mm che appare iperintensa nelle sequenze T2 pesate e che mostra spiccato e persistente enhancement post contrastografico. Il reperto, che non mostra aree di segnale da riferire a tessuto adiposo, si trova localizzato a livello del tessuto adiposo sottocutaneo superficialmente fascia. Date le esigue dimensioni non sono possibili sicure deduzioni diagnostiche anche se, data la morfologia e la continuità con una struttura vascolare, potrebbe essere riferibile a piccola malformazione - ectasia vascolare. Non potendo escludere altre ipotesi si consiglia exeresi chirurgica.
Lo specialista mi ha proposto un follow up di due mesi, per poi ripetere RMN, cosa che ho fatto in data 28/02/2018 (RMN 3T): al controllo attuale il reperto già segnalato nel sottocutaneo della regione posteriore della spalla destra nell'indagine del Gennaio u.s. appare invariato per morfologia e dimensioni. L'assenza di restrizione della diffusività orienta per la benignità della lesione che appare, in prima ipotesi, di natura vascolare. Non si è ritenuta necessaria la somministrazione di mdc in quanto l'enhancement è stato già valutato nella recente indagine RM. Si rimanda comunque a valutazione specialistica.
Per lo specialista si poteva ancora attendere (emangioma?), ma, vedendomi preoccupato, ha detto che potevo decidere se toglierlo o meno. Ho optato per l'exeresi della lesione, ambulatoriale. Il chirurgo, al termine dell'intervento mi aveva detto che era capsulata, tolta senza problemi, e che gli appariva un linfonodo, in posizione stranissima. L'istologico, infine; neoformazione sottoscapolare destra (minuto frammento di tessuto sottocutaneo di cm 1x1x0.6 A1): un linfonodo in iperplasia reattiva. Per lo specialista posso stare finalmente tranquillo. Concordate? Il linfonodo era in posizione strana? Saluti cordiali e grazie.
Lo specialista mi ha proposto un follow up di due mesi, per poi ripetere RMN, cosa che ho fatto in data 28/02/2018 (RMN 3T): al controllo attuale il reperto già segnalato nel sottocutaneo della regione posteriore della spalla destra nell'indagine del Gennaio u.s. appare invariato per morfologia e dimensioni. L'assenza di restrizione della diffusività orienta per la benignità della lesione che appare, in prima ipotesi, di natura vascolare. Non si è ritenuta necessaria la somministrazione di mdc in quanto l'enhancement è stato già valutato nella recente indagine RM. Si rimanda comunque a valutazione specialistica.
Per lo specialista si poteva ancora attendere (emangioma?), ma, vedendomi preoccupato, ha detto che potevo decidere se toglierlo o meno. Ho optato per l'exeresi della lesione, ambulatoriale. Il chirurgo, al termine dell'intervento mi aveva detto che era capsulata, tolta senza problemi, e che gli appariva un linfonodo, in posizione stranissima. L'istologico, infine; neoformazione sottoscapolare destra (minuto frammento di tessuto sottocutaneo di cm 1x1x0.6 A1): un linfonodo in iperplasia reattiva. Per lo specialista posso stare finalmente tranquillo. Concordate? Il linfonodo era in posizione strana? Saluti cordiali e grazie.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.6k visite dal 15/01/2018.
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