Carcinoma alla gola
Salve, purtroppo a mia cugina i 49 anni e' stato diagnosticato un Carcinoma molto aggressivo (G3) e di grosse dimensioni alla tonsilla dx.
Premetto che mia cugina non ha mai fumato ed e' completamente astemia.
Il tumore e' stato asportato chirurgicamente ma, putroppo dalla TAC si e' visto
che esso si e' infiltrato in una zona ossea non operabile.
Al momento non sono state riscontrate ne' Metastasi a distanza ne il coinvolgimento di linfonodi.
Cio' nonostante la situazione e' molto seria, per usare un eufemismo, a causa dell'elevata aggressivita' del tumore.
E' stato anche fissato un percorso terapeutico (tra l'altro gia' iniziato) che prevede:
1. alcuni cicli di Chemioterapia aggressiva, seguiti da
2. una cura immunologica (antitumorale) seguita a a sua volta
3. da alcui cicli di Radioterapia.
La mia domanda non rigurda la prognosi, bensi' la cura e mi spiego:
Ho letto da piu' parti che in questi casi di solito si preferisce alternare cicli di chemio e radio, mentre nel caso di mia sorella i cicli di radio sono successivi sia a quelli di chemio che alla cura immunologica.
Potrebbe cortesemente spiegarmi quale potrebbe essere lo scopo di impostare la terapia in questa maniera? Lo chiedo in quanto, quando ho posto la domanda ai medici che curano mia sorella, si sono risentiti (forse anche a ragione) perche' mettevo in dubbio il loro operato, pero' si dovrebbe capire anche lo stato d'animo dei familiare di una persona cosi' gravemente malata.
Premetto che mia cugina non ha mai fumato ed e' completamente astemia.
Il tumore e' stato asportato chirurgicamente ma, putroppo dalla TAC si e' visto
che esso si e' infiltrato in una zona ossea non operabile.
Al momento non sono state riscontrate ne' Metastasi a distanza ne il coinvolgimento di linfonodi.
Cio' nonostante la situazione e' molto seria, per usare un eufemismo, a causa dell'elevata aggressivita' del tumore.
E' stato anche fissato un percorso terapeutico (tra l'altro gia' iniziato) che prevede:
1. alcuni cicli di Chemioterapia aggressiva, seguiti da
2. una cura immunologica (antitumorale) seguita a a sua volta
3. da alcui cicli di Radioterapia.
La mia domanda non rigurda la prognosi, bensi' la cura e mi spiego:
Ho letto da piu' parti che in questi casi di solito si preferisce alternare cicli di chemio e radio, mentre nel caso di mia sorella i cicli di radio sono successivi sia a quelli di chemio che alla cura immunologica.
Potrebbe cortesemente spiegarmi quale potrebbe essere lo scopo di impostare la terapia in questa maniera? Lo chiedo in quanto, quando ho posto la domanda ai medici che curano mia sorella, si sono risentiti (forse anche a ragione) perche' mettevo in dubbio il loro operato, pero' si dovrebbe capire anche lo stato d'animo dei familiare di una persona cosi' gravemente malata.
[#1]
Gentile Utente,
molto dipende dai farmaci che si impiegano e direi che la modalità sequenziale non è assolutamente impropria. Mi sembra una cura adeguata alla quale (volendo) si potrebbero aggiungere delle applicazioni di ipertermia capacitiva (vedi sito www.ipertermiaroma.it)
un caro saluto, sempre a disposizione
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
molto dipende dai farmaci che si impiegano e direi che la modalità sequenziale non è assolutamente impropria. Mi sembra una cura adeguata alla quale (volendo) si potrebbero aggiungere delle applicazioni di ipertermia capacitiva (vedi sito www.ipertermiaroma.it)
un caro saluto, sempre a disposizione
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Utente
Buon Giorno,
innanzitutto volevo ringraziarla per la sua pronta
risposta e poi scusarmi per la confusione fatta nella
mia richiesta dove prima parlavo di mia cugina e poi
dicevo "mia sorella", in effetti la richiesta e' stata
scritta insieme all'altra mia cugina, che e' la sorella
della persona malata.
Lei ha parlato di Ipertermia in aggiunta alla cura gia'
prevista dagli oncologi che hanno in cura mia cugina,
pero' penso che questo tipo di trattamento debba essere
sempre concordato con i medici, di cui sopra.
A questo punto visto gia' la loro reazione alla mia richiesta di spiegazioni, di cui le parlavo nella richiesta precedente, non so se loro acconsentiranno a
tale richiesta, cosi' le chiedo se e' possibile prenotare
una cura di ipertermia anche sensa che gli oncologi la prescrivino, e nel caso in quale fase farla e con quali modalita'.
Nel riraziarla ancora per la sua grande disponibilita'
le porgo i miei distinti saluti
innanzitutto volevo ringraziarla per la sua pronta
risposta e poi scusarmi per la confusione fatta nella
mia richiesta dove prima parlavo di mia cugina e poi
dicevo "mia sorella", in effetti la richiesta e' stata
scritta insieme all'altra mia cugina, che e' la sorella
della persona malata.
Lei ha parlato di Ipertermia in aggiunta alla cura gia'
prevista dagli oncologi che hanno in cura mia cugina,
pero' penso che questo tipo di trattamento debba essere
sempre concordato con i medici, di cui sopra.
A questo punto visto gia' la loro reazione alla mia richiesta di spiegazioni, di cui le parlavo nella richiesta precedente, non so se loro acconsentiranno a
tale richiesta, cosi' le chiedo se e' possibile prenotare
una cura di ipertermia anche sensa che gli oncologi la prescrivino, e nel caso in quale fase farla e con quali modalita'.
Nel riraziarla ancora per la sua grande disponibilita'
le porgo i miei distinti saluti
[#3]
La sequenzialità è una alternativa corretta nella strategia di molte neoplasie del distretto cervico-facciale. Talora si può effettuare una induzione citoriduttiva chemioterapica iniziale e poi una CT-RT concomitante(con farmaco chemioterapico a basse dosi, cioè radiosensibilizzante).
Va comunque valutato lo schema da caso a caso, in funzione dello stadio, delle comorbidità del paziente, ecc.
Va comunque valutato lo schema da caso a caso, in funzione dello stadio, delle comorbidità del paziente, ecc.
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
[#4]
Utente
Egregio Dott. Alongi la ringrazio per il suo intervento che insieme a quello dell'Egregio Dott. Pastore almeno mi da un po' di conforto nel constatare che la terapia programmata (da effettuare in maniera sequenziale) e' una strategia corretta nella cura del male che ha colpito mia cugina.
Mi dispiace di aver dato l'idea di dubitare delle capacita' degli oncologi che stanno curando la mia cara parente (a cui chiedo umilmente scusa), ma credo che piu' che una mancanza di fiducia nei loro confronti, cio' che mi ha spinto a scrivere in questo forum e' l'insicurezza, l'impotenza e la disperazione che colpisce noi familiari, di fronte a certe malattie.
Vi ringrazio ancora il vostro aiuto e vi porgo i miei piu' cordiali saluti.
P.S. Naturalmente chiunque voglia continuare a dare un suo contributo anche solo morale a questo forum, sara' il benvenuto.
Mi dispiace di aver dato l'idea di dubitare delle capacita' degli oncologi che stanno curando la mia cara parente (a cui chiedo umilmente scusa), ma credo che piu' che una mancanza di fiducia nei loro confronti, cio' che mi ha spinto a scrivere in questo forum e' l'insicurezza, l'impotenza e la disperazione che colpisce noi familiari, di fronte a certe malattie.
Vi ringrazio ancora il vostro aiuto e vi porgo i miei piu' cordiali saluti.
P.S. Naturalmente chiunque voglia continuare a dare un suo contributo anche solo morale a questo forum, sara' il benvenuto.
[#5]
Utente
Gentili dottori,
mia cugina ha terminato l'ultima seduta di radioterapia
un paio di mesi fa.
Il mese scorso ha fatto una tac con contrasto su tutto il corpo e successivamente una risonanza magnatetica con contrasto della testa del collo ed entrambe hanno dato esito negativo.
A questo punto il chirurgo ha detto che anche se il tumore
adesso e' scomparso, mia cugina dovra' essere sottoposta
comunque ad un nuovo intervento per lo svuotamento linfonodale della gola (entrambi i lati).
Il fatto e' che lui ritiene di effettuare questo intervento tra 6 mesi, visto che le cure che ha sostenuto la mia congiunta sono state molto debilitanti.
Nel frattempo dovrebbe riprendere la cura a base di anticorpi (antirumorali)
Informato della cosa, il suo medico di famiglia le ha suggerito di richiedere un consulto a qualche altro specialista, in quanto ritiene pericoloso aspettare tanto tempo, visto che la malattia ha un alto tasso di recidivita', e che l'intervento sopra citato puo' abbassare tale rischio.
Chiedo quindi un vostro parere al rigurdo, premetto che mia cugina ha una grandissima fiducia nei medici che la stanno curando e che non vorrebbe rivolgersi ad altri esperti, pero' la madre e noi parenti, ci siamo subito
allarmati.
Cordiali saluti.
mia cugina ha terminato l'ultima seduta di radioterapia
un paio di mesi fa.
Il mese scorso ha fatto una tac con contrasto su tutto il corpo e successivamente una risonanza magnatetica con contrasto della testa del collo ed entrambe hanno dato esito negativo.
A questo punto il chirurgo ha detto che anche se il tumore
adesso e' scomparso, mia cugina dovra' essere sottoposta
comunque ad un nuovo intervento per lo svuotamento linfonodale della gola (entrambi i lati).
Il fatto e' che lui ritiene di effettuare questo intervento tra 6 mesi, visto che le cure che ha sostenuto la mia congiunta sono state molto debilitanti.
Nel frattempo dovrebbe riprendere la cura a base di anticorpi (antirumorali)
Informato della cosa, il suo medico di famiglia le ha suggerito di richiedere un consulto a qualche altro specialista, in quanto ritiene pericoloso aspettare tanto tempo, visto che la malattia ha un alto tasso di recidivita', e che l'intervento sopra citato puo' abbassare tale rischio.
Chiedo quindi un vostro parere al rigurdo, premetto che mia cugina ha una grandissima fiducia nei medici che la stanno curando e che non vorrebbe rivolgersi ad altri esperti, pero' la madre e noi parenti, ci siamo subito
allarmati.
Cordiali saluti.
[#6]
Un altro parere lo consiglio anche io ai i miei assistiti, quando hanno molti dubbi sull'iterdiagnostico-teraputico da iniziare. Serve a chiarire, confermando quanto già prescritto, o aprendo anche a nuove strade..
Nessuno ha certezze assolute in questo ambito, quindi meglio sentire più voci e lasciare al paziente decidere.
Nessuno ha certezze assolute in questo ambito, quindi meglio sentire più voci e lasciare al paziente decidere.
[#7]
Utente
Egregio Dott. Alongi la ringrazio per il suo contributo.
In effetti mi piacerbbe sapere anche cosa ne pensa lei, se
e' il caso di aspettare tanto tempo o sarebbe piu' opportuno
intervenire prima, o ancora se e' davvero necessario l'intervento di svuotamento.
Ci rendiamo conto (io, mia zia e gli altri miei cugini), che
dare un parere a distanza su una paziente che non conosce e di cui non puo' valutare le reali condizioni fisiche e'
difficile, per cui magari potrebbe dirci solo quale e' la
prassi in linea di massima in questi casi.
In ogni caso, la saluto e la ringrazio ancora per la sua
disponibilita'.
In effetti mi piacerbbe sapere anche cosa ne pensa lei, se
e' il caso di aspettare tanto tempo o sarebbe piu' opportuno
intervenire prima, o ancora se e' davvero necessario l'intervento di svuotamento.
Ci rendiamo conto (io, mia zia e gli altri miei cugini), che
dare un parere a distanza su una paziente che non conosce e di cui non puo' valutare le reali condizioni fisiche e'
difficile, per cui magari potrebbe dirci solo quale e' la
prassi in linea di massima in questi casi.
In ogni caso, la saluto e la ringrazio ancora per la sua
disponibilita'.
[#8]
Utente
Egregio Dott. Alongi la ringrazio per il suo contributo.
In effetti mi piacerbbe sapere anche cosa ne pensa lei, se
e' il caso di aspettare tanto tempo o sarebbe piu' opportuno
intervenire prima, o ancora se e' davvero necessario l'intervento di svuotamento.
Ci rendiamo conto (io, mia zia e gli altri miei cugini), che
dare un parere a distanza su una paziente che non conosce e di cui non puo' valutare le reali condizioni fisiche e'
difficile, per cui magari potrebbe dirci solo quale e' la
prassi in linea di massima in questi casi.
In ogni caso, la saluto e la ringrazio ancora per la sua
disponibilita'.
In effetti mi piacerbbe sapere anche cosa ne pensa lei, se
e' il caso di aspettare tanto tempo o sarebbe piu' opportuno
intervenire prima, o ancora se e' davvero necessario l'intervento di svuotamento.
Ci rendiamo conto (io, mia zia e gli altri miei cugini), che
dare un parere a distanza su una paziente che non conosce e di cui non puo' valutare le reali condizioni fisiche e'
difficile, per cui magari potrebbe dirci solo quale e' la
prassi in linea di massima in questi casi.
In ogni caso, la saluto e la ringrazio ancora per la sua
disponibilita'.
[#9]
Utente
Salve, volevo aggiornare la situazione.
Mia cugina ha terminato l'iter terapeutico da piu' di un anno, ha fatto l'intervento di svuotamento e ha fatto piu' di un controllo tra cui TAC total body con cotrasto che hanno sempre dato esito negativo.
L'ultima tac pero' eseguita un paio di settimane fa, pur dando esito negativo alla patologia curata .. ha evidenziato
i seguenti punti:
- Piccolo nucleo calcico al quarto segmento epatico
- Piccolo nucleo calcico al lobo caudato
L'oncologo che ha in cura mia cugina l'ha rassicurata sul fatto che si trattasse di semplici calcoli che non hanno nulla a che vedere con la malattia ...invitandola a farsi vedere dal suo medico curante per curare questi calcoli.
In effetti ha escluso che si potesse trattare di qualche recidiva a distanza della malattia, prenotandole i soliti controlli (TAC ecc) fra 6 mesi, come da routine.
Visto la nostra ignoranza e la nostra preoccupazione, vi chiedo ai gentili dottori se anche voi pensate che siano semplici calcoli oppure e' il caso di preoccuparsi e fare
ulteriori controlli ??
Mia cugina ha terminato l'iter terapeutico da piu' di un anno, ha fatto l'intervento di svuotamento e ha fatto piu' di un controllo tra cui TAC total body con cotrasto che hanno sempre dato esito negativo.
L'ultima tac pero' eseguita un paio di settimane fa, pur dando esito negativo alla patologia curata .. ha evidenziato
i seguenti punti:
- Piccolo nucleo calcico al quarto segmento epatico
- Piccolo nucleo calcico al lobo caudato
L'oncologo che ha in cura mia cugina l'ha rassicurata sul fatto che si trattasse di semplici calcoli che non hanno nulla a che vedere con la malattia ...invitandola a farsi vedere dal suo medico curante per curare questi calcoli.
In effetti ha escluso che si potesse trattare di qualche recidiva a distanza della malattia, prenotandole i soliti controlli (TAC ecc) fra 6 mesi, come da routine.
Visto la nostra ignoranza e la nostra preoccupazione, vi chiedo ai gentili dottori se anche voi pensate che siano semplici calcoli oppure e' il caso di preoccuparsi e fare
ulteriori controlli ??
[#10]
A mio avviso, da quanto riporterebbe la parte del referto che ci scrive, non c'è da preoccuparsi e non dovrebbe esserci nessuna correlazione con la malattia tumorale. Ne parli comunque con i medici che la seguono e possono contestualizzare meglio il referto vedendo le immagini e conoscendo nel dettaglio la storia.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 10.9k visite dal 17/12/2008.
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