Tumore allo stomaco, ulcera perforata

Gentili dottori,
Vorrei chiedere un consiglio per una persona a me cara, donna di 35 anni.
L'anno scorso è stata curata con il Cyber Knife e chemioterapia per un glioblastoma, un paio di mesi fa il tumore si è ripresentato ed è stato trattato con il Truebeam, alla fine della cura è stato dichiarato in remissione totale, avrebbe dovuto poi fare un ciclo di chemio ma da circa 10 giorni, in seguito ad una gastroscopia, è stata riscontrata un'ulcera perforata (probabilmente causata dai farmaci anti infiammatori presi nei mesi scorsi) ed un tumore allo stomaco, cresciuto in poche settimane.
Le è stato detto che non è possibile operare al momento e non è possibile alcun tipo di trattamento per il pericolo di emorragia e anche perchè il tumore potrebbe rilasciare cellule malate che andrebbero in circolo per l'organismo.
Tutto quello che si può fare è curare l'ulcera con Antra e aspettare un paio di mesi. Il problema è che in due mesi il tumore che sembra abbastanza aggressivo andrá avanti e sará troppo tardi per fare qualcosa.
Vista quest'ennesima brutta notizia ha consultato un altro dottore che è primario di chirurgia, il quale, dopo essersi consultato con un oncologo è arrivato alla stessa conclusione: se la signora è ancora viva tra un paio di mesi si potrá parlare di operazione...

Ma è proprio cosí che deve andare? Non si puó fare altro?
Vorrei sentire un altro parere, certo non qui sul sito, a distanza e senza i dettagli degli accertamenti. Magari potreste consigliarmi un centro specializzato al quale rivolgerci? Che cosa possiamo fare?

Grazie
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 96
Gentile signore tenga presente che dare giudizi su situazioni del genre è molto difficile. Se i suoi medici a Napoli si sono espressi in questo modo, vuol dire che ritengono che la situazione della signora sia così grave che non avrebbe senso affrontare un rischio chirurgico (asportazione di parte o di tutto lo stomaco, delle ghiandole che stanno intorno). ovviamente in termini generali sarebbe invece opportuno operare per evitare l'emorragia e la diffusione delle cellule tumorali. Quindi proprio per il motivo per cui i suoi medici dicono che non dovrebbe operarsi. peraltro se dicono che se tra due mesi sarà ancora viva ci si penserà, vuol dire che nella loro mente il giudizio clinico sulle possibilità che la signori possa superare questo periodo di tempo sono molto scarse. Quindi eventualmente dato che dovrebbe essere andata a Milano all'Humanitas per fare il Truebeam, chieda un consulto ai chirurghi milanesi sulla situazione clinica.
cari saluti
Gerunda

Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia

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Utente
Utente
Professore, grazie di cuore per il tempo che ci ha dedicato, con il Truebeam è stata curata a Napoli, quindi potremmo andare a Milano ma anche altrove, ci consiglia comunque di provare all'Humanitas?
Grazie ancora!
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 96
Gentile signore pensavo che il Truebeam fosse solo a Milano e non fosse ancora arrivato a Napoli. Penso che se vuole andare a Milano sua meglio andare all’istituto oncologico europeo ( IEO) . In quella sede può senza dubbio trovare dei pareri ragionevoli. Cari saluti
Gerunda