Terapia medica post intervento chirurgico
sono una donna di 40 anni che in data 16/09/08 ha subito un intervento alla mammella sx per l'asportazione di un nodulo. Dall'esame ist.: Resecato di cm. 5.5x4.5x3 sede di carc. duttale infiltrante a componente intraduttale predominante di tipo prevalentemente solido e comedonico: area invasiva di cm. 0,2 su area totale di cm. 2,5. Restante parenchima mastopatico con aree di adenosi florida e sclerosante, iperplasia duttale e iperplasia fibroadenomatoide. La componente in situ si estende focalmente ad un margine di resezione. Tratto di cute (cm. 3,7x1)compreso nel resecato indenne. Cat. UICC: G2, pT1a. CARATT. IMMUNOISTOCHIMICA DEI RECETTORI PER ESTROGENO E PROGESTERONE: ER 70% delle cell. neoplastiche PgR 70%delle cell. neoplastiche.
Nel campione di tumore selezionato la frazione proliferante (Ki67) è pari al 20-30% della popolazione cellulare neoplastica. Si riscontra una immuno-reattività di membrana per antisiero policlonale Her2/Neu intensa e completa nel 30% delle cellule neoplastiche. MAGS<30. Il linfonodo sentinella, successivamente aportato con un secondo intervento (5/11/08) ha dato il seguente risultato: A. Pervenuti 4 resecati di dim. max comprese tra cm. 1,ex1,5 e cm. 1,5x1, costituiti in parte da tessuto fibroadiposo ed in parte da parenchima mammario sede di adenosi florida e sclerosante e focale iperplasia duttale. Uno dei resecati in esame comprende linfonodo di cm. 0,7. Nelle sezioni allestite si osserva iperplasia linfoistiocitaria.
B. Resecato di cm. 1,2x1 comprendente linfonodo di cm. 0,8. Nelle sezioni allestite si osserva iperplasia linfoistiocitaria.
Alla luce dei seguenti esami il chirurgo mi ha prescritto un ciclo di radioterapia associata alla ormonoterapia per 18 mesi con Enantone fiale 3,75 mg + KEFFER 20 (?) 1 compr. al giorno. Da un secondo consulto invece mi è stato proposto in aggiunta alla terapia già citata l'ERCEPTIN e facoltativamente sei cicli di chemio. Rilevata la palese differenza tra le due terapie propostemi, chiedo un V/s parere. Un sentito ringraziamento. Saluti
Nel campione di tumore selezionato la frazione proliferante (Ki67) è pari al 20-30% della popolazione cellulare neoplastica. Si riscontra una immuno-reattività di membrana per antisiero policlonale Her2/Neu intensa e completa nel 30% delle cellule neoplastiche. MAGS<30. Il linfonodo sentinella, successivamente aportato con un secondo intervento (5/11/08) ha dato il seguente risultato: A. Pervenuti 4 resecati di dim. max comprese tra cm. 1,ex1,5 e cm. 1,5x1, costituiti in parte da tessuto fibroadiposo ed in parte da parenchima mammario sede di adenosi florida e sclerosante e focale iperplasia duttale. Uno dei resecati in esame comprende linfonodo di cm. 0,7. Nelle sezioni allestite si osserva iperplasia linfoistiocitaria.
B. Resecato di cm. 1,2x1 comprendente linfonodo di cm. 0,8. Nelle sezioni allestite si osserva iperplasia linfoistiocitaria.
Alla luce dei seguenti esami il chirurgo mi ha prescritto un ciclo di radioterapia associata alla ormonoterapia per 18 mesi con Enantone fiale 3,75 mg + KEFFER 20 (?) 1 compr. al giorno. Da un secondo consulto invece mi è stato proposto in aggiunta alla terapia già citata l'ERCEPTIN e facoltativamente sei cicli di chemio. Rilevata la palese differenza tra le due terapie propostemi, chiedo un V/s parere. Un sentito ringraziamento. Saluti
[#1]
Cara Amica,
io propendo senza dubbio per l'ipotesi 6 cicli di chemioterapia + herceptin + radioterapia + ormonoterapia successiva. Il coinvolgimento di un margine inoltre forse meritava anche un allargamento chirurgico. La giovane età e le caratteristiche istologiche non consentono a mio avviso di essere "morbidi".
Sempre a disposizione
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
io propendo senza dubbio per l'ipotesi 6 cicli di chemioterapia + herceptin + radioterapia + ormonoterapia successiva. Il coinvolgimento di un margine inoltre forse meritava anche un allargamento chirurgico. La giovane età e le caratteristiche istologiche non consentono a mio avviso di essere "morbidi".
Sempre a disposizione
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Utente
Gent.mo Dr. Pastore, la ringrazio sentitamente per l'attenzione che ha voluto dedicarmi. Approfitto della sua cortesia per sollevare un quesito. L'oncologo che mi ha proposto la terapia che Lei ha pienamente condiviso, ha aggiunto alla terapia in questione i sei cicli di chemio, per abbattere un ulteriore 2-3% di rischio di recidive. Lo stesso oncologo ha pertanto chiarito che la terapia senza chemio è abbastanza valida e che la decisione se farla o meno debba essere presa insieme paziente-medico. Considerato che negli ultimi tre anni sono stata afflitta da una colite cronica (con due colonscopie, un clisma del tenue ed una gastro sono stati esclusi Morbo di Krohn e Colite linfocitica)che mi ha fatto perdere peso (da 54 kg. a 47 kg. oggi 49 kg.), ho paura che la chemio possa causarmi ulteriori problemi in aggiunta a quelli descritti. Alla luce di quanto esposto, Le chiedo se la percetuale di copertura dal rischio è corretta e se a Suo avviso la chemio nel mio caso sia indispensabile. Nel salutarla, La ringrazio nuovamente e Le porgo gli auguri di Buone Feste.
[#3]
Sinceramente concordo con i colleghi sia Palermitani che con il collega Pastore, in considerazione della sua età.
Concordo anche con la possibilità di un allargamento chirurgico, visto il margine positivo, ma a maggior ragione se ciò non venisse fatto demandando la sterilizzazione alla radioterapia, ancor di più insisterei per la chemio.
Concordo anche con la possibilità di un allargamento chirurgico, visto il margine positivo, ma a maggior ragione se ciò non venisse fatto demandando la sterilizzazione alla radioterapia, ancor di più insisterei per la chemio.
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.4k visite dal 08/12/2008.
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