Macchia nera cervelletto
Gentilissimi dottori, chiedo un vostro illustre parere sulla situazione che vado a descrivervi.
Una mia carissima amica, nella notte tra mercoledi 3 e giovedi 4 dicembre, è stata colta da vomiti continui e rigidità articolare, soprattutto alle gambe, non riusciva quindi a muoversi bene e a stare in piedi in maniera adeguata.
E stata accompagnata dai genitori all'ospedale oncologico di Cagliari dove è stata sottoposta ad una tac.
Venerdì 5 dicembre, a fine mattinata, è stata prontamente avvertita di andare a ritirare l'esito di questa tac.
Purtroppo l'esame ha evidenziato una macchia nera in corrispondenza del cervelletto e pertanto è stata rinviata a giovedì 11 dicembre per iniziare gli accertamenti del caso.
Vorrei gentilmente sapere da voi quale potrebbe essere la causa di questa macchia nera al cervelletto, che cosa comporta per la paziente, se si tratta di formazione di metastasi o se potrebbe avere altre origini, come può essere eliminata, quali sono le cure più idonee, che possibilità ci sono di guarire perfettamente o nel caso se ci sono pericoli per la sua vita e in questo caso quale potrebbe essere la percentuale sopravivenza.
Nel ringraziarvi anticipatamente per la vostra cortese risposta, porgo i più cordiali saluti.
Una mia carissima amica, nella notte tra mercoledi 3 e giovedi 4 dicembre, è stata colta da vomiti continui e rigidità articolare, soprattutto alle gambe, non riusciva quindi a muoversi bene e a stare in piedi in maniera adeguata.
E stata accompagnata dai genitori all'ospedale oncologico di Cagliari dove è stata sottoposta ad una tac.
Venerdì 5 dicembre, a fine mattinata, è stata prontamente avvertita di andare a ritirare l'esito di questa tac.
Purtroppo l'esame ha evidenziato una macchia nera in corrispondenza del cervelletto e pertanto è stata rinviata a giovedì 11 dicembre per iniziare gli accertamenti del caso.
Vorrei gentilmente sapere da voi quale potrebbe essere la causa di questa macchia nera al cervelletto, che cosa comporta per la paziente, se si tratta di formazione di metastasi o se potrebbe avere altre origini, come può essere eliminata, quali sono le cure più idonee, che possibilità ci sono di guarire perfettamente o nel caso se ci sono pericoli per la sua vita e in questo caso quale potrebbe essere la percentuale sopravivenza.
Nel ringraziarvi anticipatamente per la vostra cortese risposta, porgo i più cordiali saluti.
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Gentile Utente,
occorrerebbe un indovino per rispondere a questi quesiti. Purtroppo gli elementi ad ora a disposizione sono assai scarsi e non avendo neanche la possibilità di visionare le immagini TC si può solo brancolare nel buio. A mio avviso dovrebbe ora eseguire una RMN dell'encefalo per meglio caratterizzare la lesione (che potrebbe anche essere di origine vascolare). In ultimo nel dubbio appare indicata una biopsia. Prelevando un quantitativo di tessuto è possibile determinare l'origine della lesione.
Resto a disposizione in ogni caso.
un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
occorrerebbe un indovino per rispondere a questi quesiti. Purtroppo gli elementi ad ora a disposizione sono assai scarsi e non avendo neanche la possibilità di visionare le immagini TC si può solo brancolare nel buio. A mio avviso dovrebbe ora eseguire una RMN dell'encefalo per meglio caratterizzare la lesione (che potrebbe anche essere di origine vascolare). In ultimo nel dubbio appare indicata una biopsia. Prelevando un quantitativo di tessuto è possibile determinare l'origine della lesione.
Resto a disposizione in ogni caso.
un caro saluto
Carlo Pastore
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Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 13.2k visite dal 07/12/2008.
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