K rene e sospetto secondarismo osseo

Buongiorno,

Sono già stato presente su queste pagine in quanto mio padre, di anni 65, è stato recentemente operato per la rimozione di una singola metastasi polmonare da K renale che alla diagnosi era un pT3aN0M0 e Furhman 2/3. Avevo comunicato in particolare con lo stimato Dr. Gerunda.

A seguito di follow up eseguito da poco mentre si evidenzia una situazione addominale e toracica stabile (no nuove lesioni), è stata individuata un possibile secondarismo osseo. Riporto il referto per intero.

TC TORACE E ADDOME CON E SENZA MDC

Esame eseguito prima e dopo somministrazione ev di mdc (Iopamiro370, 120ml).

TORACE

Si confronta con precedente del 28/4/2017.
Invariati gli esiti di lobectomia inferiore sinistra.
Invariato il nodulo di 7mm al passaggio segmento anteriore del lobo superiore dx e
segmento laterale del lobo medio.
Non comparsa di lesioni secondarie nel parenchima polmonare.
Pervie trachea e le diramazioni bronchiali fin dove esplorabili.
Non versamento pleurico.
Non adenopatie ilo-mediastiniche o ascellari.
Due formazioni ovalari ipodense nel lobo tiroideo destro, la maggiore di circa 1cm,
utile valutazione ecografica se non ancora eseguita.
Invariato il resto.

ADDOME

Esiti di nefrosurrenectomia sinistra.
Non segni di recidivain loggia renale disabitata né adenopatie locoregionali .
Fegato di dimensioni nei limiti con struttura omogenea e contorni regolari.
Nella porzione più caudale della VI segmento si riconosce formazione nodulare di
3mm iperdensa in tutte le fasi dello studio, da riferire ad angioma capillare .
Poco caudalmente ipodensità di 1cm dotata di globular enhancement periferico da
riferire anch'esso ad angioma cavernoso tipico.
Non altre lesioni focali nel parenchima epatico.
Nella norma la colecisti. Non dilatate le vie biliari.
Pervio l'asse venoso spleno-porto-mesenterico.
Non lesioni da riferire a localizzazioni secondarie di milza (diametro bipolare di 11cm
con milza accessoria di 1cm in prossimità dell'ilo), pancreas, surrene e rene dx.
Non dilatate le vie escretrici urinarie.
Vescica ben distesa senza lesioni aggettanti nel lume e con diverticolo della parete
postero-laterale sin a livello del III inferiore. Essa è improntata a livello del pavimento
dalla prostata aumentata di dimensioni (diametro trasverso di 6,1cm).
Non versamento endoaddominale.
Non adenopatie intra o retroperitoneali.
Invariato il resto.

Nelle ricostruzioni con algoritmo per osso si osserva lesione sostitutiva di circa 30 x 17
mm in corrispondenza dell'arco di riflessione della VII costa destra, verosimili esiti di frattura all'arco di riflessione della settima costa a sinistra e all'arco anteriore della VI
costa a sinistra.
Piccola areola di rarefazione ossea di 13 mm si riconosce in corrispondenza dell'arco
posteriore della VIII costa destra.
Pressoché invariati i restanti rilievi.
Conclusione: sospetta lesione secondaria costale destra

Quale è l'approccio migliore a vostro parere? chirurgico?
[#1]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64
Intanto verificare che non abbia avuto traumi; secondo farei una scintigrafia ossea per avere un quadro chiaro di tutto lo scheletro.
Poi sotto guida dell'oncologo valuterei per trattamenti sia loco regionali (se sintomatici) che sistemici.

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

[#2]
Utente
Utente
Grazie Dottore,

Siamo stati giusto ieri da oncologo e radioterapista che hanno concordato il seguente approccio:

- Per ora non c'è bisogno di terapia sistemica, in quanto siamo in presenza di una lesione unica alla costola dx e non è giustificato l'utilizzo di una terapia (immunoterapia) che comunque ha effetti "pesanti" sul fisico.

- Venerdì si effettuerà scintigrafia ossea per accertarsi che non ci siano altre lesioni non viste dalla TAC. L'oncologo sostiene che non si aspetta "sorprese" in quanto la TAC vede praticamente tutte le ossa maggiori, ma sempre meglio farla.

- La radioterapia, contrariamente a quanto si pensi, ha effetto anche sul ca renale e in particolare sulle ossa, se mirata e ben dosata (dosi maggiori) ed è la terapia più adatta in questo caso anche con approccio potenzialmente curativo, essendo una lesione unica e di dimensioni non eccessive.

- Si opterà per una radioterapia o 6/36 (se lesione unica) o, in alternativa 3/30. Si effettuerà una TAC prima della stessa per valutare bene l'area di intervento (le costole si muovono e sono difficile da "prendere")

- Oltre alla radio si effettuerà una terapia medica a base di calcio (quotidiana) e di denosumab (ogni 28 giorni).

Che ne pensa?
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