A questo punto l'oncologo ha ritenuto opportuno trattare mamma con altri 3 cicli di chemioterapia
Egr. Dottori
A gennaio 08 è stato diagnosticato a mia madre un microcitoma al polmone sx ("massa ileare che ostruisce il bronco lombare inferiore ed infiltra ampiamente il mediastino avvolgendo il ramo inferiore dell'arteria polmonare") che da successive indagini risultava circoscritto all'organo.
L'oncologo ha ritenuto opportuno trattare mamma con 3 cicli di Vp16+CDDP (30/01/08; 22/01/08; 17/03/08) e successivamenete far ripetere la TAC totalbody.
Il risultato di questo esame ha evidenziato una grossa riduzione della massa (35mm x 30mm) che ha spinto il medico a consigliare solo un ulteriore ciclo chemioterapico (effettuato con CBDCA+Vp16 causa ototossicità avvertita da mamma con il CDDP) ed ad associare una radioterapia polmonare ed encefalica.
Al controllo di settembre 08 è stata riscontrata una metastasi al cervello ed una ripresa della malattia a livello polmonare.
A questo punto l'oncologo ha ritenuto opportuno trattare mamma con altri 3 cicli di chemioterapia (HYCAMTIN) solo che dopo il secondo abbiamo dovuto sospendere perchè i valori del GTP/GOT erano elevatissimi.
Allarmati abbiamo ripetutuo la tac che ha messo in luce un ulteriore aumento della massa polmonare e anche delle metastasi al fegato.
Vi chiedo se abbiamo ancora qualche strada da percorrere dato che ho letto su vari siti di sperimentazioni con nuovi farmaci su pazienti con microcitoma con metastasi? In più volevo sapere, secondo voi, come mai il nostro oncologo ha ritenuto soddisfaciente solo 3+1 cicli di chemio con cisplatino quando tutti i protocolli prevedono 6 cicli?
Sicuro di una vostra risposta vi porgo i più cordiali saluti.
Bruno
A gennaio 08 è stato diagnosticato a mia madre un microcitoma al polmone sx ("massa ileare che ostruisce il bronco lombare inferiore ed infiltra ampiamente il mediastino avvolgendo il ramo inferiore dell'arteria polmonare") che da successive indagini risultava circoscritto all'organo.
L'oncologo ha ritenuto opportuno trattare mamma con 3 cicli di Vp16+CDDP (30/01/08; 22/01/08; 17/03/08) e successivamenete far ripetere la TAC totalbody.
Il risultato di questo esame ha evidenziato una grossa riduzione della massa (35mm x 30mm) che ha spinto il medico a consigliare solo un ulteriore ciclo chemioterapico (effettuato con CBDCA+Vp16 causa ototossicità avvertita da mamma con il CDDP) ed ad associare una radioterapia polmonare ed encefalica.
Al controllo di settembre 08 è stata riscontrata una metastasi al cervello ed una ripresa della malattia a livello polmonare.
A questo punto l'oncologo ha ritenuto opportuno trattare mamma con altri 3 cicli di chemioterapia (HYCAMTIN) solo che dopo il secondo abbiamo dovuto sospendere perchè i valori del GTP/GOT erano elevatissimi.
Allarmati abbiamo ripetutuo la tac che ha messo in luce un ulteriore aumento della massa polmonare e anche delle metastasi al fegato.
Vi chiedo se abbiamo ancora qualche strada da percorrere dato che ho letto su vari siti di sperimentazioni con nuovi farmaci su pazienti con microcitoma con metastasi? In più volevo sapere, secondo voi, come mai il nostro oncologo ha ritenuto soddisfaciente solo 3+1 cicli di chemio con cisplatino quando tutti i protocolli prevedono 6 cicli?
Sicuro di una vostra risposta vi porgo i più cordiali saluti.
Bruno
[#1]
Caro Bruno,
alla domanda 3+1... francamente... non ti so rispondere.. io direi che sarebbe opportuno chiederlo al collega che ha seguito mamma... ci sarà sicuramente una motivazione valida. Attualmente si potrebbe tentare una nuova terapia con antracicline (epirubicina o doxorubicina) abbinata magari all'irinotecan. Inoltre direi che sarebbe opportuno un dosaggio della cromogranina a per verificare se vi è componente neuroendocrina e se vi è spazio per una terapia aggiuntiva con octreotide.
Resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
alla domanda 3+1... francamente... non ti so rispondere.. io direi che sarebbe opportuno chiederlo al collega che ha seguito mamma... ci sarà sicuramente una motivazione valida. Attualmente si potrebbe tentare una nuova terapia con antracicline (epirubicina o doxorubicina) abbinata magari all'irinotecan. Inoltre direi che sarebbe opportuno un dosaggio della cromogranina a per verificare se vi è componente neuroendocrina e se vi è spazio per una terapia aggiuntiva con octreotide.
Resto a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
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Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
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