Adenocarcinoma del grosso intestino
Buongiorno a tutti,
Scrivo per un consulto in merito alla situazione di mia madre (60 anni), (abitiamo in regioni diverse e non ho modo di parlare direttamente con i medici che l'hanno in cura...)
Riporto quanto scritto sulla consulenza oncologica:
il 24 aprile 2017 è stata sottoposta ad Emicolectomia sin. estesa al retto alto con linfoadenectomia loco-regionale ed omentectomia subtotale con anastomosi colon-rettale per" Adenocarcinoma moderatamente-scarsamente differenziato G2-G3 del grosso intestino ulcerato ed infiltrante la parete a tutto spessore fino a giungere in stretta prossimità della tonaca sierosa. Budding di alto grado. Metastasi in 3/14 linfonodi esaminati, omento libero da infiltrazione neoplastica".
La stadiazione con TAC tb cmdc non evidenzia lesioni all'encefalo;
al torace millimetrici noduli parenchimali sub pleurici al LS al LM e al LI di dx; non evidenti alterazioni nodulari a sin.
In addome fegato disomogenea per la presenza di alcune piccole focalità nodulari iperdense in entrambi i lobi...
formazione ipodensa del VI S di 4 mm di diametro non meglio caratterizzabile per le esigue dimensioni...
utero aumentato di volume a struttura disomogenea per la presenza di alcune aree ipodense del collo e del corpo...
Conclusioni: adenocarcinoma del colon sin pT3 N1b M0, G2-3- Stadio IIIB DUKES C.
il 12 luglio mia madre ha cominciato la chemioterapia folfox4, 12 cicli .
Mi chiedo se la terapia non sia iniziata troppo tardi....è una terapia molto forte? è la terapia giusta?
Potreste spiegarmi meglio cosa sono questi noduli al torace e al fegato? sono legati al tumore ? cos'è questa formazione ipodensa? In generale cosa dobbiamo aspettarci?che probabilità di guarigione ha mia madre?
Grazie a chi vorrà chiarirmi le idee...e illustrarmi meglio la situazione
Scrivo per un consulto in merito alla situazione di mia madre (60 anni), (abitiamo in regioni diverse e non ho modo di parlare direttamente con i medici che l'hanno in cura...)
Riporto quanto scritto sulla consulenza oncologica:
il 24 aprile 2017 è stata sottoposta ad Emicolectomia sin. estesa al retto alto con linfoadenectomia loco-regionale ed omentectomia subtotale con anastomosi colon-rettale per" Adenocarcinoma moderatamente-scarsamente differenziato G2-G3 del grosso intestino ulcerato ed infiltrante la parete a tutto spessore fino a giungere in stretta prossimità della tonaca sierosa. Budding di alto grado. Metastasi in 3/14 linfonodi esaminati, omento libero da infiltrazione neoplastica".
La stadiazione con TAC tb cmdc non evidenzia lesioni all'encefalo;
al torace millimetrici noduli parenchimali sub pleurici al LS al LM e al LI di dx; non evidenti alterazioni nodulari a sin.
In addome fegato disomogenea per la presenza di alcune piccole focalità nodulari iperdense in entrambi i lobi...
formazione ipodensa del VI S di 4 mm di diametro non meglio caratterizzabile per le esigue dimensioni...
utero aumentato di volume a struttura disomogenea per la presenza di alcune aree ipodense del collo e del corpo...
Conclusioni: adenocarcinoma del colon sin pT3 N1b M0, G2-3- Stadio IIIB DUKES C.
il 12 luglio mia madre ha cominciato la chemioterapia folfox4, 12 cicli .
Mi chiedo se la terapia non sia iniziata troppo tardi....è una terapia molto forte? è la terapia giusta?
Potreste spiegarmi meglio cosa sono questi noduli al torace e al fegato? sono legati al tumore ? cos'è questa formazione ipodensa? In generale cosa dobbiamo aspettarci?che probabilità di guarigione ha mia madre?
Grazie a chi vorrà chiarirmi le idee...e illustrarmi meglio la situazione
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Gentile signora il tumore della mamma è abbastanza aggressivo (G2-G3) e ha un rischio di sviluppare metastasi in altri organi (specialmente fegato e polmoni) perche ha aggregati tumorali già oltre il tumore principale (Budding di alto grado ed infiltrazione di alcuni linfonodi). Inoltre il tumore è penetrato a tutto spessore nell'intestino fino a giungere quasi fuori. Sicuramente sarebbe stato meglio che la chemioterapia la avesse iniziata a maggio, ma probabilmente c'erano problemi organizzativi di qualche genere che non lo hanno permesso. I noduli presenti nei polmoni e le aree disomogenee nel fegato sono sospette perchè non sappiamo se erano presenti prima dell'intervento e siccome sono molto piccole è difficile fare una diagnosi certa al momento attuale. Sarebbe utile sapere se i marcatori sono normali o elevati (CEA e Ca 19-9). Dopo tre mesi di chemioterapia (va bene il protocollo) si dovrà fare una TAC di controllo e li si vedrà se vi sono metastasi o no. Mi faccia sapere. cari saluti
Gerunda
Gerunda
Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.2k visite dal 19/07/2017.
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