E' stato aspirato due volte liquido giallo citrino nel quale venivano identificate cellule

Buongiorno,ho bisogno di sottoporVi il caso di mio suocero, di anni 79, abitante a Roma, dimesso dall'Ospedale Forlanini di Roma, in data 28 novembre, con la seguente diagnosi:

adenocarcinoma polmonare destro con versamento pleurico citologicamente positivo identificato come T4N2M0.
Era stato ricoverato per febbre e toracoalgia destra associata a riscontro radiologico di versamento plurico massivo a destra.
Durante la degenza è stato sottoposto ad una TC total body che rivelava un abbondante versamento pleurico dx con subatelettasia parenchimale lobo medio ed inferiore. Nessun'altra lesione, organi in sede. Alcune formazioni linfonodali in sede paratracheale dx.
La successiva broncoscopia parla di marcata stenosi dei bronchi lobari superiore e medio .
E' stato aspirato due volte liquido giallo citrino nel quale venivano identificate cellule neoplastiche da adenocarcinoma.

A parte diabete mellito e ipertensione arteriosa, mio suocero viene definito paziente in buone condizioni fisiche.
Il consulente chirurgo toracico, dopo la seconda toracentesi e dopo aver valutato l'espansibilità del parenchima polmonare, ha confermato di voler procedere ad un intervento chirurgico di talcaggio pleurico. Tale intervento è previsto per il prossimo 3 dicembre.

Non abbiamo indicazioni precise su cosa dovremmo fare successivamente all'intervento. Si è parlato inizialmente di chemioterapia ma al momento delle dimissioni ci pare di aver intuito che la stessa probabilmente non verrà prevista.

Vorrei avere il Vs. parere e siamo disponibili anche a eventuali spostamenti per sottoporVi il paziente.

Vi ringrazio infinitamente per l'attenzione e rimango in attesa di Vs. riscontro.

Sonia de Santis
348 4716261
[#1]
Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133
Gentile Sonia,

mi trovo in accordo con l'intervento di talcaggio. Infatti tale intervento consentirà di evitare il riformarsi del versamento pleurico ed eviterà che esso diventi imponente. Occorrerebbe verificare con una TC total body se vi sono altre sedi di malattia nell'organismo ed anche con una scintigrafia ossea verificare se vi è coinvolgimento dello scheletro. Questo per programmare un trattamento chemioterapico il più mirato ed il meno disturbante possibile. Anche se le prospettive di guarigione sono purtroppo minime, è possibile tentare di contenere la malattia per diminuirne i sintomi e garantore una qualità di vita il migliore possibile.

Resto a disposizione, un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

[#2]
Utente
Utente
Egr. Dott. Pastore,
La ringrazio infinitamente di avermi risposto in maniera così tempestiva.
Purtroppo c'è una novità: questa mattina ci siamo recati ad eseguire un elettrocardiogramma di preparazione all'intervento di talcaggio e purtroppo è stato riscontrato un problema cardiaco che suggerisce di fare degli accertamenti ulteriori prima di poter decidere per il talcaggio.
A giudicare dal respiro, peraltro, ci sembra che ci sia di nuovo affanno e quindi sospettiamo che ci sia di nuovo formazione di liquido. Non crede che sarebbe il caso di avviare intanto la chemioterapia?
Per come stanno le cose quale pensa possa essere l'aspettativa di vita? E che cosa dobbiamo aspettarci nel proseguo della malattia?
La saluto cordialmente.
Sonia
[#3]
Dr. Alessandro D'Angelo Oncologo 2.8k 64
L'età è al limite della trattabilità sistemica, bisognerebbe vedere il paziente e decidere con lui davanti (età anagrafica vs età biologica).
Certo non depone a favore sia le comorbidità (diabete e ipertensione) sia il neo trovato problema cardiaco (di che si tratta?).
Tenga conto che la chemioterapia non è scevra da effetti collaterali.

PS: nella stadiazione è stato studiato anche lo scheletro?

Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)

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