Le ha prescritto una chemioterapia adiuvante
Buongiorno,
mia madre età 63 anni lo scorso febbraio è stato operata poiché le è stato diagnosticato una neoplasia al pancreas. L'intervento chirurgico secondo il parere dei chirurghi stessi e dell'oncologa che l'ha poi seguita è andato bene: hanno asportato gran parte del pancreas e il duodeno. Gli esami istologici non hanno rilevato metastasi e i linfonodi risultavano liberi.
Dopo circa 2 mesi dall'intervento è stata seguita dall'oncologia di Urbino che le ha prescritto una chemioterapia adiuvante a base di Gemgitabina (se non erro) per 6 cicli da 3 sedute ciascuno terminata i primi di ottobre 2008. Mamma ha sopportato abbastanza bene la cura; gli unici effetti sono stati diminuzione delle piastrine e dei globuli bianchi per i quali l'oncologa stessa le ha prescritto delle apposite punture sotto pelle. Alla fine della terapia sono stati rifatti i marker ed erano a valori normalissimi e una TAC dove a parte quello che loro hanno sempre chiamato "residuo chiurugico" non ben definito ci hanno detto che era tutto nella norma.
Ora in prossimità di una prossima ecografia già programmata per il 02 dicembre mamma ha ripetuto gli esami del sangue e purtroppo da questi si è riscontrato un innalzamento del marker CA 19-9 arrivato a 203 (valore più alto di quello che aveva prima di operarsi 175). Ovviamente ciò ci ha allarmato parecchio perché benché tutti ci avessere avvertito di una probabile recidività della malattia non pensavano si potesse ripresentare così in fretta e soprattutto a distanza di 2 mesi dall'ultimo controllo dei Marker e dell'ultima TAC. Siamo quindi preoccupati che forse è stato sottovalutato il dolore alla schiena che mamma continuava ad avere (ma non era circolare come lo sarebbe in questi casi) e inoltre abbiamo sempre tenuto aggiornata l'Oncologa che le ha prescritto delle punture di Voltaren, dei massaggi e una visita ortopedica con tanto di visita per Osteoporosi risultata tutta negativa. A tal punto ci chiediamo cosa sia quel residuo chirurgico che continuava ad essere in ogni TAC ed ecografie fatte durante la chemio....Vi prego datemi qualche spunto il prima possibile. Terrei a precisare che mamma a parte qualche giornata peggiore è tornata alla seminormalità ossia è tornata una casalinga d.o.c. e inoltre ha tanto appettito anche se a volte forse "esagera" con alimenti non proprio adatti alla sua situazione.
Grazie
mia madre età 63 anni lo scorso febbraio è stato operata poiché le è stato diagnosticato una neoplasia al pancreas. L'intervento chirurgico secondo il parere dei chirurghi stessi e dell'oncologa che l'ha poi seguita è andato bene: hanno asportato gran parte del pancreas e il duodeno. Gli esami istologici non hanno rilevato metastasi e i linfonodi risultavano liberi.
Dopo circa 2 mesi dall'intervento è stata seguita dall'oncologia di Urbino che le ha prescritto una chemioterapia adiuvante a base di Gemgitabina (se non erro) per 6 cicli da 3 sedute ciascuno terminata i primi di ottobre 2008. Mamma ha sopportato abbastanza bene la cura; gli unici effetti sono stati diminuzione delle piastrine e dei globuli bianchi per i quali l'oncologa stessa le ha prescritto delle apposite punture sotto pelle. Alla fine della terapia sono stati rifatti i marker ed erano a valori normalissimi e una TAC dove a parte quello che loro hanno sempre chiamato "residuo chiurugico" non ben definito ci hanno detto che era tutto nella norma.
Ora in prossimità di una prossima ecografia già programmata per il 02 dicembre mamma ha ripetuto gli esami del sangue e purtroppo da questi si è riscontrato un innalzamento del marker CA 19-9 arrivato a 203 (valore più alto di quello che aveva prima di operarsi 175). Ovviamente ciò ci ha allarmato parecchio perché benché tutti ci avessere avvertito di una probabile recidività della malattia non pensavano si potesse ripresentare così in fretta e soprattutto a distanza di 2 mesi dall'ultimo controllo dei Marker e dell'ultima TAC. Siamo quindi preoccupati che forse è stato sottovalutato il dolore alla schiena che mamma continuava ad avere (ma non era circolare come lo sarebbe in questi casi) e inoltre abbiamo sempre tenuto aggiornata l'Oncologa che le ha prescritto delle punture di Voltaren, dei massaggi e una visita ortopedica con tanto di visita per Osteoporosi risultata tutta negativa. A tal punto ci chiediamo cosa sia quel residuo chirurgico che continuava ad essere in ogni TAC ed ecografie fatte durante la chemio....Vi prego datemi qualche spunto il prima possibile. Terrei a precisare che mamma a parte qualche giornata peggiore è tornata alla seminormalità ossia è tornata una casalinga d.o.c. e inoltre ha tanto appettito anche se a volte forse "esagera" con alimenti non proprio adatti alla sua situazione.
Grazie
[#1]
Gentile utente,
in attesa dell'esecuzione dell'ecografia addome,si può ipotizzare che il dolore alla schiena ( dorsale ?)sia riferibile alla persistenza del residuo chirurgico che esercita pressione o infiltrazione delle strutture circostanti.Ma la tranquillità della collega oncologa che ha intrapreso terapia con antinfiammatori fa presumere un'esclusione di patologia in atto.
In attesa comunque degli esiti dell'ecografia,
Cordiali saluti
in attesa dell'esecuzione dell'ecografia addome,si può ipotizzare che il dolore alla schiena ( dorsale ?)sia riferibile alla persistenza del residuo chirurgico che esercita pressione o infiltrazione delle strutture circostanti.Ma la tranquillità della collega oncologa che ha intrapreso terapia con antinfiammatori fa presumere un'esclusione di patologia in atto.
In attesa comunque degli esiti dell'ecografia,
Cordiali saluti
Dr.ssa Claudia Baiocchi
[#2]
Ex utente
Intanto grazie per la celere risposta.
Ma lei cosa ne pensa del nuovo valore assunto del CA 19-9, considerato il quadro generale delle condizioni di mamma che ultimamente sembravano "buone"?
Mi faccia sapere il suo parere
Grazie
La terrò poi informata sull'estito dell'ecografia.
Cordiali Saluti
Ma lei cosa ne pensa del nuovo valore assunto del CA 19-9, considerato il quadro generale delle condizioni di mamma che ultimamente sembravano "buone"?
Mi faccia sapere il suo parere
Grazie
La terrò poi informata sull'estito dell'ecografia.
Cordiali Saluti
[#3]
Ex utente
In attesa di fare e avere l'esito dell'ecografia all'addome che mamma avrà appunto martedì, volevo segnalarvi che in questi giorni sta accusando dolori addominali che si spostano a volte anche dietro verso la schiena....per favore datemi un Vostro consulto in merito a ciò e ai valori del CA 19-9 che si sono alzati.
Inoltre vorrei sapere da voi ... nell'eventualità che l'ecografia riscontri ancora questo "residuo chirurgico" è normale che a distanza di 10 mesi dall'intervento ci sia ancora?? Vorrei capire meglio da voi per riuscire eventualmente a porre domande mirate all'oncologa che segue mamma.
Fatemi sapere prima di domani sera se vi è possibile.
Grazie ancora
Saluti
Inoltre vorrei sapere da voi ... nell'eventualità che l'ecografia riscontri ancora questo "residuo chirurgico" è normale che a distanza di 10 mesi dall'intervento ci sia ancora?? Vorrei capire meglio da voi per riuscire eventualmente a porre domande mirate all'oncologa che segue mamma.
Fatemi sapere prima di domani sera se vi è possibile.
Grazie ancora
Saluti
[#4]
Personalmente valuterei d'integrare l'ecografia da subito con una TC che comprenda anche le strutture scheletriche (anche se il tipo di dolore sembra viscerale).
Come le avranno già spiegato, il tumore del pancreas è una brutta bestia oltre che subdola.
Non bagnamoci prima della pioggia, ma stiamo coi piedi ben saldi per terra!!
Ci tenga informati
Come le avranno già spiegato, il tumore del pancreas è una brutta bestia oltre che subdola.
Non bagnamoci prima della pioggia, ma stiamo coi piedi ben saldi per terra!!
Ci tenga informati
Cordiali Saluti
Dr. Alessandro D'Angelo
(email: alessandro.dangelo@grupposamed,com)
[#6]
Ex utente
Oggi abbiamo avuto i risultati dei nuovi valori di CA 19-9 poiché venerdì mamma ha ripetuto l'esame e purtroppo è salito ancora arrivando a 236.
Così tanto in pochissimi giorni....vi prego datemi un riscontro in proposito.
Vorrei prepararmi per domani per capire cosa potrebbe dirmi l'oncologa e quali domande poter eventualmente fare....
Grazie
Saluti
P.s. sappiamo la gravità della situazione ma non riusciamo a realizzarci perché in 2 mesi dall'interruzione della terapia già possano esserci cambiamenti così.....
Così tanto in pochissimi giorni....vi prego datemi un riscontro in proposito.
Vorrei prepararmi per domani per capire cosa potrebbe dirmi l'oncologa e quali domande poter eventualmente fare....
Grazie
Saluti
P.s. sappiamo la gravità della situazione ma non riusciamo a realizzarci perché in 2 mesi dall'interruzione della terapia già possano esserci cambiamenti così.....
[#8]
Ex utente
Grazie per la sua risposta.
Guardi lo stato di benessere di mia mamma fino a pochi giorno fa direi che era abbastanza buono, anche durante la terapia fatta gli esiti sono sempre stati indicati con "condizioni generali buone"...mia madre in certi giorni sembra si sia persino dimenticata di quanto abbia passato tant'è che è tornata a fare quasi tutto quello che faceva prima.
Ovviamente ora come ora lo stato psicologico ha peggiorato un po la situazione perché ha un elevato timore che la malattia si sia già ripresentata...comunque anche come dolori dice che sono sopportabili e non continui, dorme la notte, ha un sacco di appetito insomma proprio queste cose ci hanno fatto rimanere veramente perplessi...pertanto benché siamo tutti consci della gravità (lei compresa) le condizioni migliori di questo ultimo periodo diciamo che ci avevano un pochino illusi...
Alla luce di ciò cosa mi dice?
Grazie
Saluti
Guardi lo stato di benessere di mia mamma fino a pochi giorno fa direi che era abbastanza buono, anche durante la terapia fatta gli esiti sono sempre stati indicati con "condizioni generali buone"...mia madre in certi giorni sembra si sia persino dimenticata di quanto abbia passato tant'è che è tornata a fare quasi tutto quello che faceva prima.
Ovviamente ora come ora lo stato psicologico ha peggiorato un po la situazione perché ha un elevato timore che la malattia si sia già ripresentata...comunque anche come dolori dice che sono sopportabili e non continui, dorme la notte, ha un sacco di appetito insomma proprio queste cose ci hanno fatto rimanere veramente perplessi...pertanto benché siamo tutti consci della gravità (lei compresa) le condizioni migliori di questo ultimo periodo diciamo che ci avevano un pochino illusi...
Alla luce di ciò cosa mi dice?
Grazie
Saluti
[#9]
Perchè accanirsi a chiedere attarverso un mezzo mediatico (che come tale ha dei limti) la certezza di una diagnosi?
Scusi il tono che può sembrare crudo, ma credo che stia affrontando male il problema; in atto la realtà è un marcatore in salita e la necessità di approfondimento con Tc o eco senza trascurare (come giustamente sottolineato dalla collega) lo stato di salute generale e l'eventuale terapia contro il dolore.
Ci tenga informati e tenga duro!
Scusi il tono che può sembrare crudo, ma credo che stia affrontando male il problema; in atto la realtà è un marcatore in salita e la necessità di approfondimento con Tc o eco senza trascurare (come giustamente sottolineato dalla collega) lo stato di salute generale e l'eventuale terapia contro il dolore.
Ci tenga informati e tenga duro!
[#10]
Ex utente
Sicuramente non credo di essere in grado di affrontare bene questa brutta situazione comunque cercherò di essere forte e tranquilla come sto facendo da qualche mese soprattutto nei confronti di mamma...
L'esito dell'eco di oggi è il seguente:
"Al controllo odierno sempre apprezzabile fegato di volume nei limiti superiori ad ecostruttura lievemente iperecogena e disomogenea senza identificabili alterazioni focali con caratteristiche di tipo ripetitivo. Formazioni cistiche epatiche a distribuzione bilobare del diametro max di 13 mm. Vie biliari di calibro regolare. Sempre apprezzabile in corrispondenza della regione caudale del pancreas il tessuto ad ecostruttura ipoecogena situato in contiguità dell'asse vascolare del diam. di ca 28 mm.
Milza nei limiti. Reni di dimensioni e spessore parenchimale nella norma in assenza di immagini di pertinenza litiasica o segni di stasi urinaria.
Vescica a media replezione alitiasica.
Assenza di fluido peritoneale in sede addomino-pelvica"
L'oncologa ha visto tale referto dicendo che è ovviamente necessaria un TAC di supporto perché da qui ancora non è chiaro cosa possa essere quel tessuto (aumentato di dimensioni dall'ultima TAC di settembre quando era 14X11 mm) e poi valutare il da farsi.
Non si è sbilanciata molto in proposito ma ha sostanzialmente fatto intuire che le ipotesi potrebbero essere la ripresa della malattia o un linfonodo eventualmente da abbattere con una terapia più forte della precedente (se ho capito bene)....ma credetemi è sempre difficile capire e soprattutto azzardarsi a chiedere è per questo forse che mi sto approcciando anche all'utilizzo del mezzo mediatico.
Attendo Vostri gentili riscontri
intanto Vi ringrazio per l'attenzione
Saluti
L'esito dell'eco di oggi è il seguente:
"Al controllo odierno sempre apprezzabile fegato di volume nei limiti superiori ad ecostruttura lievemente iperecogena e disomogenea senza identificabili alterazioni focali con caratteristiche di tipo ripetitivo. Formazioni cistiche epatiche a distribuzione bilobare del diametro max di 13 mm. Vie biliari di calibro regolare. Sempre apprezzabile in corrispondenza della regione caudale del pancreas il tessuto ad ecostruttura ipoecogena situato in contiguità dell'asse vascolare del diam. di ca 28 mm.
Milza nei limiti. Reni di dimensioni e spessore parenchimale nella norma in assenza di immagini di pertinenza litiasica o segni di stasi urinaria.
Vescica a media replezione alitiasica.
Assenza di fluido peritoneale in sede addomino-pelvica"
L'oncologa ha visto tale referto dicendo che è ovviamente necessaria un TAC di supporto perché da qui ancora non è chiaro cosa possa essere quel tessuto (aumentato di dimensioni dall'ultima TAC di settembre quando era 14X11 mm) e poi valutare il da farsi.
Non si è sbilanciata molto in proposito ma ha sostanzialmente fatto intuire che le ipotesi potrebbero essere la ripresa della malattia o un linfonodo eventualmente da abbattere con una terapia più forte della precedente (se ho capito bene)....ma credetemi è sempre difficile capire e soprattutto azzardarsi a chiedere è per questo forse che mi sto approcciando anche all'utilizzo del mezzo mediatico.
Attendo Vostri gentili riscontri
intanto Vi ringrazio per l'attenzione
Saluti
[#12]
Anch'io concordo con l'esecuzione di TAC.
In seguito l'oncologo di riferimento potrà decidere sulla terapia indicata sia chemioterapica che antalgica.
Tutto ciò con la finalità di raggiungere un doppio obbiettivo,sia di controllo della malattia, sia di cura in senso lato.
A risentirci.
In seguito l'oncologo di riferimento potrà decidere sulla terapia indicata sia chemioterapica che antalgica.
Tutto ciò con la finalità di raggiungere un doppio obbiettivo,sia di controllo della malattia, sia di cura in senso lato.
A risentirci.
[#13]
Ex utente
Vi aggiorno circa il risultato della TAC che ha eseguito mamma lo scorso 22 dicembre.
"Esame eseguito senza e con somministrazione di m.d.c. e.v.
Non evidenti modificazioni dei reperti toracici rispetto al precedente esame del 25.09.08.
In esiti di duodenocefalopancreasectomia sempre apprezzabile, più evidente il tessuto solido in corrispondenza della trancia di sezione pancreatica, in sede craniale, marcatamente aderente al tripode con fenomeni necrotici contestuali. Concomita analogo tessuto eteroplasico solido nodulariforme prevalentemente necrotico, marcatamente aderente alla cava in corrispondenza della confluenza delle vene renali, marcatamente aderente ad un ramo venoso della mesenterica superiore che appare anche parzialment trombizzato."
Ovviamente non è un referto positivo ma poiché non siamo riusciti ad avere troppe spiegazioni dalla nostra oncologa potreste dirci qualcosa voi in merito??
Al momento mamma sta facendo delle punture sotto cute di clexane 6000 per la vena parzialmente ostruita, sta prendendo pasticche di co-efferalgan 2/3 al dì per il dolore all'addome che spesso sente e il 15 gennaio dovrà riprendere la terapia che ci hanno solo accennato potrebbe essere quella da 48 ore con l'affissione di un ago alla gola....il nostro dottore di condotta non ci ha saputo dire nulla se non che è una tecnica nuova...potete darci qualche delucidazione e un vostro parere??
Grazie della collaborazione
Con l'occasione faccio auguri di Buon Anno
Alessandra
"Esame eseguito senza e con somministrazione di m.d.c. e.v.
Non evidenti modificazioni dei reperti toracici rispetto al precedente esame del 25.09.08.
In esiti di duodenocefalopancreasectomia sempre apprezzabile, più evidente il tessuto solido in corrispondenza della trancia di sezione pancreatica, in sede craniale, marcatamente aderente al tripode con fenomeni necrotici contestuali. Concomita analogo tessuto eteroplasico solido nodulariforme prevalentemente necrotico, marcatamente aderente alla cava in corrispondenza della confluenza delle vene renali, marcatamente aderente ad un ramo venoso della mesenterica superiore che appare anche parzialment trombizzato."
Ovviamente non è un referto positivo ma poiché non siamo riusciti ad avere troppe spiegazioni dalla nostra oncologa potreste dirci qualcosa voi in merito??
Al momento mamma sta facendo delle punture sotto cute di clexane 6000 per la vena parzialmente ostruita, sta prendendo pasticche di co-efferalgan 2/3 al dì per il dolore all'addome che spesso sente e il 15 gennaio dovrà riprendere la terapia che ci hanno solo accennato potrebbe essere quella da 48 ore con l'affissione di un ago alla gola....il nostro dottore di condotta non ci ha saputo dire nulla se non che è una tecnica nuova...potete darci qualche delucidazione e un vostro parere??
Grazie della collaborazione
Con l'occasione faccio auguri di Buon Anno
Alessandra
[#14]
Intanto l'ago alla gole non esiste; semmai sotto la clavicola.
Si chiama port e serve per infondere i chemioterapici o nutrizioni parenterali direttamente in accessi venosi centrali. Probabilmente eseguiranno una terapia con 5 fluorouracile in combinazione ad acido folico.
Credo che in quel tessuto potrebbe essere la causa del rialzo del marcatore; potrebbe valutare semmai vi fossero dei dubbi di fare una PET.
Ricambio gli auguri di buon anno doppiamente
Si chiama port e serve per infondere i chemioterapici o nutrizioni parenterali direttamente in accessi venosi centrali. Probabilmente eseguiranno una terapia con 5 fluorouracile in combinazione ad acido folico.
Credo che in quel tessuto potrebbe essere la causa del rialzo del marcatore; potrebbe valutare semmai vi fossero dei dubbi di fare una PET.
Ricambio gli auguri di buon anno doppiamente
[#15]
Ex utente
Grazie per la sua risposta e la spiegazione competente circa la terapia che probabilmente faranno a mamma, ma se fosse quella che dice Lei, mi sa dire che tipo di effetti ha? è pesante da tollerare? insomma la mia preoccupazione più grande in questo momento è non vedere mamma soffrire almeno questo.....
Attendo sua risposta
Grazie ancora
saluti
Attendo sua risposta
Grazie ancora
saluti
[#16]
Per poter dare una risposta esauriente bisognerebbe conoscere lo schema (De Gramont? FOLFOX? FOLFIRI?...), le comorbidità e le condizioni generali di sua madre.
Credo, conoscendo l'alta qualificazione dei centri nelle Vs parti avendo lavorato per un periodo nella Vs regione, che tutto sarà valutato prima dell'inizio della terapia.
Credo, conoscendo l'alta qualificazione dei centri nelle Vs parti avendo lavorato per un periodo nella Vs regione, che tutto sarà valutato prima dell'inizio della terapia.
[#17]
Ex utente
Grazie della risposta.
In attesa del 15 gennaio di capire direttamente con gli oncologici di Urbino che seguono mamma di quale terapia si tratti esattamente, Le è stato consigliato di fare una visita in radioterapia a Pesaro per valutare eventualmente se potrebbero servire (si spera di no) delle sedute di radio.
La terrò aggiornata sui risultati.
Cordiali Saluti
Alessandra Santi
In attesa del 15 gennaio di capire direttamente con gli oncologici di Urbino che seguono mamma di quale terapia si tratti esattamente, Le è stato consigliato di fare una visita in radioterapia a Pesaro per valutare eventualmente se potrebbero servire (si spera di no) delle sedute di radio.
La terrò aggiornata sui risultati.
Cordiali Saluti
Alessandra Santi
[#18]
Ex utente
Salve
questa mattina mamma è stata visitata dagli oncologi di Urbino che hanno deciso di provare per 2 mesi la seguente terapia:
Ciclo di Oxoliplatio via flebo ogni 21 giorni e per i successivi 14 giorni 2 pasticche al gg di xeloda 500.
La flebo è stata fatta stamattina, domani deve iniziare con le pasticche e solo per domattina fare due punture di soldesem 8 mg e un'altra sostanza.
Inoltre dovrà iniziare, per attenuare le eventuali nausee, 3 pasticche di plasir prima dei 3 pasti principali. Le è poi stata confermata la cura che stava facendo quindi continuare le punture sotto pelle per la vena parszialmente trombizzata.
L'oncologa mi ha spiegato che questa terapia sarà in prova per 2 mesi salvo effetti collaterali che potrebbero verificarsi, in tal caso andrà sospesa, poi valuteranno se proseguire con la stessa oppure proseguire con la centrale (ago alla clavicola) a base di sostanze analoghe alle attuali.
Mi è stato detto che la malattia si è estesa sia vicino a dove è stata operata mamma (coda del pancreas) sia sempre nel pancreas ma nelle direzioni del fegato, quindi la strada sarà in salita perché con questa terapia si cercherà esclusivamente di alleviare i dolori ma sarà difficile, improbabile arrestare l'espansione della malattia o migliorare la situazione. E mi ha detto che non ci sono terapie alternative o un'eventuale ipotesi di un ulteriore intervento chirurigco.
Lei cosa ne pensa? Mi sembra che la terapia che aveva ipotizzato lei fosse diversa da quella prescritta a mamma? Mi dia un suo parere per favore perché le parole dell'oncologa di questa mattina mi sembrano volte ad una resa quasi definitiva...anche se sono d'accordo nel puntare alla qualità e non tanto alla quantità (che ho intuito essere limitata ormai) della vita di mamma, però sarei interessata a capire se bisogna davvero mollare oppure potrebbero esserci delle strade perseguibili per tentare di annientare la malattia.
Grazie
Attendo suo gentile riscontro
Saluti
ALessandra Santi
questa mattina mamma è stata visitata dagli oncologi di Urbino che hanno deciso di provare per 2 mesi la seguente terapia:
Ciclo di Oxoliplatio via flebo ogni 21 giorni e per i successivi 14 giorni 2 pasticche al gg di xeloda 500.
La flebo è stata fatta stamattina, domani deve iniziare con le pasticche e solo per domattina fare due punture di soldesem 8 mg e un'altra sostanza.
Inoltre dovrà iniziare, per attenuare le eventuali nausee, 3 pasticche di plasir prima dei 3 pasti principali. Le è poi stata confermata la cura che stava facendo quindi continuare le punture sotto pelle per la vena parszialmente trombizzata.
L'oncologa mi ha spiegato che questa terapia sarà in prova per 2 mesi salvo effetti collaterali che potrebbero verificarsi, in tal caso andrà sospesa, poi valuteranno se proseguire con la stessa oppure proseguire con la centrale (ago alla clavicola) a base di sostanze analoghe alle attuali.
Mi è stato detto che la malattia si è estesa sia vicino a dove è stata operata mamma (coda del pancreas) sia sempre nel pancreas ma nelle direzioni del fegato, quindi la strada sarà in salita perché con questa terapia si cercherà esclusivamente di alleviare i dolori ma sarà difficile, improbabile arrestare l'espansione della malattia o migliorare la situazione. E mi ha detto che non ci sono terapie alternative o un'eventuale ipotesi di un ulteriore intervento chirurigco.
Lei cosa ne pensa? Mi sembra che la terapia che aveva ipotizzato lei fosse diversa da quella prescritta a mamma? Mi dia un suo parere per favore perché le parole dell'oncologa di questa mattina mi sembrano volte ad una resa quasi definitiva...anche se sono d'accordo nel puntare alla qualità e non tanto alla quantità (che ho intuito essere limitata ormai) della vita di mamma, però sarei interessata a capire se bisogna davvero mollare oppure potrebbero esserci delle strade perseguibili per tentare di annientare la malattia.
Grazie
Attendo suo gentile riscontro
Saluti
ALessandra Santi
[#20]
Ex utente
Al mio messaggio del 15 gennaio non ho ottenuto alcuna risposta....chiedo gentilmente a chiunque di voi di potermi dare riscontro.
Riassumo e aggiorno con l'ultima consulenza ricevuta dal reparto di radiologia.
Mamma, 63 anni, è affetta da recidiva di neoplasia pancreatica (operata a febbrao 2008) sottoposta a chemioterapia adiuvante. Attualmente in corso CT.
Febbraio 2008: ANAMNESI ONCOLOGICA: duodenocefalopancreasectomia estesa al corpo pancreatico per riferito adenocarcinoma pancreatico G2.
Da aprile a settembre 08: CT adiuvante con GEMCITABINA (6 cicli).
Dicembre 2008: progressione di malattia
TC Torace-addome: più evdente il tessuto solido in corrispondenza della trancia di sezione pancreatica, in sede craniale, marcatamente aderente al tripode (con fenomeni necrotici contestuali). Concomita analogo tessuto eteroplasico solido nodulariforme prevalentemente necrotico marcatamente aderente alla vena cava in corrispondenza della confluenza delle vene renali, marcatamente aderente ad un ramo venoso della mesenterica superiore che appare parzialmente trombizzato.
Il 15/01/09 inizio I ciclo di CT secondo Xelox e sono previsti altri 2 cicli.
Attualmene le condizioni generali sono buone. Riferisce espisodi di dolore epi-,esogastrico con irradiazione a cintura costante di lieve entità con episodi di breakthrought pain (per cui sta eseguendo Jurnista 16 mg/die). Minzione: nei limiti. Alvo regolare.
La radioterapista che ha visitato ieri mia madre si è riservata alla fine del 3° ciclo dell'attuale CT di rivalutare la situazione mediante una TC di restaging e di poter valutare delle sedute di radioterapia da fare anche in concomitanza alla CT se la paziente sopporta bene. Nel frattempo le verrà fatta anche una PET.
Cosa ne pensate del percorso terapico che stanno facendo seguire a mia madre? e in merito all'ipotesi di radioterapia cosa ne pensate? Mi sembra di avervi comunicato sufficenti informazioni (anche nei post precedenti)per poter avere un Vostro parere che in una situazione critica come questa è importante avere oltre a quelli che si hanno dai propri medici.
Confido in un Vostro celere consulto.
Cordiali Saluti
Alessandra
Riassumo e aggiorno con l'ultima consulenza ricevuta dal reparto di radiologia.
Mamma, 63 anni, è affetta da recidiva di neoplasia pancreatica (operata a febbrao 2008) sottoposta a chemioterapia adiuvante. Attualmente in corso CT.
Febbraio 2008: ANAMNESI ONCOLOGICA: duodenocefalopancreasectomia estesa al corpo pancreatico per riferito adenocarcinoma pancreatico G2.
Da aprile a settembre 08: CT adiuvante con GEMCITABINA (6 cicli).
Dicembre 2008: progressione di malattia
TC Torace-addome: più evdente il tessuto solido in corrispondenza della trancia di sezione pancreatica, in sede craniale, marcatamente aderente al tripode (con fenomeni necrotici contestuali). Concomita analogo tessuto eteroplasico solido nodulariforme prevalentemente necrotico marcatamente aderente alla vena cava in corrispondenza della confluenza delle vene renali, marcatamente aderente ad un ramo venoso della mesenterica superiore che appare parzialmente trombizzato.
Il 15/01/09 inizio I ciclo di CT secondo Xelox e sono previsti altri 2 cicli.
Attualmene le condizioni generali sono buone. Riferisce espisodi di dolore epi-,esogastrico con irradiazione a cintura costante di lieve entità con episodi di breakthrought pain (per cui sta eseguendo Jurnista 16 mg/die). Minzione: nei limiti. Alvo regolare.
La radioterapista che ha visitato ieri mia madre si è riservata alla fine del 3° ciclo dell'attuale CT di rivalutare la situazione mediante una TC di restaging e di poter valutare delle sedute di radioterapia da fare anche in concomitanza alla CT se la paziente sopporta bene. Nel frattempo le verrà fatta anche una PET.
Cosa ne pensate del percorso terapico che stanno facendo seguire a mia madre? e in merito all'ipotesi di radioterapia cosa ne pensate? Mi sembra di avervi comunicato sufficenti informazioni (anche nei post precedenti)per poter avere un Vostro parere che in una situazione critica come questa è importante avere oltre a quelli che si hanno dai propri medici.
Confido in un Vostro celere consulto.
Cordiali Saluti
Alessandra
[#21]
Penso che la radioterapia possa essere indicata in caso solo di malatti alocalizzata.
Ad oggi in caso di neoplasia pancreatica oltre la terapia sistemica che tende alla cronicizzazione della malattia la terapia del dolore ha un compito molto importante.
Ad oggi in caso di neoplasia pancreatica oltre la terapia sistemica che tende alla cronicizzazione della malattia la terapia del dolore ha un compito molto importante.
[#22]
Ex utente
Salve
mia madre aveva iniziato giovedì scorso il III ciclo di Oxoliplatio via flebo e pasticche di xeloda 500. Purtroppo rispetto ai due cicli precedenti la nuasea è aumentata tanto e ha avuto anche episodi di vomito per cui la terapia è stata sospesa come consigliato dagli oncologici. Sta di fatto che pur avendola iterrotta da qualche giorno e pur facendo punture di plasil il mattino e la sera mamma sta ancora parecchio male, ha continuamente la sensazione di nausea e vomito, si sente lo stomaco gonfio e non ha né appettito né le forze per stare troppo in piedi.
Sono seriamente preoccupata perché non reagisce non ci riesce sicuramente...
Per favore ditemi qualcosa....
Martedì deve riandare in oncologia ma probabilmente anticiperà a domattina, ma gli oncologici sentiti telefonicamente ci hanno saputo solo prescrivere l'interruzione dello xeloda, il plasil in punture e che rivaluteranno come proseguire vista l'interruzione della terapia prevista...ma niente di più
Non c'è un modo per farla soffrire il meno possibile?
Attendo Vostro gentile e celere riscontro
Grazie
Cordiali Saluti
Alessandra
mia madre aveva iniziato giovedì scorso il III ciclo di Oxoliplatio via flebo e pasticche di xeloda 500. Purtroppo rispetto ai due cicli precedenti la nuasea è aumentata tanto e ha avuto anche episodi di vomito per cui la terapia è stata sospesa come consigliato dagli oncologici. Sta di fatto che pur avendola iterrotta da qualche giorno e pur facendo punture di plasil il mattino e la sera mamma sta ancora parecchio male, ha continuamente la sensazione di nausea e vomito, si sente lo stomaco gonfio e non ha né appettito né le forze per stare troppo in piedi.
Sono seriamente preoccupata perché non reagisce non ci riesce sicuramente...
Per favore ditemi qualcosa....
Martedì deve riandare in oncologia ma probabilmente anticiperà a domattina, ma gli oncologici sentiti telefonicamente ci hanno saputo solo prescrivere l'interruzione dello xeloda, il plasil in punture e che rivaluteranno come proseguire vista l'interruzione della terapia prevista...ma niente di più
Non c'è un modo per farla soffrire il meno possibile?
Attendo Vostro gentile e celere riscontro
Grazie
Cordiali Saluti
Alessandra
[#24]
Ex utente
Beh certo anche noi la pensiamo in questo modo ma gli oncologi che seguono mia madre le hanno nuovamente riproposto lo xeloda 500 dicendole che la cura è quella e che deve cercare di sopportare...non mi sembra sia una terapia di supporto scelta nel migliore dei modi...per questo chiedevo a lei se può indicarmi una terapia a base di qualcosa di alternativo che potrei discutere ovviamente con i medici che la seguono....
mi faccia sapere
Grazie
Cordiali Saluti
Alessandra
mi faccia sapere
Grazie
Cordiali Saluti
Alessandra
Questo consulto ha ricevuto 24 risposte e 6.3k visite dal 27/11/2008.
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Approfondimento su Osteoporosi
L'osteoporosi è una malattia dell'apparato scheletrico che provoca il deterioramento delle ossa. Come si riconosce, quali sono i fattori di rischio e come si cura?