Tumore rene metastasi cervello
Buonasera, mio padre di 60 anni è stato sottoposto a gennaio a nefrectomia radicale a causa di un tumore al rene. Stessa sorte capitata all'altro rene diversi anni prima. Purtroppo qualche settimana dopo l'intervento in seguito ad una piccola crisi epilettica abbiamo scoperto la presenza di 4 metastasi cerebrali, una di 3cm e le altre di qualche mm. Però mio padre stava bene e viveva normalmente (a parte la dialisi, si intende).
Dopo un ciclo di 2 settimane di radioterapia sembrava ancora stesse abbastanza bene, poi a circa 30 giorni dall'ultima seduta di radio un nuovo ricovero a causa di nuova crisi epilettica. Dalla tac fatta a ricovero sembrava che le masse fossero stabili e la causa delle crisi sembrava una piccola emorragia che poteva essere anche ricondotta ad un effetto collaterale della radioterpia, hanno prescritto il keppra e l'hanno dimesso, hanno anche tolto il cortisone dalle medicine.
Improvvisamente da un giorno all'altro, 2 giorni dopo la dimissione, un crollo totale, parte sinistra poco utilizzabile, tremori, scarsa coordinazione, fatica a camminare, cibo che rimane in bocca, fatica ad allacciarsi scarpe e camicia. I nefrologi ci hanno indicato un aumento della malattia, ora avremo tra 5 giorni visita dall'oncolo per capire se ci sono altre possibilità terapeutiche...mi potete dare indicazioni su come comportarci?
Questi effetti neurologici possono dipendere dall'assunzione di keppra e da cellule uccise da radioterapia o si tratta della malattia in espansione? Ieri la neurologa che abbiamo visitato d'urgenza ha impostato un ciclo che in 12 giorni toglierà del tutto il keppra per sostituirlo con diontoina, senza però aggiungere cortisone (sostenendo che semmai lo farà l'oncologa) ma la situazione è ancora brutta...noi in casa non sappiamo che fare e anche se la visita oncologica è tra 5 giorni, a noi sembrano una eternità...non possiamo fare nulla?
Grazie
Dopo un ciclo di 2 settimane di radioterapia sembrava ancora stesse abbastanza bene, poi a circa 30 giorni dall'ultima seduta di radio un nuovo ricovero a causa di nuova crisi epilettica. Dalla tac fatta a ricovero sembrava che le masse fossero stabili e la causa delle crisi sembrava una piccola emorragia che poteva essere anche ricondotta ad un effetto collaterale della radioterpia, hanno prescritto il keppra e l'hanno dimesso, hanno anche tolto il cortisone dalle medicine.
Improvvisamente da un giorno all'altro, 2 giorni dopo la dimissione, un crollo totale, parte sinistra poco utilizzabile, tremori, scarsa coordinazione, fatica a camminare, cibo che rimane in bocca, fatica ad allacciarsi scarpe e camicia. I nefrologi ci hanno indicato un aumento della malattia, ora avremo tra 5 giorni visita dall'oncolo per capire se ci sono altre possibilità terapeutiche...mi potete dare indicazioni su come comportarci?
Questi effetti neurologici possono dipendere dall'assunzione di keppra e da cellule uccise da radioterapia o si tratta della malattia in espansione? Ieri la neurologa che abbiamo visitato d'urgenza ha impostato un ciclo che in 12 giorni toglierà del tutto il keppra per sostituirlo con diontoina, senza però aggiungere cortisone (sostenendo che semmai lo farà l'oncologa) ma la situazione è ancora brutta...noi in casa non sappiamo che fare e anche se la visita oncologica è tra 5 giorni, a noi sembrano una eternità...non possiamo fare nulla?
Grazie
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Carissimi,
a distanza è difficile fare una diagnosi sulle cause della sintomatologia peggiorativa in atto. E' chiaro che la malattia intracranica esercita un effetto massa che comprime il tessuto cerebrale indenne creando eventi epilettici e sintomi neurologici. Altrettanto possibile è un aumento dell'edema (componente liquida) attorno alle lesioni non riassorbita e magari aumentata transitoriamente dagli effetti della radioterapia recente sulle lesioni cerebrali. Sicuramente una terapia di supporto cortisonica e sintomatica potrà darvi una mano e consiglio di rivolgervi prima possibile a chi vi segue.
a distanza è difficile fare una diagnosi sulle cause della sintomatologia peggiorativa in atto. E' chiaro che la malattia intracranica esercita un effetto massa che comprime il tessuto cerebrale indenne creando eventi epilettici e sintomi neurologici. Altrettanto possibile è un aumento dell'edema (componente liquida) attorno alle lesioni non riassorbita e magari aumentata transitoriamente dagli effetti della radioterapia recente sulle lesioni cerebrali. Sicuramente una terapia di supporto cortisonica e sintomatica potrà darvi una mano e consiglio di rivolgervi prima possibile a chi vi segue.
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.6k visite dal 06/05/2017.
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