Possibile diagnosi errata?
Salve. Non ricorro spesso al consulto medico e mi rivolgo al mio medico curante solo quando strettamente indispensabile, soprattutto perché tende a "sminuire" dei sintomi che poi si rivelano essere cose importanti (un esempio su tutti, attribuzione a "colpa dello stress, devi rilassarti" per quello che poi si è rivelato essere un forte disturbo post traumatico con ansia sociale). Mi ritrovo quindi in dubbio con quest'altra sua "non-diagnosi" e vorrei avere un parere esterno.
Sono un paio d'anni che avverto sempre più malessere di carattere generale. Ho perennemente la temperatura un po' più alta della media, ogni volta che mi ferisco in qualche modo la ferita si infetta senza guarire per mesi interi, ho i linfonodi a gola e orecchie spesso gonfi (non è un gonfiore fisso, varia nei giorni sia di dimensioni sia riguardo il dolore, a volte presente e altre volte trascurabile), ho spesso la nausea, avvertendo un deciso senso di sazietà dopo pochi bocconi (nonostante mi basti mezz'ora per tornare ad avere fame) e ho sempre addosso una forte debolezza che m'impedisce di fare cose, costringendomi spesso a letto anche per l'intera giornata, anche con fastidiosi dolori ossei e muscolari (eppure seguo un'alimentazione corretta, l'unico alimento che mangio in dosi minori a quelle consigliate è il pesce). Ultimamente soffro anche di mal di testa decisamente invalidanti, con fotofobia, occhi gonfi e tempie doloranti con lampi di dolori fino alla mascella; mi sveglio anche ogni mattina con il viso e gli arti piuttosto gonfi anche se non ho modificato nulla né nello stile di vita, né nella dieta.
Sono quindi tutti disturbi decisamente trascurabili se presi singolarmente, ma tutti insieme mi rendono la vita un po' difficile.
Qualche settimana fa ho dovuto fare, per motivi legati all'assunzione degli ansiolitici, degli esami completi del sangue. L'anno scorso si rivelarono "perfette" tranne "una leggera anemia" e i linfociti "lievemente più alti"; quest'anno i valori seguono la stessa tendenza. I valori alterati delle mie analisi sono:
Fibrinogeno 168 (200-400)
Globuli bianchi 10.440 (4.000-10.000)
Linfociti 4.67 (1.00-3.00)
Il mio medico ha giustificato il tutto con un'infiammazione allo stomaco per metà dei sintomi e con lo stress l'altra metà. Non ho la presunzione di saperne di più, il mio campo di studi è assolutamente diverso dalla medicina, ma vivo esattamente al centro della cosiddetta "Terra dei Fuochi" e parlando con uno specializzando in oncologia mi è venuto il dubbio che possa trattarsi di qualcosa di più grave di "infiammazione allo stomaco + stress". Ci terrei a sapere se è da escludere una diagnosi peggiore, e quindi posso tranquillizzarmi e lasciar perdere, oppure se ho ragione di cui preoccuparmi.
Grazie mille per aver letto la mia richiesta.
Cordialmente.
La sua attuale condizione, in base ai dati da lei forniti, puó essere sintetizzata come linfocitosi assoluta di grado lieve (linfociti>del limite superiore di norma) associata a sintomi sistemici.
Il tutto potrebbe essere spiegato dal disturbo psichiatrico da Lei riportato nella sua storia clinica.
Se Lei è attualmente in cura farmacologica da uno psichiatra, continui a rivolgersi a lui per quel che riguarda il follow-up della sua patologia, poichè quelli da Lei riportati sono tutti sintomi sistemici assolutamente giustificabili dalla patologia di cui lei soffre e/o da possibili effetti collaterali dei trattamenti psicotropi.
Inoltre, qualora non fosse soddisfatto dalle valutazioni del suo psichiatra, Le consiglio di rivolgersi ad un ematologo per seguire un corretto iter diagnostico riguardo alla sua linfocitosi.
Spero di esserLe stato utile.
Cordiali saluti.
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