Intervento tumore fegato e gotta
Gentili medici,
vi disturbo nuovamente per un nuovo consulto. A mio padre, 70 anni, doveva essere asportato un epatocarcinoma ma, visto che l'altra parte di fegato è risultata cirrotica, i medici hanno proceduto con l'embolizzazione. a 3 giorni dall'intervento gli si sono gonfiati i piedi e sono doloranti e gonfi ancora dopo 4 giorni. I medici parlano di gotta e, qualcuno ci dice essere conseguenza dell'intervento, altri dicono che non c'entra nulla.. Si può capire qualcosa? Passerà in fretta? e poi, il tumore con l'embolizzazione chirurgica morirà? cosa ci aspetta? Negli ospedali si dà per scontato che si sappia tutto ma noi non sappiamo nulla, e quando chiediamo è anche peggio di prima.
Scusate lo sfogo e grazie se vorrete rispondere.
vi disturbo nuovamente per un nuovo consulto. A mio padre, 70 anni, doveva essere asportato un epatocarcinoma ma, visto che l'altra parte di fegato è risultata cirrotica, i medici hanno proceduto con l'embolizzazione. a 3 giorni dall'intervento gli si sono gonfiati i piedi e sono doloranti e gonfi ancora dopo 4 giorni. I medici parlano di gotta e, qualcuno ci dice essere conseguenza dell'intervento, altri dicono che non c'entra nulla.. Si può capire qualcosa? Passerà in fretta? e poi, il tumore con l'embolizzazione chirurgica morirà? cosa ci aspetta? Negli ospedali si dà per scontato che si sappia tutto ma noi non sappiamo nulla, e quando chiediamo è anche peggio di prima.
Scusate lo sfogo e grazie se vorrete rispondere.
[#1]
Cara Amica,
l'embolizzazione è una delle metodiche per tentare di arginare la diffusione dei noduli nel fegato. Purtroppo spesso non si tratta di tecniche risolutive ma di rallentamento della progressione tumorale. Molto meglio sarebbe stata la chirurgia tradizionale (ove eseguibile). Certamente parliamo di un fegato cirrotico e quindi già di per se ammalato, pertanto capisco il perchè la via chirurgica sia impraticabile. Il dolore ed il gonfiore alle gambe a mio avviso non è in relazione diretta con l'intervento ma è più segno di uno squilibrio ed un iniziale "cedimento" del fegato probabilmente ben recuperabile.
Sempre a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
l'embolizzazione è una delle metodiche per tentare di arginare la diffusione dei noduli nel fegato. Purtroppo spesso non si tratta di tecniche risolutive ma di rallentamento della progressione tumorale. Molto meglio sarebbe stata la chirurgia tradizionale (ove eseguibile). Certamente parliamo di un fegato cirrotico e quindi già di per se ammalato, pertanto capisco il perchè la via chirurgica sia impraticabile. Il dolore ed il gonfiore alle gambe a mio avviso non è in relazione diretta con l'intervento ma è più segno di uno squilibrio ed un iniziale "cedimento" del fegato probabilmente ben recuperabile.
Sempre a disposizione, un caro saluto
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#2]
Utente
Grazie per la risposta, ma non mi è chiara una cosa, lei dice che non è in relazione con l'intervento ma che però dipendono dal fegato... quindi sarebbe successo ugualmente? Cosa si intende per cedimento? le sarei grata se riuscisse a chiarirmi questi dubbi, perchè detto così fa un pò paura.
Grazie ancora
Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.1k visite dal 17/11/2008.
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