Chemioterapia e birilubina alta

Buongiorno gentili dottori,
ho una domanda da porvi.
A mio padre è stata programmata fra due settimane la chemio a causa di un ampulloma con metastasi epatiche.
Ad oggi la sua birilubina si aggira intorno al 4, ma se non scende intorno al 2 ci hanno detto che non può iniziare la terapia.
A questo punto suppongo che venga traslata di settimana in settimana affinché questo valore non si riduce a valori normali.
La mia domanda è: se non dovesse mai ridursi? Cosa si fa in questi casi?
Inoltre se dovesse di nuovo aumentare? Occorre ricoverarlo di nuovo?
Durante il suo ricovero ospedaliero gli è stato inserito uno stent, ma gli hanno lasciato il rubinetto(?) laterale. Per quanto tempo dovrà tenerli? Purtroppo all'atto delle dimissioni non ci è stato detto nulla a riguardo.
Ringrazio anticipatamente chi potrà rispondermi.
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 96
gentile signore al Papà hanno inserito uno stent transcutaneo, ovvero che dall'esterno va all'interno e supera 'l'ostacolo tumorale. Ha il rubinetto perchè è bucato e se non fosse così la bile uscirebbe fuori dal tubo. Inoltre in questo modo se il tubo dovesse ostruirsi sarebbe possibile sostituirlo facilmente. Se la bilirubina non scende vuol dire che il tubo non permette lo scarico di tutto il fegato, ma una parte non riesce a scaricare la bile a causa delle metastasi epatiche che occludono porzioni di via biliare all'interno del fegato. In molti casi si riesce a drenare solo la parte destra del fegato mentre la parte sinistra rimane occlusa. In ogni modo se la bilirubina non scende la causa è in linee generali questa. Tenga presente che se è presente un tumore al pancreas o alla via biliare terminale (ampulloma) e sono già presenti metastasi epatiche, le possibilità di una chemioterapia sono molto limitate e quindi la chemioterapia in queste condizioni non migliora in modo sostanziale la situazione clinica. Mi dispiace. Cari saluti
Gerunda

Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia

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Utente
Utente
Grazie per la risposta dottor Gerunda.
La birilubina per fortuna sta scendendo. In una settimana è passata da 4.5 a 3.1 e, secondo l'oncologo, a 2.5 si può iniziare la chemio.
Incrociamo le dita!
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 96
Tanti auguri per il papà
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Utente
Utente
Buonasera dott. Gerunda.
Come anticipato in precedenza, mio padre ha iniziato la chemio, per fortuna senza effetti collaterali al momento.
La birilubina ad oggi è a 1.3 e sta scendendo ogni settimana a passi da gigante.
Le ricordo che a mio padre è stato diagnosticato un tumore al IV stadio della papilla di vater con metastasi epatiche...
La cosa che non mi spiego e che vorrei chiederLe è come sia possibile che, a parte la birilubina, i valori del sangue siano perfetti, forse più dei miei.
Insomma, se un medico li guardasse oggi, suppongo che non gli verrebbe mai in mente che il paziente possa soffrire di un adenocarcinoma così importante.
Oltre le analisi del sangue anche la situazione clinica generale è buona. Mio padre fa lunghe camminate e non accusa alcun dolore, solo un pó di "intontimento" quando cammina, ma consideriamo che i 40 gg di ospedale gli hanno fatto perdere 15 kg.
Mi può spiegare Gentile dottore, come sia possibile tutto ciò?
La ringrazio come sempre per l'attenzione dimostrata.
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 96
Gentile signora il miglioramento del papà è legato da una parte al fatto che il drenaggio messo nel fegato fa calare la bilirubina e questo migliora il riassorbimento intestinale del cibo quindi lo stato nutrizionale. Le metastasi epatiche occupano una parte limitata del fegato e quindi la parte sana è ancora sovrabbondante rispetto a quello occupata dal tumore. Probabilmente la chemioterapia sta anche svolgendo un ruolo positivo. Quindi le procedure messe in atto stanno dando un pò di sollievo al papà. Speriamo che la cosa duri a lungo. cari saluti
Gerunda