Circa 3 anni di adenocarcinoma alla prostata
Mio padre è malato da circa 3 anni di Adenocarcinoma alla prostata. Se mi è consentito vorrei esporre di seguito referto medico e chiedere un parere medico sul da farsi e su " a che punto siamo".
Diagnosi:
Secondarismi ossei e loco-regionali (surrene Sx e regione iliaca Sx) da un ca. della prostata ormonotrattato. Associata cardiopatia dilatativa e diabete mellito in trattamento farmacologico.
Relazione alla dimissione:
Cardiopatia dilatativa e diabete mellito in trattatemento farmacologico. Gennaio 06 diagnosi di adeno.ca della prostata Gleason(5+4) dopo biopsia transrettale.PSA 160,29.-> Terapia ormonale con LHRH+Androcur.Giugno 06 TAC e Scinti ossea: neg. .Agosto 06: PSA 8,1. Maggio 08 eco ed E.O.nei limiti.PSA 60,9. STOP Casodex. Giugno 08 PET con colina: iperaccumulo tracciantea livello della loggia prostatica, della loggia surrenalica sn, regione iliaca sn e di numerosi distretti scheletrici. Pz durante la degenza dopo monitoraggio cardiologico (F.E.35%). Luglio 08 si attiva ct con TXT settimanale eseguita per 12 somministrazioni. Ottobre 08 rialzo dei valori del PSA > 150. Si programma CT 2°linea con VNR.
Prossimo appuntamento in Dh per richiamo Ct con VNR per il 12-11-08.
Terapia consigliata
Eseguire emocromo di controllo in data 4-11-08
Plasil cp x 2die per 3gg ai pasti
Importante: Vorrei aggiungere che mio padre accusa dolore continuo alla scapola sx di tipo "crampo" che seda con Nimesulide.. dolore che non lo fa dormire la notte. Si tratta di metastasi ossea o potrebbe trattarsi di altro visto che la pet con colina non aveva evidenziato questo focolaio..
Importante: l'ultimo emocromo ha evidenziato un dimezzamento dei globuli bianchi. E' dovuto alla tossicità della chemioterapia o è attribuibile ad altri fattori..?
Grazie della Vostra risposta
J.
Diagnosi:
Secondarismi ossei e loco-regionali (surrene Sx e regione iliaca Sx) da un ca. della prostata ormonotrattato. Associata cardiopatia dilatativa e diabete mellito in trattamento farmacologico.
Relazione alla dimissione:
Cardiopatia dilatativa e diabete mellito in trattatemento farmacologico. Gennaio 06 diagnosi di adeno.ca della prostata Gleason(5+4) dopo biopsia transrettale.PSA 160,29.-> Terapia ormonale con LHRH+Androcur.Giugno 06 TAC e Scinti ossea: neg. .Agosto 06: PSA 8,1. Maggio 08 eco ed E.O.nei limiti.PSA 60,9. STOP Casodex. Giugno 08 PET con colina: iperaccumulo tracciantea livello della loggia prostatica, della loggia surrenalica sn, regione iliaca sn e di numerosi distretti scheletrici. Pz durante la degenza dopo monitoraggio cardiologico (F.E.35%). Luglio 08 si attiva ct con TXT settimanale eseguita per 12 somministrazioni. Ottobre 08 rialzo dei valori del PSA > 150. Si programma CT 2°linea con VNR.
Prossimo appuntamento in Dh per richiamo Ct con VNR per il 12-11-08.
Terapia consigliata
Eseguire emocromo di controllo in data 4-11-08
Plasil cp x 2die per 3gg ai pasti
Importante: Vorrei aggiungere che mio padre accusa dolore continuo alla scapola sx di tipo "crampo" che seda con Nimesulide.. dolore che non lo fa dormire la notte. Si tratta di metastasi ossea o potrebbe trattarsi di altro visto che la pet con colina non aveva evidenziato questo focolaio..
Importante: l'ultimo emocromo ha evidenziato un dimezzamento dei globuli bianchi. E' dovuto alla tossicità della chemioterapia o è attribuibile ad altri fattori..?
Grazie della Vostra risposta
J.
[#1]
Gentile Utente,
si tratta di una neoplasia prostatica in fase diffusiva (interessamento dello scheletro) ed ormonoresistente. La linea di adottare una chemioterapia è corretta. Io aggiungerei però lo Zometa (acido zoledronico) poichè esso ha una attività specifica sulle lesioni ossee effettuando una azione di inibizione del riassorbimento dell'osso ed un effetto antitumorale specifico. Inoltre spesso le neoplasie prostatiche esprimono una componente neuroendocrina e si possono avvalere di una terapia addizionale con octreotide.
Un caro saluto, sempre e disposizione
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
si tratta di una neoplasia prostatica in fase diffusiva (interessamento dello scheletro) ed ormonoresistente. La linea di adottare una chemioterapia è corretta. Io aggiungerei però lo Zometa (acido zoledronico) poichè esso ha una attività specifica sulle lesioni ossee effettuando una azione di inibizione del riassorbimento dell'osso ed un effetto antitumorale specifico. Inoltre spesso le neoplasie prostatiche esprimono una componente neuroendocrina e si possono avvalere di una terapia addizionale con octreotide.
Un caro saluto, sempre e disposizione
Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/
[#4]
Caro utente,
la malattia sembrerebbe purtroppo ad uno stadio avanzato, vista la compromissione di diversi segmenti ossei come verosimile sede di metastasi.
Ma il tumore della prostata, anche in fase di metastatizzazione ossea, è trattabile in diversi modi per mantenere a lungo una qualità di vita sub-ottimale e arginare i danni legati alla diffusione della malattia.
In primis è possibile agire sul sintomo del dolore prescrivendo una eventuale radioterapia ipofrazionata sulle sedi ossee più dolenti o a rischio di frattura per rimaneggiamento osseo. E' inoltre da impostare una opportuna terapia antalgica farmacologica.
Lo Zometa(acido zoledronico) è noto per possibile necrosi della mandibola(<5%) nei casi in cui ci siano problemi dentari o parodontali. Per questa motivazione si consiglia prima una bonifica dentaria. Ma NON c'è una condroindicazione assoluta alla sua prescrizione in assenza di problemi dentari! E' infatti un farmaco utilissimo per ripristinare l'impoverimento osseo da rimaneggiamento metastatico ed è ritenuto esso stesso un farmaco antitumorale per l'osso in quanto argina l'avanzamento della malattia ed i sintomi ossei ad esso connessi.
la malattia sembrerebbe purtroppo ad uno stadio avanzato, vista la compromissione di diversi segmenti ossei come verosimile sede di metastasi.
Ma il tumore della prostata, anche in fase di metastatizzazione ossea, è trattabile in diversi modi per mantenere a lungo una qualità di vita sub-ottimale e arginare i danni legati alla diffusione della malattia.
In primis è possibile agire sul sintomo del dolore prescrivendo una eventuale radioterapia ipofrazionata sulle sedi ossee più dolenti o a rischio di frattura per rimaneggiamento osseo. E' inoltre da impostare una opportuna terapia antalgica farmacologica.
Lo Zometa(acido zoledronico) è noto per possibile necrosi della mandibola(<5%) nei casi in cui ci siano problemi dentari o parodontali. Per questa motivazione si consiglia prima una bonifica dentaria. Ma NON c'è una condroindicazione assoluta alla sua prescrizione in assenza di problemi dentari! E' infatti un farmaco utilissimo per ripristinare l'impoverimento osseo da rimaneggiamento metastatico ed è ritenuto esso stesso un farmaco antitumorale per l'osso in quanto argina l'avanzamento della malattia ed i sintomi ossei ad esso connessi.
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.9k visite dal 12/11/2008.
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