Esame istologico a seguito di colectomia totale
salve,
a seguito di forti dolori addominali mi sono recato al Pronto Soccorso e il giorno successivo sottoposto a colectomia totale con risparmio di parte del retto dove è stato anastomizzato l'ileo e comunque realizzata una ileostomia di protezione. Essendo andato in peritonite, a seguito dello sepsi e shock settico e relative conseguenze renali e polmonari sono rimasto in rianimazione per circa quaranta giorni, per poi, una volta rientrati i valori, ritornare in chirurgia.
L'esame istologico effettuato riporta:
Materiale: colon;
Reperto macroscopico: pervenuto segmento intestinale di cm 14,5. A cm 3,4 da un margine è presente neof. ulcerata delle dimensioni di cm 3,8x4,6. Nello stesso contenitore è presente un secondo segmento della lunghezza di cm 107 con parete di spessore e consistenza disomogenea, con mucosa di aspetto atrofico. Al taglio si repertano frequenti diverticoli.
Diagnosi: ADENOCARCINOMA G1 INFILTRANTE LA PARETE E GLI STROMI PERIVISCERALI. MARGINI CHIRURGICI INDENNI. 14 LINFONODI PERICOLICI, LIBERI DA METASTASI. IL SECONDO SEGMENTO COLICO PRESENTA DIFFUSI FENOMENI DI FLOGOSI SUBACUTA A CARATTERE ISCHEMICO.
pT3N0Mx STADIO SEC. DUKES B2.
La domanda che vi pongo è: in considerazione dell'età sono da considerare malato terminale (come mi pare di percepire) o ho qualche speranza di vita nei prox anni? O meglio ancora quando uscirò dall'ospedale è meglio che vada in una struttura di riabilitazione per riprendere il più possibile una certa autonomia o in una struttura per malati terminali e rimanere a letto (fino a quando?).
Nel ringraziarvi in anticipo per una vostra tanto sincera quanto cortese risposta,in attesa delle mie dimissioni dal reparto, vi porgo i miei più distinti saluti.
a seguito di forti dolori addominali mi sono recato al Pronto Soccorso e il giorno successivo sottoposto a colectomia totale con risparmio di parte del retto dove è stato anastomizzato l'ileo e comunque realizzata una ileostomia di protezione. Essendo andato in peritonite, a seguito dello sepsi e shock settico e relative conseguenze renali e polmonari sono rimasto in rianimazione per circa quaranta giorni, per poi, una volta rientrati i valori, ritornare in chirurgia.
L'esame istologico effettuato riporta:
Materiale: colon;
Reperto macroscopico: pervenuto segmento intestinale di cm 14,5. A cm 3,4 da un margine è presente neof. ulcerata delle dimensioni di cm 3,8x4,6. Nello stesso contenitore è presente un secondo segmento della lunghezza di cm 107 con parete di spessore e consistenza disomogenea, con mucosa di aspetto atrofico. Al taglio si repertano frequenti diverticoli.
Diagnosi: ADENOCARCINOMA G1 INFILTRANTE LA PARETE E GLI STROMI PERIVISCERALI. MARGINI CHIRURGICI INDENNI. 14 LINFONODI PERICOLICI, LIBERI DA METASTASI. IL SECONDO SEGMENTO COLICO PRESENTA DIFFUSI FENOMENI DI FLOGOSI SUBACUTA A CARATTERE ISCHEMICO.
pT3N0Mx STADIO SEC. DUKES B2.
La domanda che vi pongo è: in considerazione dell'età sono da considerare malato terminale (come mi pare di percepire) o ho qualche speranza di vita nei prox anni? O meglio ancora quando uscirò dall'ospedale è meglio che vada in una struttura di riabilitazione per riprendere il più possibile una certa autonomia o in una struttura per malati terminali e rimanere a letto (fino a quando?).
Nel ringraziarvi in anticipo per una vostra tanto sincera quanto cortese risposta,in attesa delle mie dimissioni dal reparto, vi porgo i miei più distinti saluti.
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Gentile signore sicuramente la lunga permanenza in rianimazione le ha ridotto le capacità di deambulazione in modo consistente e quindi sarà necessario fare una intensa fisioterapia. Non è assolutamente un malato terminale perchè il tumore è poco aggressivo (G1), i linfonodi (che esprimono la diffusione del tumore al di fuori della sede intestinale) non sono stati intaccati dal tumore (N0). Il tumore è grandicello ed infiltrava i tessuti circostanti, ma questi tessuti sono stati asportati. quindi penso che con un pò di aiuto da parte dei suoi parenti ed una intensa fisioterapia, lei possa avere una bella vecchiaia. cari saluti
Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 14/09/2016.
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