Recidiva, encefalo
Salve, potreste spiegarmi il significato e le possibili terapie di questo referto fatto ad un sessantenne a me molto caro?
Preciso che abbiamo preso un appuntamento con uno specialista, che però lo ha fissato tra diversi giorni, il consulto ci servirebbe per capire quello a cui potremmo andare incontro e non accumulare tensione e paure nell'attesa.
Referto:
Voluminosa neoformazione a sede temporo-insulare destra (diam. ~ 64x56 mm) caratterizzata da potenziamento contrastografico disomogeneo per la presenza di quote solide e necrotico cistiche. La leseione è provvista d'edema perifocale ed esercita effetto massa sulle strutture della linea mediana comprimendo il ventricolo laterale destro e deviando verso sinistra il setto pellucido.
L'esame spettroscopico, eseguito sulle parti solide dell'espanso evidenzia un aumento del picco di risonanza della colina e la presenza di un picco patologico nell'area dei lattati.
L'indice di neoangiogenesi (rCBV) è elevato sino a 3.9 e la curva intensità/tempo non recupera completamente.
Ulteriore piccola lesione, anch'essa con disomogenea impregnazione, (diam. mass. 13 mm) a sede frontale parasagittale.
Il quadro depone, in prima ipotesi, per lesioni di tipo secondario.
Come sintomi avvertiti ci sono:
Debolezza fisica estrema (soprattutto nelle gambe).
Perdita D'equilibrio.
Debolezza del collo.
Movimenti scordinati
Grazie a tutti coloro che risponderanno.
Preciso che abbiamo preso un appuntamento con uno specialista, che però lo ha fissato tra diversi giorni, il consulto ci servirebbe per capire quello a cui potremmo andare incontro e non accumulare tensione e paure nell'attesa.
Referto:
Voluminosa neoformazione a sede temporo-insulare destra (diam. ~ 64x56 mm) caratterizzata da potenziamento contrastografico disomogeneo per la presenza di quote solide e necrotico cistiche. La leseione è provvista d'edema perifocale ed esercita effetto massa sulle strutture della linea mediana comprimendo il ventricolo laterale destro e deviando verso sinistra il setto pellucido.
L'esame spettroscopico, eseguito sulle parti solide dell'espanso evidenzia un aumento del picco di risonanza della colina e la presenza di un picco patologico nell'area dei lattati.
L'indice di neoangiogenesi (rCBV) è elevato sino a 3.9 e la curva intensità/tempo non recupera completamente.
Ulteriore piccola lesione, anch'essa con disomogenea impregnazione, (diam. mass. 13 mm) a sede frontale parasagittale.
Il quadro depone, in prima ipotesi, per lesioni di tipo secondario.
Come sintomi avvertiti ci sono:
Debolezza fisica estrema (soprattutto nelle gambe).
Perdita D'equilibrio.
Debolezza del collo.
Movimenti scordinati
Grazie a tutti coloro che risponderanno.
[#1]
Carissimo,
Sembra possa trattarsi di lesioni encefaliche secondarie(cioè probabilmente metastatiche), che originano quindi da un tumore primitivo che verosimilmente ha una sede extracranica, sebbene non abbiamo informazioni per confermarlo o confutarlo. Mancano infatti tutti gli aspetti dell' anamnesi, cioè di quello che ha portato ad effettuare la risonanza che ovviamente imporra', visto l'esito qui riportato, una valutazione specialistica che probabilmente coinvolgerà a livello multidisciplinare tre figure: oncologo medico(terapia farmacologica e strategie associate), oncologo Radioterapista(radioterapia encefalica mirata o estesa a tutto l'encefalo o entrambe in momenti diversi), neuro-chirurgo(operabilità o meno, recupero funzionale, etc)..
Rivolgetevi pertanto a chi vi segue con questo tipo di informazioni.
Cordialmente
Sembra possa trattarsi di lesioni encefaliche secondarie(cioè probabilmente metastatiche), che originano quindi da un tumore primitivo che verosimilmente ha una sede extracranica, sebbene non abbiamo informazioni per confermarlo o confutarlo. Mancano infatti tutti gli aspetti dell' anamnesi, cioè di quello che ha portato ad effettuare la risonanza che ovviamente imporra', visto l'esito qui riportato, una valutazione specialistica che probabilmente coinvolgerà a livello multidisciplinare tre figure: oncologo medico(terapia farmacologica e strategie associate), oncologo Radioterapista(radioterapia encefalica mirata o estesa a tutto l'encefalo o entrambe in momenti diversi), neuro-chirurgo(operabilità o meno, recupero funzionale, etc)..
Rivolgetevi pertanto a chi vi segue con questo tipo di informazioni.
Cordialmente
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 15/04/2016.
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